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MONTEFIORI COCKTAIL- A LOUNGE NIGHT

Evento del 15/07/2011  dalle ore 21:30 alle ore 23:30
MONTEFIORI COCKTAIL - A LOUNGE NIGHT MONTEFIORI COCKTAIL - A LOUNGE NIGHT
Media voti: MONTEFIORI COCKTAIL- A LOUNGE NIGHT - Voti: 0
REGIA CORTE - SANT'ANGELO LUXURY HOTEL MATERA
Matera
Per info e prenotazioni:
HOTEL SANTANGELO, P.zza San Pietro Caveoso, Matera,
Tel. 0835314010
Info Officina del Jazz: cell. 3935133623
Ticket: Drink Appetizer & Music euro 25
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Quando apparsero sulla scena discografica nel 1997, parole come easy listening o exotica tornarono prepotentemente di moda. Non si sentivano più nominare da decenni, da quando nella metà del ventesimo secolo avevano segnato il mondo della musica come evoluzione dello swing e della musica big band. Poi nell’estate 1997 irrompono sulla scena discografica italiana, e poco dopo su quella europea, due gemelli romagnoli, di Forlì. Si chiamano MONTEFIORI COCKTAIL e debuttano per IRMA RECORDS con “RACCOLTA N.1”. La copertina, dal design molto retrò, mostra un giovane musicista che affonda il sax in un secchiello del ghiaccio: è il loro papà, GERMANO MONTEFIORI, un pezzo di storia della musica delle orchestre italiane. Un vero mattatore che ha lasciato un segno profondo in tutti gli scenari che ha solcato: dal grand hotel pista d’atterraggio per very important people alle balere, dai night club ai dancing. E il cerchio si chiude: la biografia dei Montefiori Cocktail, Francesco (detto Kekko), tastierista e Federico (detto Kikko), sassofonista, inizia proprio da quella foto, figlia del miglior cocktail che il celebre padre si sia mai visto servire. In una notte certamente memorabile. Complice la moglie Edy.
Le radici di questo duo unico nel suo genere, perché propone musica sostanzialmente retrò realizzata però con strumenti elettronici, a parte tutto ciò che non sia flauto o sax, affondano già nelle musiche di papà Germano.

Montefiori senior, come i due junior (che lo invitano come special guest in tutti i loro dischi e nei live), è sempre stato un mago dello shaker. Ha sempre avuto un gusto tutto italiano per sonorità e arrangiamenti dei brani in voga all’epoca, anni Cinquanta e Sessanta, ma si è continuamente fatto contaminare da ciò che arrivava dall’altra parte dell’oceano…il jazz … lo swing.
Amore per la citazione fuori contesto che produce una nuova cifra stilistica, per i contrasti che generano sorprendenti intuizioni, gli equivoci sonori che aprono sempre nuovi dialoghi melodici: queste sono le corde sfiorate ripetutamente dai Montefiori Cocktail che traducono nel proprio repertorio, già dal disco di debutto, la storica “denominazione” EASY LISTENING in un più contemporaneo termine come “lounge music”, letteralmente la musica da salotto. Quella che, come scrive Kekko Montefiori, tutti hanno sentito ma nessuno saprebbe poi dire cos’è. E quindi porta al suo pubblico un esempio per non rimanere più esclusi dal rito: “La gente si chiede cos’è la lounge music- dice- senza sapere che l’ha sempre ascoltata o l’hanno ascoltata di sicuro i genitori. Un’esempio: chi non ha mai sentito le canzoni della Mina che fece negli anni 60 e nei primi anni 70? Le canzoni della Vanoni, di Fred Buongusto, di Tenco, di Gino Paoli, le colonne sonore dei film italiani di quegli anni …Armando Trovaioli , Ennio Morricone, Piero Piccioni, Piero Umiliani….”.

Montefiori Cocktail pensano orchestrale e suonano elettronico, conoscono bene lo spirito di quei tempi d’oro celebrati da Germano che nei loro concerti e nelle composizioni li fa spesso percepire come “realmente d’annata” eppure si sono rivelati uno dei progetti musicali italiani e non, più concettuali di tutti i tempi. Con una filosofia sonora estrema e s-travolgente tesa a sottolineare l’”atemporalirà” della musica intesa come enorme magma sonoro dove la house va a braccetto con la bossa, la tecno con la salsa, il downtempo con il tango, la breakbeat con la colonna sonora, lo spot televisivo diventa un culto swing.
E nello stesso disco convivono il Bolero di Ravel accanto a “GIPSY WOMAN” di Crystal Waters, “Un uomo e una donna” dal film di Lelouche con il tema di “Star Trek” (Raccolta n.1) o ancora quello di “Star Wars” con “ANONIMO VENEZIANO” o “SUNNY” con “I feel love” (Raccolta n.2). La carriera dei Montefiori Cocktail è stata una continua ricerca nel mondo della rilettura musicale per dimostrare appunto che non esiste musica datata o innovativa, tutto può viaggiare nel tempo e altri due album come “MONTEFIORI APPETIZER” volume 1 e 2 (EMI) con super hit coverizzate come “LOVE GENERATION” di Sinclair, “HANG UP” di Madonna rifatta in paso doble,“REWIND” di Vasco Rossi, “CRAZY” di Gnarls Barkley o “DEJA VÙ” di Beyonce, ne fanno dei veri maestri della metamorfosi ma sicuramente anche del remix.

Montefiori Cocktail, con una formazione musicale classica, le esperienze discografiche dance e la conoscenza musicale acquisita, possono fare davvero tutto. E così ecco che arriva il passo del gambero: mentre tutto il mondo discografico va avanti a suon di computer, suoni sintetici, strumenti sempre più sofisticati, concerti massimalisti dove la musica è…solo una colonna sonora…Montefiori Cocktail danno forfait ai suoni programmati, alla formazione “gemelli solitari”, alla rilettura della musica altrui. Mettono su un’orchestrina di quattro elementi (Marco Battistini al basso, Francesco Montefiori tastiere, Luciano Vincenzi, batteria e Federico Montefiori: sax, flauto e voce), iniziano a scrivere pezzi originali, tutto è suonato, tutto è sotto il loro controllo. E arriva “4 ORCHESTRA” (EMI), l’ultimo album con 12 pezzi e molti contributi vocali e lirici di Rosalia de Souza, Lorraine Bowen, Cristina Camillo e Sheli Andrew, in arte Miss Amber Topaz, stella del burlesque made in England. E di Yanez, l’unica voce maschile, di sangue bolognese ma cresciuto in Brasile. Bossa sambata, melodie soft core e anni sessanta, l’onda suadente, intrigante e pruriginosa continua ad avvolgere le composizioni dei Montefiori che ormai hanno viaggiato in tutto il mondo. Dalla Tailandia alla Russia (qui ormai degli habitué tra club e feste private), dalla Germania a New York (prima del loro crollo....suonarono anche nel lounge bar all’ultimo piano delle Twin Towers e nella grande mela girarono il video “Crazy Beat” diretto da Claudio Sinatti), stringendo patti d’amicizia con altri musicisti in sintonia con loro: Pizzicato Five, Karminsky Experience, Ursula 1000, Fantastic Plastic Machine e tanti altri. Ultima, ma entusiasmante, tra le esperienze Montefiori: il video…con una buona dose di fai da te. Questa filosofia punk, da sempre abbracciata dai gemelli, li ha portati infatti sulla strada del clip “do it yourself”. Così tutto il nuovo album avrà presto un corrispettivo visuale per la regia e il montaggio di Kekko, che rimane sempre l’alchimista elettronico del duo. La prima prova è per “PURRFECT TEASE” cantato e interpretato dalla signorina Amber.




 
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