È noto come Vincenzo Scarpetta iniziò la sua carriera teatrale quasi da bambino recitando la parte di Peppeniello in Miseria e nobiltà scritta appositamente dal padre Eduardo per il debutto del figlio. Entrato stabilmente nella Compagnia di Scarpetta, Vincenzo lavorò dal 1900 alla riduzione di commedie francesi dove lasciava le scene piccanti alla francese , contrariamente al padre che censurava le parti scollacciate non adatte, secondo lui, a spettatori in giovane età. Così mentre l'adulterio nelle commedie di Eduardo Scarpetta veniva sempre presentato come una finzione per mettere in difficoltà il coniuge, in quelle di Vincenzo era un fatto reale, descritto fedelmente secondo l'originale copione francese.
Anche la maschera di Sciosciammocca ebbe una diversa collocazione nelle commedie di Vincenzo: pur mantenendo l'aspetto esteriore del personaggio questi aveva perso la sua precisa e fissa collocazione scenica per cui Sciosciammocca poteva ora comparire in diversi ruoli e situazioni.
Nella commedia 'O tuono 'e marzo compare quasi un erede di Pulcinella, un servo infingardo e malfido: Turillo personaggio dalla forte connotazione comica.
La commedia, che si rifà all'originale Colpo di fulmine di Kauroff, è stata da Eduardo De Filippo alleggerita e resa più moderna anche con il taglio di intere scene lasciando immutato il linguaggio con l'eccezione di quello delle parti interpretate da Paolo Stoppa e Rina Morelli.