DOPOLAVORO/NERO raccoglie gli scatti di Martina Leo realizzati a Boreano, un fazzoletto di terra trala Puglia e la Basilicata, dove i migranti stagionali vivono e lavorano alla raccolta del pomodoro, in condizioni al limite dell’umanità.
Il reportage – commissionato dalla Provincia di Potenza e dall’ARCI Basilicata – racconta la vita quotidiana degli “schiavi del pomodoro” al loro rientro dai campi. Una macelleria improvvisata, il difficile approvvigionamento dell’acqua, l’interno di abitazioni di fortuna ricavate dall’occupazione di casolari in abbandono: la sequenza di immagini mette a fuoco un punto di vista inedito su una comunità migrante costretta a vivere in condizioni disumane pur di guadagnare. Un punto di vista che privo di ogni pietismo racconta con verità e ironia storie di autorganizzazione, dignità e speranza.
Nella valigia del migrante, che parte con un obiettivo di ordine economico, ci sono i sogni, la curiosità e i dubbi per la nuova esperienza, la volontà di fare ma anche il timore di deludere i propri cari, e poi, la nostalgia delle cose e delle persone, la solitudine e la preoccupazione per la precarietà di ogni cosa. Fa parte del sogno anche la legittima ambizione di fare “dell’avventura fuori casa” un esperienza di crescita personale.
Ci sono immigrati, però, che vengono da un’altra storia; quando la partenza è fuga, spesso non c’è tempo per pensare ad un piano migratorio: per i rifugiati l’unico progetto è salvarsi e salvare la vita dei propri cari.
Essi non intendono rinunciare alla speranza che li ha fatti partire. Preferiscono essere male occupati qui, che falliti nel loro paese. In attesa di tempi migliori. Nessuno si è illuso che sarebbe stato facile, ma tutti credevano comunque nella solidarietà verso chi lavora onestamente per migliorare la sua condizione sociale.
I migranti ci accolgono speranzosi e ci chiedono aiuto a gran voce poiché avvertono nel nostro supporto un percorso possibile di denuncia e affrancamento della schiavitù.
INGRESSO RISERVATO AI TESSERATI ARCI
Circolo Arci Linea Gotica
C.So Vittorio Emanuele II, 68
Ferrandina (MT)