Theta and Magus live

Theta di ritorno dalla Grande Mela

L’artista pugliese dopo aver trascorso sette anni in giro per il mondo rientra in Puglia. Teresa Colamonaco Amram, in arte Theta è una giovane cantautrice, polistrumentista e pittrice. Comincia il suo percorso musicale da piccola. Fin da subito, appare più interessata al canto che allo studio classico degli strumenti musicali. Il primo strumento studiato per Theta, è il pianoforte, questo le da le basi fondamentali per avvicinarsi al mondo della musica. Negli anni continua a studiare avvalendosi della collaborazioni di bravi insegnanti. Inizialmente Theta è cantante di bossa nova, jazz, ma dopo la Laurea in Lingue e Letterature straniere sceglie di andare a vivere a Londra. Nel Regno Unito l’artista riesce a liberarsi della schematicità impostagli da piccola e riesce a concentrarsi maggiormente sull’improvvisazione. A Londra forma una band che riscuote molto successo, “Screaming tea party”. I media inglesi hanno prestato attenzione alla band, infatti il progetto musicale è stato preso in considerazione da NME, Indipendent e dalla BBC di Manchester. Siamo nel 2005 e Theta è solo all’inizio del suo percorso.
La giovane artista dopo qualche anno si trasferisce a New York dove darà vita al progetto “Tribal Town Center” ispirato ai nativi dell’Okemah (Oklahoma), paese di Woody Guthrie, musicista che ha anche ispirato Bob Dylan.
Tra le collaborazioni più importanti ricordiamo quella con David Amram. Theta ha suonato con la stella della musica jazz per il cinquantenario di “Pull my daisy”, manifesto della beat generation, scritto e diretto da Jack Kerouac e Robert Frank.
Teresa Colamonaco Amram prima di essere una grande artista è una donna fortemente sensibile. Questa sua caratteristica l’ha portata spesso alla solitudine. Pochi sono riusciti a capirla ed entrare nel suo mondo, David Amram rientra in questa sua strettissima cerchia.

Theta e la pittura

Theta ha sempre dipinto, ma puntualmente ha sempre distrutto le sue opere. Comincia a “combattere” con i colori nel 2002 e si ispira a De Stijl, rivista olandese fondata da importanti architetti e artisti che diedero vita al ‘neoplasticismo’. Tutto questo accade in concomitanza alla scoperta del duo “The white stripes” che le darà la spinta a volare poco oltre i confini italiani, a Londra. Questa scoperta cambierà radicalmente la personalità di Theta che dalla bossa nova, sceglie il piu' crudo 60's Garage.
Finalmente il primo risultato dalla pittura le arriva nel 2009, quando riesce a vendere il suo primo autoritratto, Polly Jean, per 700 dollari. Questo evento convince Theta ad organizzare mostre e proporsi anche al mercato pittorico.

Theta & Magus, il duo

In realta' non e' un duo, ma un "Unicum". Theta in circostanze poco chiare incontra The Magus un batterista-entita' con una mente artistica particolare, che imposta i propri pensieri in una sorta di spirale ciclica, di lui si sa poco, lui parla poco di se. E se ne parla lo fa a modo suo. La sua intelligenza creativa ha colpito l’artista tanto da averlo scelto accanto. I loro live trasmettono fortissima carica creativa, sono psychedelici, minimali, esoterici. A volte sembra che piu' che suonare preghino un mantra senza fine.
Al duo si aggiungeranno presto un organo e le chitarre elettriche di Theta. Da non perdere.
Ore 21:30