Dopo l’incontro tenutosi lo scorso mese a Potenza, Basilicata Innovazione si rivolge ai caseifici del territorio materano per presentare il progetto “Whey Drink – La bevanda del siero del latte”. Lo fa con un incontro, organizzato per venerdì 13 dicembre, alle ore 12, presso la propria sede a Matera, e aperto a tutte le imprese del settore. Saranno presenti Andrea Trevisi - direttore di Basilicata Innovazione, Federica Laguardia - broker tecnologico di Basilicata Innovazione e referente del progetto, oltre al Vice Rettore Prof. Giovanni Carlo Di Renzo e il Dott. Francesco Genovese, in rappresentanza del gruppo di ricerca della Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali dell’Università degli Studi della Basilicata, coinvolto nell’iniziativa.
Perché aderire al progetto? “Whey Drink” prevede uno studio di fattibilità, realizzato da Basilicata Innovazione in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata, per individuare processi produttivi in grado di valorizzare il siero del latte, un residuo di produzione che crea spesso problemi di smaltimento, trasformandolo in una nuova bevanda, proteica, ipocalorica e dal buon sapore. Per esempio: una bibita energetica adatta agli sportivi, un gustoso drink analcolico o un prodotto ad alto valore nutrizionale ideale per bambini e anziani. Il siero del latte diventerà quindi materia prima di lavorazione, risultato che comporta un duplice beneficio: da un lato risolve il problema dello smaltimento dei reflui caseari di produzione; dall’altro permette ai caseifici di favorire il proprio sviluppo competitivo, anche in termini di profitti economici, creando un nuovo prodotto naturale che può rispondere alle esigenze di un mercato spesso alla ricerca di prodotti alimentari nutrienti e sani.
“Whey Drink” prevede 10 mesi di sperimentazione e specifiche fasi di studio: individuazione e correzione delle caratteristiche chimico-fisiche delle materie prime, messa a punto della nuova ricetta e del suo processo produttivo, valutazioni sensoriali su un campione di consumatori e, soprattutto, definizione di specifiche tecniche per la realizzazione di un impianto da destinare al recupero del siero e alla produzione della bevanda vera e propria.
Tutti i caseifici interessati, partecipando all’incontro, potranno richiedere ulteriori dettagli e dare la propria adesione al progetto.