La danza come un mandala traccia infinite forme nello spazio bianco, consapevole che nulla resterà del suo segno e che proprio questa assenza è la forza e il senso del suo passaggio. Quel che resta è tutto nel mistero della relazione tra chi racconta e chi ascolta. Attorno a questo mistero, al mistero della presenza del corpo, si interroga e si allena il teatro danza, che non ha che il corpo dal quale partire e al quale arrivare per compiere il suo viaggio.
Sentirsi parte è un seminario per ritornare al corpo come a un tempio e alla danza come a una preghiera che come in un mandala lascia ad ognuno la consapevolezza e la libertà di essere parte di un disegno più ampio. Per allenarsi e sentirsi parte di un gioco assai infantile come un grande respiro, di una musica che ritorna alla mente, di un canto da cantare insieme a bocca chiusa. Tutto, come in un mandala, si costruirà con cura e con gioia e tutto, come in un mandala, alla fine si brucerà nel piccolo fuoco della creazione, che nulla tiene pe sé e della relazione che, come il mistero, dura per sempre.
SU COSA CI ALLENEREMO :
Distensione e rilassamento – ESSERE VUOTI
Respirazione e sguardo – PRENDERE CONTATTO
Lo spazio e il movimento – DIVENTARE SUONO
La voce e il canto – DIVENTARE SILENZIO
Improvvisazione e creazione – INCONTRARE LA PROPRIA GEOGRAFIA
Ci alleneremo come uno strumento musicale, capace di suonare e di tacere. Suoneremo insieme e in assolo, per creare con il gesto paesaggi come partiture d’anima.
E non sapendo ero certo, del misterioso concerto.
Clemente Rebora
Paola Carbone, ha studiato danza classica e contemporanea a Napoli, Roma, Londra e Parigi. Presso la Federazione Francese della Danza ha conseguito il diploma all’insegnamento.
Da diversi anni si interessa di Aikido e Tai Chi Chuan. Ha insegna tecniche di movimento all’interno del gruppo teatrale diretto da Renato Carpentieri. Ha tenuto stabilmente presso la Scuola di Teatro Naturale del Teatro dei Sassi di Matera, seminari di Arti del Movimento. Insegna, presso lo spazio Chiaradanza, Teatrodanza e Movimento Armonico. Cura laboratori per bambini e corsi di aggiornamento nelle scuole di ogni ordine e grado. Ha lavorato presso l’Ospedale S.Carlo di Potenza all’interno del reparto per i disturbi legati all’alimentazione.
Ha curato per il Comune di Napoli, nell’ambito del “ Progetto Arcobaleno”, numerose azioni performative per gruppi amatoriali.
Ha curato nel 2008 la regia di uno spettacolo per bambini “ I giardini di Peter” tenutosi nell’Orto Botanico di Portici.
Ha preso parte come attrice danzatrice al progetto Viaggi da fermo del Grubus Theatre del teatro delle Gru, progetto che prevedeva lo svolgimento di azioni teatrali all’interno di un autobus a due piani in varie città e paesi d’Italia.
Attualmente è ideatrice e regista del progetto Cortili che prevede l’ adozione di una corte e di una casa con i suoi abitanti per l’installazione di un evento di teatro danza condiviso.
Guida e allena da due anni il collettivo Azzurro Solfato: Essere paesaggio è il pensiero ispiratore che attualmente anima il lavoro di tutto il collettivo.
Davide Giacobbe, si è formato con Sergio Longobardi (Babbaluck, Napoli) e Simona Lobefaro (Maddai Danza/Sistemi Dinamici Altamente Instabili, Roma). Ha frequentato seminari di formazione con Felix Ruckert (Dock11, Berlino), Danio Manfredini (Valdoca) , Monica Francia (Cantieri, Ravenna) ed altri. Come attore ha lavorato con Giampiero Mirra (Congrega della Plastica) e Paola Carbone (Azzurro Solfato) in vari spettacoli e performances. Per il cinema, ha avuto ruoli in "La Guerra di Mario" di A.Capuano e "Ossidiana" di S.Maja, ed in alcuni cortometraggi. Ha collaborato con il Teatro dei Sassi di Matera per il progetto triennale di convivio teatrale "Mahabharata". Attualmente collabora come attore e light designer con la compagnia di teatro sensoriale Rosa Pristina con la quale ha partecipato alle edizioni 2012 e 2013 del Napoli Teatro Festival Italia. In Azzurro Solfato si occupa della regia tecnica dei laboratori e degli spettacoli.
La religiosità della terra è un modo di sentire umano. Fu e non cessa di esserlo, all’origine del pensiero filosofico, della coscienza poetica e di ogni forma d’arte. E’ meraviglia, incanto, commozione, sgomento dinanzi alla natura. Ciò si traduce in un legame intimo, indissolubile, contemplativo che ci riavvicina alla vita. E’ una religiosità che vive della tensione della ricerca inquieta e ci conduce a indagare, esplorare, pensare altrimenti. Duccio Demetrio
Il costo del seminario è di 60 euro
Il seminario è rivolto ad un massimo di 15 persone, il termine delle iscrizioni è il 22 marzo.
29 e 30 marzo 2014
Sabato 29 marzo dalle 10 alle 13 e dalle 15,00 alle 19,00
domenica 30 marzo dalle 10,00 alle 13,00
IAC • Centro Arti Integrate, Via Casalnuovo 154, Matera
info: info@centroiac.com, tel. 338 7501276 Giovanna