Venerdì 16 maggio ore 21.00
VENERDI' ALLO IAC
una rassegna di eventi per dialogare con un nuovo pubblico autore, partecipe e contento
il palco è libero: partecipando agli eventi potrai dire la tua e suggerirci nuove proposte da mettere in calendario
se hai vissuto una bella esperienza sostieni la rassegna con un'oblazione
tutto questo è un gioco: vorremmo costruire insieme a voi un nuovo gioco creativo per allenare le nostre menti
Venerdì 16 maggio: ALTERNATIVE (TO) COMEDY
di e con Felix Siriano e Marco Cardetta - Yuppi du factory
Lo spettacolo è un mix di storie e racconti completamente slegati tra loro che si inseriscono all'interno del genere dell'Alternative Comedy, made in UK. L'Alternative Comedy è uno stile di comicità che può essere considerato antitetico a quella comicità tradizionale fatta di luoghi comuni e facili battute.
Marco Cardetta e Felix Siriano con le loro routines cercano di importare in Italia questo genere, nato negli anni '70 nel Regno Unito nel panorama underground: è una comicità che spezza le convenzioni sia tecniche che tematiche della comicità tradizionale con l’ambizione di destreggiarsi in una libertà espressiva esagerata ed esasperata, anche se mai volgare. Una libertà tecnica che vuole mostrare come qualsiasi cosa possa essere e diventare comica e in cui la distruzione di ciò che si fa è più importante della cosa che si fa. Per questo nell’Alternative comedy c’è davvero di tutto: monologo, poesia, improvvisazione, teatro visuale, orsetti gommosi...
"...I never wanted to be a comedian. When I was very young I wanted to be a writer (...) and then later a writer of thrillin
gly inclined philosophy, like Albert Camus, Franz Kafka or Samuel Beckett. I never really wanted to be a 'comedian'. I wanted to be an alternative comedian, because all other types of comedian were sell-out scum and whores of the system." (Stewart Lee)
Felix Siriano: poeta, alternative comedian, regista visionario; nonostante il dissenso e i pluri-minacciati linciaggi da parte del pubblico, se ne inventa un'altra delle sue: che in realtà il 'non far ridere' sia un particolare genere di comicità, che gli altri non conoscono e non capiscono, e che lui in realtà pare sia un genio incompreso e che il ‘pubblico di merda’ non capisce nulla. Fonde la verve dello scaricatore di porto con l'alta formazione letteraria.
Ama raccontare di alcol, disagio senile, ciccione, ippopotami, piccioni malefici e draghetti del disdegno.
IAC • Centro Arti Integrate, Via Casalnuovo 154, Matera
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