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Xylella fastidiosa – la prevenzione e il contenimento del complesso di disseccamento rapido dell’olivo

Evento del 15/09/2014  dalle ore 19:00
Xylella fastidiosa – la prevenzione e il contenimento del complesso di disseccamento rapido dell´olivo - 15 settembre 2014 Xylella fastidiosa – la prevenzione e il contenimento del complesso di disseccamento rapido dell´olivo - 15 settembre 2014
Media voti: Xylella fastidiosa – la prevenzione e il contenimento del complesso di disseccamento rapido dell’olivo - Voti: 0
Presso il salone parrocchiale della chiesa di San Giovanni Battista - Ferrandina
Ferrandina lunedì 15 settembre 2014 ore 19 presso il salone parrocchiale della chiesa di San Giovanni Battista – Piazza Paolo VI a Ferrandina si terrà il convegno dal titolo “Xylella fastidiosa – la prevenzione e il contenimento del complesso di disseccamento rapido dell’olivo (CoDiRo)” organizzato dalla sezione zonale della Confagricoltura di Ferrandina in collaborazione con Coopolio Salento

Xylella fastidiosa
è un batterio che prolifera nei vasi xilematici delle piante (apparato conduttore della linfa grezza, ossia dell’acqua e dei soluti in essa disciolti), causandone l’occlusione e quindi una serie di alterazioni in grado di determinare anche la morte delle piante infette.
Tra le sintomatologie tipiche e più frequenti associate alle infezioni vi sono la bruscatura delle foglie (nota con il termine inglese “leaf scorching”), il ridotto accrescimento e il disseccamento dei rami e dei germogli.
Si tratta di un patogeno con un’ampia gamma di piante ospiti, oltre 150 specie vegetali se si sommano tutte le specie ospiti di ciascuno dei ceppi del batterio; esse comprendono specie coltivate di interesse agricolo (vite, agrumi, mandorlo, pero, pesco,), essenze forestali, ornamentali e spontanee (anche con infezioni latenti); queste ultime rappresentano in alcuni casi un importante “serbatoio di inoculo” del batterio.
Il batterio è un patogeno da quarantena inserito nella lista A1 dell’EPPO (European and Mediterranean Plant Protection Organization) e segnalato per la prima volta in Europa nella provincia di Lecce dove è presente in diverse zone. Prima del 2001, anno della comparsa nel Salento, la diffusione era confinata principalmente nel continente americano (Stati Uniti, Messico, Costa Rica, Brasile, Venezuela, Argentina e Perù), con più rare e delimitate segnalazioni in Asia (Taiwan).
In Puglia la presenza della Xylella fastidiosa allo stato attuale è confinata nella sola provincia di Lecce.
Xylella fastidiosa è un batterio fitopatogeno, xilematico e asporigeno, e la sua trasmissione non può avvenire mediante contatto o diffusione aerea, ma esclusivamente da insetti. Questi insetti vettori (in Italia sono Hemiptera Aphrophoridae) si nutrono succhiando la linfa dai vasi xilematici delle piante infette con l’apparato boccale pungente-succhiante. Con la linfa dei vasi legnosi gli insetti risucchiano anche i batteri che si fissano e si moltiplicano nel tratto iniziale del loro sistema digerente per essere re-iniettati nelle piante durante le successive alimentazioni.
Dopo aver acquisito il batterio nutrendosi da piante infette possono, infatti, spostarsi e nutrirsi su diverse specie vegetali (piante spontanee e coltivate), inoculando i batteri. Non tutte queste inoculazioni daranno luogo a infezioni; solo nel caso che la pianta ricevente sia suscettibile il batterio sarà in grado di moltiplicarsi e diffondersi, formando colonie che possono rimanere latenti nella pianta infetta ovvero indurre una malattia sintomatica.
Il periodo d’incubazione della malattia è di solito molto lungo (ma molto dipende dalla specie di pianta ospite) e può variare da qualche mese a un anno e talvolta anche più. In molti ospiti l’infezione può rimanere asintomatica. Ne deriva che in molti casi, ad esempio in vivaio, eventuali infezioni possono sfuggire, in tempi brevi, all’osservazione diretta e ciò facilita la propagazione della malattia con il materiale vegetale




Contrasto a Xylella Fastidiosa
Il 17/11/2014, alemybatec ha scritto :
La situazione è ancora grave, non bisogna abbassare la guardia per non rischiare di trovarci nei prossimi anni senza ulivi. Sicuramente la diagnosi precoce tramite analisi molto sensibili in biologia molecolare può essere un ottimo strumento di contrasto.

Re: Contrasto a Xylella Fastidiosa
Il 28/12/2014, ruggierifp ha risposto :
semplice, basterebbe porre fine alle potature bastarde attuali , da clinicamente dementi cretini avariate, con ghiliottinamento mozzatura alberi che oltre a farli digiunare,durante l&-39;inverno !, per assenza_carenza di Clorofilla LINFA verso le Radici ,causa,  eliminazione totale e⁄o QUASI di Foglie verdi e di tutti i tipi di rami e⁄o Polloni ! espongono l&-39;albero a tutti i tipi di intemperie,per la sua nudità subita !,i primis ,Sempre, alla differenza di temperatura GIORNO_NOTTE ! ! !??!,E, in PRIMAVERA ESTATE,la fioritura, anche ,perché totalmene scoperta, al caldo, freddo, pioggia, vento,grandinate ecc.....idem per le olive che cadno molto prima della loro formazione_ciclo_maturazione, per debolezza_malattia acquisita !!
 
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