Domenica 12 ottobre 2014 il MUSMA. Museo della Scultura Contemporanea. Matera partecipa alla II Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo promossa da Kids Art Tourism (KAT), portale interamente dedicato alle proposte di didattica museale.
Un modo insolito per visitare musei, fondazioni ed esposizioni temporanee, insieme a tutta la famiglia, prendendo parte ad attività creative, giochi e laboratori didattici pensati per l’occasione. L'evento quest'anno ha ricevuto il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), del Ministero dell'Economia, dell'ICOM, dell'Associazione Beni Italiani Patrimonio mondiale Unesco, e della RAI.
Sono 556 i siti culturali in cui si potrà trascorrere una domenica diversa per allontanarsi dalla frenesia della vita quotidiana e immergersi nelle realtà dinamiche e stimolanti dei musei, la cui crescita è strettamente connessa ad una ininterrotta interazione con i fruitori.
Legandosi al tema “Il filo di Arianna”, scelto dal F@mu per questa seconda edizione, un filo per collegare le famiglie ai musei e i musei alle città, il MUSMA organizza il laboratorio didattico “A forma di legame” in due turni, il primo dalle 10.30 alle 13.00, il secondo dalle 16.00 alle 18. Il costo dell’attività è di 8 euro a famiglia ed è possibile iscriversi entro il 10 ottobre telefonando al 3669357768, dalle 10 alle 14 dal martedì alla domenica.
Il laboratorio “A forma di legame” prende spunto dalle opere degli artisti del Gruppo Uno sia della collezione permanente che della mostra temporanea “Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo quarant’anni dopo”. Punto di partenza saranno, in particolare, le sculture e i disegni di Giuseppe Uncini, Nato Frascà e Nicola Carrino. Avanguardia degli anni sessanta, il Gruppo Uno nasce come reazione e superamento dell’Informale, corrente artistica dominante nell’Italia di quegli anni, che a dire dei componenti del gruppo aveva portato lo spettatore ad allontanarsi dal mondo dell’arte. L’idea dei membri del sodalizio artistico, Nato Frascà, Pasquale Santoro, Achille Pace, Nicola Carrino, Giuseppe Uncini e Gastone Biggi, è invece di un’arte che possa stimolare la percezione dei fruitori attraverso la creazione di superfici geometriche dislocate nello spazio in un modo tale da diventare esse stesse spazio. Lo scopo del gruppo è stato quello di togliere l’arte da una torre d’avorio per pochi eletti e avvicinarla alla società in modo da incidere su di essa e sul contesto storico. A tal fine gli artisti del Gruppo Uno, ognuno seguendo la propria individualità e inclinazione, hanno creato opere in cui la geometria è “la grammatica del fare e la sintassi della percezione”.
Seguendo questa linea, lo scopo del laboratorio “A forma di legame” sarà di creare delle superfici su cui costruire, tramite l’interazione di fili colorati, forme che simboleggiano i legami tra i componenti del nucleo familiare, i cambiamenti, le conquiste, gli intrecci, i bisticci e gli abbracci dei rapporti quotidiani. Si creeranno, così, nuove percezioni e prospettive, e si toccherà con mano come l’atto artistico sia un processo dinamico, in continuo divenire.
Una giornata, quindi, per prendere coscienza di come le famiglie siano parte integrante della vita e della crescita dei musei e che, com’è scritto ne “La poetica della percezione”, del 1964, uno dei manifesti del Gruppo Uno “l’opera è un continuo proporsi che prende vita e ha un senso dal momento che voi la guardate. Essa stimolando la vostra percezione arricchisce di nuovi eventi la vostra esperienza”.