Prossima a celebrare il ventesimo anniversario della sua nascita la Fondazione Lucana Antiusura Mons. Vincenzo Cavalla, nello spirito di Matera 2019, organizza il seminario “ Conoscere Simone Weil: un pensiero che ci manca”, mercoledì 15, giovedì 16, venerdì 17 ottobre, ogni giorno dalle ore 17,30 alle ore 19,30, nella Sala Ratzinger, in Piazza Sant’Agnese, 13, Matera.
La consistenza preziosa e tutt’altro che mondana di questi Weil days ha imposto un numero chiuso, già completato, di 50 persone e un’iscrizione simbolica. A ogni partecipante è stato consegnato il saggio introduttivo sulla Weil di Wanda Tommasi diffuso recentemente dal Corriere della Sera.
Animatori del seminario saranno Maria Antonietta Vito e Domenico Canciani, padovani, specialisti massimi, non solo in Italia, della straordinaria pensatrice francese . Tanto è vero che il secondo, nel 2012, ha ricevuto il Prix Biguet de l’Académie Franҁaise per il libro pubblicatogli dall’editore parigino Beauchesne intitolato “Simone Weil. Le courage de penser”.
Le serate si articoleranno secondo un percorso strutturato. Nel primo incontro si offrirà al un’ampia panoramica sulla vita e sull’opera della Weil ( 1909-1943), esplorata anche con lettura di alcuni passi, sotto il profilo spirituale, intellettuale e politico. Nel secondo incontro l’attenzione si focalizzerà sui modi del suo contatto con il cristianesimo e sulla sua esperienza mistica. Il terzo sarà dedicato alla cristologia e agli scritti degli ultimi mesi di vita trascorsi a Londra, in cui la Weil propone la ricostruzione dell’Europa su basi del tutto nuove, privilegiando l’obbligo verso l’essere umano rispetto alla rivendicazione dei diritti personali.
In ciascun incontro l’esposizione dei temi si alternerà alla lettura commentata di brani offerti alla riflessione degli astanti che porranno domande e dialogheranno con i relatori.
Questa iniziativa è voluta dalla Fondazione Lucana Antiusura Mons. Vincenzo Cavalla che ritiene il pensiero e la testimonianza della Weil fra i più necessari a quanti osano la speranza nel nostro meridione e le categorie weiliane della “force” (forza) e del “malheur” (sventura) fra le più capienti per una decisa ermeneutica da applicare a racket e usura.
La seconda edizione del Premio Nazionale Città Cristologica indetto dalla Fondazione Lucana Antiusura Mons. Vincenzo Cavalla che ha sede in Matera vede vincitori Domenico Canciani e Maria Antonietta Vito che hanno curato “L’amicizia pura” di Simone Weil, edita nel 2013 da Castelvecchi, Roma.
Il Premio, quest’anno, intende non solo premiare la curatela di tale importante testo weiliano, ma l’opera complessiva di due fra i più accreditati e fervidi studiosi della grande pensatrice francese (1909-1943).
C’è da ricordare che il Premio viene assegnato a opera letteraria attinente il Cristo della fede o della storia o della cultura e si propone di testimoniare che il nome di Matera circola nel mondo soprattutto grazie a quello di Cristo [cfr. Cristo si è fermato a Eboli (1945) di Carlo Levi, Il Vangelo secondo Matteo (1964) di Pier Paolo Pasolini, The Passion (2004) di Mel Gibson ] e perciò la Città dei Sassi ha il dovere di testimoniarne la perenne presenza.
Il libro premiato presenta stupendi luoghi cristologici nel contesto di una preziosa riflessione sull’amicizia e la segnalazione di una mirabile esperienza mistica con Cristo.
La Fondazione Lucana Antiusura, poi, ravvisa fra alcune parole più originalmente tematizzate da Simone Weil alcune categorie funzionali a un’autentica comprensione dell’iniquità del sovra indebitamento e dell’usura.
Il Premio, assegno circolare non trasferibile per Euro 2.000/00, verrà consegnato venerdì 17 ottobre alle ore19, a conclusione dei tre Weil days in svolgimento nella sala Ratzinger, Piazza S. Agnese, Matera, dal Commissario per il coordinamento regionale delle iniziative antiracket e antiusura Egidio Basile. Alla cerimonia, di poca formalità ma di sostanza, presenzierà lo stesso Arcivescovo di Matera –Irsina Mons. Salvatore Ligorio.