Giunge al termine il ciclo di incontri dell’Evento Culturale “Albino Pierro 2014” organizzato dal Centro Studi e dal Parco Letterario “Albino Pierro” di Tursi (rete Società Dante Alighieri). Dopo le prime due presentazione delle stampe anastatiche di “Poesie“ e “Il mio villaggio”, venerdì 28 novembrepresso la Sala Conferenze della Cattedrale di Tursi (ore 18) avrà luogo la presentazione al pubblico de “Agavi e sassi”, composta dal grande poeta dialettale lucano.
Parteciperanno all’incontro Giuseppe LABRIOLA (Sindaco di Tursi), Francesco Ottomano (Presidente Parco Letterario Albino Pierro), Don Battista DI SANTO (Parroco della Cattedrale di Tursi), Luigi De Lorenzo (vicepresidente Parco Letterario Albino Pierro), Giorgio D’ELIA (Critico Letterario), Stanislao DE MARSANICH (Presidente Parchi Letterari® Italiani), Michele OTTATI Assessore Regione Basilicata e l’On.le Maria ANTEZZA.
L’incontro sarà coordinato dal giornalista Rai Rocco Brancati. Ospite della serata l’attore Pino Quartullo, che leggerà per tutti alcuni memorabili versi di Pierro.
Candidato al Premio Nobel per la Letteratura, difensore appassionato del dialetto natio, Albino Pierro ha cercato di salvarlo dall’oblio fissando per sempre sulla carta i suoni della sua gente («Quella di Tursi, il mio paese in provincia di Matera, era una delle tante parlate destinate a scomparire. Ho dovuto cercare il modo di fissare sulla carta i suoni della mia gente», in'A terra d'u ricorde). Il Museo della Poesia Pierriana è la sede del Centro Studi “Albino Pierro” Onlus creato all’interno della Casa-Museo di Pierro a Tursi, dove sono custoditi e narrati i luoghi, gli attrezzi, gli usi ed i costumi che il Maestro lucano ha raccontato nelle sue poesie.
I Parchi Letterari Albino Pierro, Tursi (Mt)
Quella di Tursi, il mio paese in provincia di Matera, era una delle tante parlate destinate a scomparire. Ho dovuto cercare il modo di fissare sulla carta i suoni della mia gente. Così Albino Pierro (1916 –1995) spiega la svolta dialettale della sua poesia per cui venne più volte candidato al Nobel per la Letteratura. In dialetto descrive Tursi, un incredibile esempio di architettura spontanea ricca di volte, vicoli, grotte e scale, tra cui le petrizze, una ripida strada realizzata nel ‘600 da Carlo Doria con lo stesso numero di gradini di quel Palazzo Doria che a Genova venne in seguito chiamato Palazzo Tursi. In alto domina il rione della Rabatana (dal saraceno Rabat), circondato dai burroni, le Jaramme cantate dal poeta. Sede del Parco è la casa di Albino Pierro (‘u paazze), da cui si gode di una suggestiva vista sui calanchi verso il Santuario di Anglona (VII XII sec), sorto sulle rovine della colonia greca di Pandosia.