L ‘autore riesce a costruire, con il rigore della competenza e dell’amore autentico, tasselli di una storia nella quale scava a fondo, cogliendone interessantissimi spunti sociologici, antropologici, religiosi e politici che vengono riproposti sub specie letteraria in uno stile nitido e scorrevole. (Michele Pentasuglia)
I racconti di Francione, per scelte ambientali e per figure umane tipologiche, sono un viaggio della memoria in un passato in cui era ancora possibile una corrispondenza semantica tra il discorso e i fatti. Una scelta d’eccezione culturale, in un presente senza senso, di nichilistico smarrimento, di perdita di identità individuale e collettiva. Un mondo in cui anche la letteratura e assoggettata alla logica del consumo e del profitto, merce di scambio sociale di “scriventi” ventriloqui e di narrazioni cronachistiche e seriali. Non resta che il rilugio nella memoria o, sull’esempio dell’unico e grande poeta lucano vivente A. Guida, l’affannosa e religiosa ricerca delle parole che, sole, possano parlare al mondo e giustificare la condizione dell’esistenza. (Giulio Savinio)