E’ convocata per il 20 febbraio alle ore 11,00 a Matera, presso le Sale D’Errico di Palazzo Lanfranchi una conferenza stampa in occasione dell’allestimento dell’installazione “I Diritti Umani: un salvagente per i rifugiati”.
Si tratta della conclusione di un processo culturale di sensibilizzazione sui Diritti Umani che è iniziato il 15 ottobre 2014, promosso nell’ambito delle attività di inclusione dei richiedenti asilo e rifugiati SPRAR, del Comune di Matera, gestito dalla Cooperativa il Sicomoro con la collaborazione dell’associazione tolbà.
Il progetto ha coinvolto 450 tra alunni delle scuole medie e del liceo linguistico, insegnanti, cittadini temporaneamente reclusi nella Casa circondariale e consiglieri comunali di Matera. L’incontro con la stampa avverrà nello stesso luogo in cui si sono tenuti tutti gli incontri, che hanno visto protagonisti i diritti umani ed hanno consentito la visita guidata alla mostra di Pier Paolo Pasolini. Tutto è stato possibile per la disponibilità di Marta Ragozzino, Soprintendente ai Beni artistici, storici ed etnoantropologici della Basilicata, dei dirigenti e degli insegnanti delle scuole medie Torraca, di Via Fermi, Pascoli, Festa, del liceo artistico statale Levi, dell’area pedagogica con i docenti del Ctp Pascoli, dell’ITCGA Loperfido-Olivetti all’interno della Casa circondariale e della presidente del Consiglio Comunale. Un grazie particolare ai rifugiati che hanno voluto portare la loro testimonianza e a Serena Altamura, Brunella Loiudice, Adele Paolicelli, Grazia Tinelli, Valeria Zampagni, operatrici di inclusione e volontarie del Sicomoro e di Tolbà e, per il supporto tecnico, a Gianni Maragno di Tolbà che hanno seguito tutte le fasi del progetto.
Un grazie all’ingegner Piero Aresta dell’Edil Metas che ha fornito le strutture per l’allestimento dell’installazione.
Il 19 e il 20 febbraio i partecipanti al progetto “consegneranno” i 450 salvagente, precedentemente dati, cui è legato un pensiero sui diritti umani, scaturito dal lavoro fatto in questi mesi.
Alla luce dei continui naufragi che accadono ormai da decenni nel mar Mediterraneo, appare quanto mai appropriato fare una comune e seria riflessione sulle politiche di rispetto del diritto all’accoglienza per i migranti; tutta la Comunità, anche europea, deve dare una risposta che, oltre all’indignazione e alle lacrime, porti ad una soluzione di questo vero e proprio genocidio.
La mostra sarà inaugurata il 21 febbraio alle h.17,00 e resterà aperta fino al 4 marzo.