Presentazione presso Palazzo Lanfranchi - Sala delle Arcate - Matera, 14 febbraio ore 17:30.
Apertura mostra 15 febbraio, orari di apertura, mattina 9:30 - 13:00, pomeriggio 15:00 - 19:00
Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Onorevole Rocco Buttiglione, nella prefazione all'Agenda 2006, curata dal Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari, evidenzia come l'iniziativa editoriale pone in risalto "le inesauribili potenzialità del nostro patrimonio documentario.".
La copertina dell'Agenda riproduce una tempera sintetica su tela, 1988-1989, dal titolo "Guardare in Alto" di Vinicio Berti (Firenze 1921-1981), conservata presso l'Archivio Centrale dello Stato, all'interno dell'archivio di Vinicio Berti , detenuto dall'Istituto romano.
Il professor Salvatore Italia, Capo Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari, sottolinea come la scelta del tema dell'Arte Contemporanea " fosse particolarmente adatto a mettere in rilievo i cambiamenti in corso in questo settore. Un tema non facile, che ha fatto emergere non solo la specializzazione di alcuni istituti in tale ambito, ma anche l'interesse comune della maggior parte di essi a divenire centri culturali, aperti a tutte le istanze della società odierna.".
Mette in guardia, poi, dal considerare l'Agenda un trattato o una storia dell'arte per sommi capi. "Possiamo parlare piuttosto, -precisa-, di tracce, lasciate nei nostri istituti da artisti, tra i quali nomi famosi sono equamente mescolati a nomi sconosciuti o dimenticati, ma che tutti insieme hanno comunque contribuito negli ultimi 150 anni a far evolvere le arti visive in Italia.".
Diverse sono state le occasioni di contatti e rapporti tra Archivi ed Artisti, in questo contesto si intende segnalare alcuni Istituti che accolgono da anni esposizioni e che hanno avviato un programma di ricerca e raccolta di archivi di artisti:
E' il caso dell'Archivio Centrale dello Stato, dell'Archivio di Stato di Firenze e dell'Archivio di Stato di Parma.
Alcuni archivi, tra cui L'Archivio di Stato di Firenze, da oltre un decennio ospita periodicamente mostre d'arte e architettura contemporanea. Una delle più importanti manifestazioni, collegata anche all'iniziativa dell'Archivio degli artisti, è stata la mostra Fiamma Vigo e "Numero". Una vita per l'arte. sull'attività di una delle più importanti galleriste del Dopoguerra, ella stessa pittrice.
L'Archivio di Stato di Grosseto ha iniziato ad aprire nel 2005 i propri spazi espositivi alla sperimentazione artistica con la mostra Logiche binarie, realizzata da due artisti operanti a Piombino, Eraldo Ridi e Stefano Fontana.
Altri grandi archivi italiani hanno iniziato da tempo una politica di raccolta di fondi documentari e materiali di lavoro di artisti. L'Archivio Centrale dello Stato ha acquisito le carte di D'annunzio, Carlo Levi, del pittore Enzo Benedetto.
Presso l'Archivio di Stato di Firenze si possono consultare, dal 2005, le carte del pittore Ardengo Soffici e quelle della poetessa Sara Virgillito, amica di Eugenio Montale.
Nella rosa degli istituti più ricchi di materiale di studio dell'arte contemporanea c'è anche l'Archivio di Stato di Parma, che promuove mostre ed ospita diverse opere.
Vorrei poi ricordare la mostra sul pittore torinese Dario Treves svoltasi presso l'Archivio di Stato di Torino dal 19 giugno al 20 luglio 2003 e quella Mario Lattes. Di me e d'altri dal 23 gennaio al 12 marzo 2008; ancora presso l'Archivio di Stato di Firenze dal 18 giugno al 16 luglio 2005, è stata ospitata la mostra Ermeneutica. Disegni e dipinti 1979-2005 di Pier Augusto Breccia.
Un capitolo a parte merita il lavoro delle Soprintendenze Archivistiche che, deputate alla vigilanza sugli archivi privati, hanno finito per includere nella loro sfera di competenza anche fondazioni e gallerie d'arte.
Tra gli archivi vigilati si segnalano gli archivi dichiarati di notevole interesse culturale: l'Archivio Spoltore a Lanciano.
La Soprintendenza Archivistica del Friuli ha dichiarato di notevole interesse storico l'archivio di Fabio Mauroner comprendente un centinaio di incisioni di artisti internazionali moderni e dello stesso Mauroner.
La Soprintendenza Archivistica per la Campania ha dichiarato l'archivio della galleria salernitana Il Catalogo e l'archivio della galleria napoletana Studio Trisorio.
Il Mondo degli Archivi on-line, quadrimestrale di informazione e dibattito, nel numero 1-2 del 2008 ha pubblicato il bel saggio di Sonia Grossi e Nora Santarelli dal titolo La Tartaruga: breve storia di una galleria.
Si tratta dell'archivio della galleria d'arte La Tartaruga di proprietà di Plinio de Martiis che la Soprintendenza Archivistica per il Lazio ha acquistato per l'Archivio di Stato di Latina dopo un lungo e complesso iter burocratico.
L'archivio documenta con buona continuità dal 1954 (data di nascita) sino agli anni '90 la storia dell'arte contemporanea e non solo. La galleria fu infatti luogo determinante per il rinnovamento artistico dell'Italia del dopoguerra, rinnovamento che ebbe tra la metà degli anni Cinquanta e la fine dei Sessanta la sua punta più avanzata proprio a Roma.
Riguardo, poi, i rapporti tra Biblioteche ed Artisti contemporanei intendo ricordare l'attività della Biblioteca Nazionale di Potenza che ha iniziato ad ospitare mostre di arte contemporanea, che sono divenute permanenti come quella allestita nel 2001 con una collezione di opere del poliedrico artista italo-americano Albert Friscia, che abbraccia un percorso di lavoro di oltre mezzo secolo, dal 1935 alla morte, fra pittura, scultura, grafica e videoinstallazioni.
"Da tale panoramica è venuta a galla molta documentazione inaspettata, fra cui foto e cartoline artistiche, persino testimonianze di performance, a conferma che, se il mondo dell'Arte corre in avanti, biblioteche ed archivi non restano indietro.".
In Basilicata da parte dell'Amministrazione Archivistica le relazioni con il mondo dell'arte sono tuttora nel solco dei rapporti personali.
L'archivio e le opere di Ginetto Guerricchio sono state acquisite dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, che della produzione pittorica ha curato il catalogo edito nel 2006.
L'intento dell'Archivio di Stato di Matera di presentare la personale delle opere di Carlo Fioroni è quello di richiamare l'attenzione sulla necessità della salvaguardia e tutela delle espressioni artistiche del territorio lucano.
Un messaggio che si è inteso lanciare d'intesa con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici della Basilicata, affidandosi a
"se accadesse una Luce di Parola,
si accendesse una voce!...".