L’acqua torna ad essere protagonista di un grande evento culturale. Per quattro giorni esperti e docenti universitari si confronteranno a Matera sui temi riguardanti la risorsa idrica. “Mediterranean forum on water resources” si terrà a Matera dal 18 al 22 ottobre.
L’iniziativa è l’ultima tappa del progetto tematico Aqua2015 collegato a Expo2015 nel quale la Regione Basilicata è capofila di un gruppo di altre sette regioni o province autonome (Molise, Piemonte, Umbria, Emilia Romagna, Lazio, PA di Bolzano e di Trento).
L’obiettivo è la diffusione della consapevolezza su tutti i temi che riguardano l’acqua. L’eredità che questo evento lascerà è una diversa filosofia di vita, ecologica e sostenibile, un segno di rinnovamento che ha la sua origine nel reticolo di corsi d’acqua naturali e artificiali, e nel ruolo che l’acqua ricopre nella vita di tutti i giorni.
Non sempre ci soffermiamo a pensare alla fondamentale importanza che riveste il prezioso elemento liquido nella nostra esistenza. Anzi, a quanto esso sia di per sè elemento senza il quale la vita non esisterebbe. E quasi mai ci soffermiamo a pensare che l’acqua è un bene primario non rinnovabile, che potrebbe esaurirsi, e sul quale quindi occorre essere educati al risparmio, al riciclo, alla gestione efficiente ed efficace. L’acqua genera vita, l’acqua è madre, donna, forza vitale che trascina con sè, forza della natura che chiede di essere rispettata, forza motrice che genera economia.
Dopo gli eventi “smart” di infotainment svoltisi a marzo 2015 in tutte le regioni che partecipano al progetto e dopo l’evento divulgativo proposto il 9 maggio scorso a Milano, un viaggio emozionale attraverso le peculiarità delle regioni partecipanti, arriva il forum internazionale ad elevato peso scientifico che ha come riferimento tutta l’area del Mediterraneo.
Una finestra sul futuro in uno spazio espositivo nella città dei Sassi che proprio nella gestione millenaria della risorsa acqua ha trovato uno dei tematismi che le ha consentito di entrare nel 1993 nell’elenco Unesco del patrimonio mondiale dell’Umanità e di vincere nel 2014 il titolo di Capitale Europea della Cultura per 2019.
L’evento, organizzato dalla Regione Basilicata, dall’Arpab e dall’Università degli studi della Basilicata rappresenta una importante opportunità per aprire una discussione sulla risorsa idrica e sugli impatti che si determinano con i cambiamenti climatici, con la cultura, con le politiche pubbliche, con diversi sistemi di approvvigionamento e con i vari modelli di organizzazione in agricoltura.
Il congresso internazionale durerà quattro giorni e ogni giorno si affronterà un tema specifico: Acqua: cambiamenti climatici, disponibilità e qualità; Acqua: archeologia, storia e antropologia; Acqua: e il sistema produttivo ; Acqua: le politiche territoriali. Ogni mattina si terrà una conferenza pubblica, mentre il pomeriggio i partecipanti si divideranno in tavoli di lavoro per approfondire i temi del giorno.
La conferenza inizierà lunedì 19 ottobre, alle ore 9.30, con i saluti di Aurelia Sole, Rettrice Università degli studi della Basilicata, Raffaello de Ruggieri, sindaco di Matera, Aldo Schiassi, direttore Arpab, e di Luca Braia, assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata.