SABATO 7 MARZO 2009 ORE 17,30 BIBLIOTECA PROVINCIALE MATERA (ingresso Via Roma)
Donne derise, oltraggiate, disprezzate, incarcerate, massacrate, dimenticate. Donne che hanno imbracciato il fucile, donne che hanno condiviso la vita della macchia, donne che hanno nascosto e aiutato i loro uomini. Donne del Sud che hanno scritto una pagina proibita di storia. Spose, madri, sorelle, amanti: donne meridionali, donne dei briganti, guerrigliere.
BRIGANTESSE
VALENTINO ROMANO, nato a San Vito dei Normanni nel 1951, da anni è impegnato nello studio del ribellismo contadino e della storia del Sud. Collabora con “La Gazzetta del Mezzogiorno” e con riviste di studi storici. È socio della “Società di Storia Patria per la Puglia” e dell’associazione culturale “La settimana dei briganti – L’altra storia”. Ha pubblicato, tra l’altro: Carmine Crocco, La mia vita da brigante (Bari, 1998); Historia de mujeres diferentes: las bandoleras del sur de Italia en el siglo XIX (Moguer-Siviglia, 2001); Don José Borges, generale catalano e guerrigliero borbonico: Diario di guerra (Bari, 2003). Nel 2006 gli è stato assegnato il premio “L’Alfiere del Sud” per la categoria “Saggio Storico”. Numero di pagine: 320+32 di Illustrazioni a colori Prefazione: Edoardo Vitale Introduzione: Raffaele Nigro Editore: ControCorrente A.I.D.E Associazione Indipendente DONNE EUROPEE si propone di perseguire fini prevalente-mente culturali, di rivendicazione di diritti delle donne e della famiglia in tutti gli ambiti della vita civile Persegue esclusive finalità di utilità sociale. Nella sua azione fa riferimento ai valori della persona, della famiglia e della società.
INTRODUCE Anna Selvaggi Presidente Nazionale A.I.D.E
MODERA Maria Anna Flumero Giornalista
INTERVENTI Annalisa Montinari Editore Raffaele Picardi Presidente Italia x il mondo Michele Zaccaro Assessore alla Cultura Comune di Montescaglioso
CONCLUSIONI Vincenzo Viti Meridionalista e Assessore all’Agricoltura Regione Basilicata Valentino Romano Scrittore Giornalista - Autore “Brigantesse” Lettura dei testi Luciana e Silvia Tamburrino