Matera Cammina……
da Porta Postergola alla Madonna delle Tre Porte
Il tempo ha cancellato tanto di un celebre passato
ma lo spirito dei luoghi appare ancora intatto
Domenica 10 maggio raduno alle ore 9,00 presso Porta Postergola ( più nota come Porta Pistola). Qui, seguiti dai nostri esperti, avrà inizio l’attività che proseguirà con una camminata verso Murgia Timone e si concluderà con esercizi di stretching nel piazzale del Belvedere. Il rientro in città avverrà ripercorrendo lo stesso tragitto dell’andata o, a scelta, con auto previa organizzazione della persona interessata.
Abbigliamento consigliato: tuta, scarponcini, cappello.
Come sempre non dimenticare una bottiglia di acqua.
Da Porta Postergola si scenderà verso il torrente Gravina che sarà attraversato per dirigerci verso la chiesetta di Monteverde (XIV–XV sec.). Posta tra la collina della Madonna degli Angeli e la Murgecchia, quasi nascosta da mandorli e fichidindia, la cappella presenta una facciata in tufo provvista di un campanile, tre finestrelle rettangolari ed un architrave sul quale è scolpito un angelo dalle ali aperte. L’interno, a pianta rettangolare, presenta un altare con al centro l’immagine della Madonna di Monteverde e, sul fondo della cripta, una Crocifissione. Entrambi gli affreschi sono di epoca recente.
Ci incammineremo verso la chiesa di San Vito (X –XI sec.) in prossimità della quale sarà interessante osservare una cisterna protetta da una cupola di tufo. L’ingresso si presenta a forma di C, dovuto al crollo della parete centrale della volta, e di conseguenza lo spazio che intercorre tra un costone e l’altro prende appunto la forma della lettera C. L’interno della cripta, molto degradata, presenta sulle pareti delle due navate, verso il fondo, graffiti di croci e absidi (nicchie con volta a cupola) ricavate nella roccia tufacea. Luogo di culto di congregazioni monastiche, proprio sulle pareti di queste absidi, i monaci affiggevano immagini sacre o croci di legno costruite con arbusti del territorio intrecciati tra loro. Alcune nicchie presentano sulle pareti tracce di affreschi. Si riconoscono l’effigie di S. Vito ricoperto da una tunica rossa, e contigua, quella di S. Eustachio.
Proseguiremo quindi verso la piccola chiesa di Sant’Agnese, a pianta irregolare, corredata da piccole nicchie, un altare addossato ad un abside sulla cui parete si osserva un affresco di Sant’Agnese di scarso valore artistico, una volta a cupoletta con scolpita una croce equilatera. A circa tre metri dall’ingresso della cripta si trova una cisterna d’acqua. Potremo osservare un interessante sistema di raccolta di acque composto da canalette che convogliavano l’acqua piovana in successive vasche di decantazione fino ad un sistema di cisterne comunicanti tra loro.
Dalla chiesetta cammineremo verso il Santuario Madonna delle Tre Porte (XII –XIII sec.) che prende il nome dai tre ingressi, oggi crollati e che, una volta, immettevano in tre oratori. E’ interessante per la presenza di un ambone (prominenza su cui si poggiavano i libri sacri da leggere), croci graffite e affreschi che hanno reso l’ipogeo uno dei santuari più significativi per le comunità pastorali che, un tempo, frequentavano la murgia.
- Un affresco raffigurante la Déesis del Cristo con ai lati , inginocchiati, la Vergine e San Giovanni Battista
- La Madonna del Melograno, antico simbolo di vita
- L’annunciazione con quattro figure: la Vergine, l’Arcangelo Gabriele, il volto del Dio Padre, la colomba rappresentante lo Spirito Santo
- Una Madonna in trono con Bambino
- Una Crocifissione
impreziosivano il Santuario. Oggi di questi affreschi rimane ben poco perchè atti di vandalismo li hanno pesantemente danneggiati asportandone parti rilevanti.
Le piccole cascate dello Julio, sulla via del ritorno, “rinfrescheranno” il nostro