“Li uccideranno, uccideranno anche i loro bambini. Gli italiani non devono permettere tutto questo. In Libia ci hanno torturate, picchiate, stuprate, trattate come schiave per mesi. Meglio finire in fondo al mare. Morire nel deserto.”
E’ il grido di dolore delle donne africane alla notizia che 200 migranti sono stati rispediti dalla Marina militare italiana nei campi di concentramento libici.
Noi italiani non possiamo permetterlo. Non possiamo condannare all’inferno persone colpevoli solo di cercare una terra dove vivere dignitosamente. Non possiamo trasformare il “grande lago” Mediterraneo nella fossa dei disperati della terra. Non possiamo neppure per un momento, neppure per una persona, diventare cinici collaboratori dei carnefici, sia che si tratti di spregevoli mercanti di esseri umani sia che si tratti di aguzzini libici.
Pertanto, noi, uomini e donne impegnati da tempo per la pace, la solidarietà internazionale, la cooperazione tra i popoli, lanciamo un appello a tutte le persone di buona volontà e di coscienza: fermiamo subito questa atroce escalation della politica “cattiva” del Governo italiano. La politica non può essere né cattiva né buona, ma giusta ed umana. La salvaguardia della vita umana ed il contrasto di qualunque oppressione deve tornare ad ispirare leggi, azioni, comportamenti tanto dei politici quanto dei cittadini comuni, solo così tutti potremo vivere bene su tutte le sponde del Mediterraneo ed assicurare un futuro di pace e giustizia a chi verrà dopo di noi. Per questo condanniamo l’agire del Governo italiano e, in accordo, con Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, diciamo che il principio internazionale di non respingimento deve continuare ad essere integralmente rispettato.
Questo è l’appello lanciato a livello nazionale da Sinistra e Libertà che sosteniamo con forza.
Proprio per affermare queste idee, il Movimento per la Sinistra di Ferrandina aderisce formalmente al sit-in organizzato dal Coordinamento per l’Immigrazione “A C’APPARTN”, contro i respingimenti selvaggi dei migranti e il decreto sulla sicurezza approvato dalla Camera dei Deputati.
Il sit-in si terrà a Matera, il 19 maggio, alle ore 18.00, in Piazza Vittorio Veneto, di fronte alla Prefettura.
Invitiamo, inoltre, alla più ampia partecipazione indossando, come suggerito dal Coordinamento, una maglietta con la scritta a mano “ESSERE UMANO” ed a sottoscrivere la petizione on line “COME UN UOMO SULLA TERRA” lanciata da ASINITAS Onlus:
http://comeunuomosullaterra.blogspot.com/2008/09/petizione-on-line-on-line-petition.html.