Fin dal primo giorno di scuola gli studenti lucani, assieme ai coetanei di tutta Italia, si sono mobilitati per affermare, ancora una volta, che l'opposizione del mondo della scuola alla riforma di Renzi e Giannini non si fermerà. La "Buona Scuola" – passata in Parlamento con una forzatura inaccettabile solo qualche mese fa – non rappresenta un'inversione di rotta nelle politiche di tagli e disinvestimento portate avanti dai Governi precedenti ma è l'esatta continuazione del modello di “scuola – azienda” inaugurato dalla Ministra Moratti prima e Gelmini poi.
Il provvedimento approvato dal Parlamento rappresenta la resa dello Stato sul delicato tema della scuola pubblica, sulla sua innovazione e sull'autonomia delle singole scuole. Si preferisce lasciare il nostro sistema scolastico in mano ai finanziamenti privati e ai “presidi manager”, senza alcun ampliamento dei poteri degli Organi Collegiali e della rappresentanza studentesca.
La “Buona Scuola” erige un muro fra gli studenti e gli Istituti scolastici, fra i docenti e le famiglie, fra la comunità e la scuola tutta, fra la partecipazione democratica e i Organi decisionali. Gli studenti scenderanno in piazza per distruggere questo muro e ricostruire il futuro che viene loro negato.
Scendiamo in piazza per costruire una scuola aperta, inclusiva, democratica ed in grado di affrontare la società di oggi, con gli strumenti ed i tempi necessari per una corretta crescita dei ragazzi e delle ragazze che affrontano il proprio percorso di studi, senza lasciare indietro nessuno.
Gli studenti della Basilicata scenderanno in piazza anche per modificare il sistema regionale del Diritto allo Studio, fermo ormai da più di 35 anni e completamente inadatto alle esigenze di studenti, famiglie e personale. Da troppo tempo è stata richiesta una nuova Legge Regionale sul Diritto allo Studio, una legge che possa finalmente dotare la nostra Regione di uno strumento all'avanguardia nella lotta alla dispersione scolastica e alle difficoltà delle famiglie oltre che nell'inserire studenti, docenti e personale tutto all'interno di un sistema efficiente e all'avanguardia sotto tutti i punti di vista.
Le mobilitazioni studentesche sono previste nelle piazze e nelle strade dei due Capoluoghi di Provincia nella mattinata del prossimo 9 ottobre. A Potenza il concentramento sarà in Piazza Don Bosco alle ore 8:30, da dove si snoderà il corteo che giungerà sotto la sede della Regione Basilicata mentre a Matera il corteo partirà da Piazza della Visitazione – concentramento ore 8:30 – e giungerà a Piazza Pascoli dove è previsto un dibattito con diversi interventi.