Matera Cammina…. nel Rione Spine Bianche
Domenica 18 ottobre raduno alle ore 9,30 nel piazzale antistante la chiesa di San Pio X. Qui, seguiti dai nostri esperti, avrà inizio l’attività che proseguirà con una camminata veloce nel rione e si concluderà con esercizi di stretching.
Abbigliamento consigliato: tuta, scarpette, cappello, tappetino.
Come sempre non dimenticare una bottiglia di acqua.
Negli anni immediatamente successivi allo sgombero degli antichi rioni Sassi nacque a Matera la Commissione per lo studio della città e dell'agro di Matera, istituita da Adriano Olivetti, presidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica e dal sociologo Frederick Friedmann. La commissione si avvaleva di esperti in diverse discipline quali storia, demografia, economia, sociologia e di esponenti prestigiosi dell'urbanistica italiana, per progettare e creare quartieri che riprendessero il più possibile i modelli di vita sociale dei Sassi.
Il Rione Spine Bianche, fu progettato nel 1954 da un gruppo guidato dall'architetto Carlo Aymonino. Chiamato anche dai materani Bottiglione (dal nome di un'impresa costruttrice Buttiglione), il quartiere fu costruito interamente in cotto, con linee esterne di straordinaria semplicità.
Fu sviluppato con 687 alloggi per complessivi 3500 abitanti e ventiquattro botteghe artigiane. Ad eccezione delle tre torri, che raggiungono i cinque piani, e delle botteghe artigiane, che sono a due piani compreso il piano terreno, tutti gli edifici, circondati da spazi verdi, sono a tre piani. Aymonino ed il suo gruppo, non avevano previsto la presenza di balconi negli edifici ma le esigenze successive degli abitanti hanno aperto un dibattito molto forte che, in ordine di tempo, è giunto alla autorizzazione, non da tutti condivisa, della loro costruzione.
Al centro del rione sorge la Parrocchia di San Pio X ed alcune scuole.
E’ presente anche una statua di Alcide De Gasperi, all'epoca capo del Governo che firmò la prima legge per lo sfollamento ed il risanamento dei Sassi