Il 25 novembre prossimo, Giornata Internazionale sulla violenza contro le donne, sarà celebrata a Matera dal collettivodonnematera, con foto distribuite in città e sugli autobus col titolo “noi ci siamo; riconoscere la violenza per fermarla”.
A partire dalle ore 17:30, dalla villa comunale di Matera, la manifestazione prenderà forma con lo slogan: e non ci mettiamo solo la faccia; si strutturerà in due parti: la prima con il corteo (coordinato dalla regista e attrice Giusi Zaccagnini) e sarà un working progress – lavoro in cammino - dove gli strumenti del teatro e di ogni arte vengono utilIl 25 novembre prossimo, Giornata Internazionale sulla violenza contro le donne, sarà celebrata a Matera dal collettivodonnematera, con foto distribuite in città e sugli autobus col titolo “noi ci siamo; riconoscere la violenza per fermarla”. A partire dalle ore 17:30, dalla villa comunale di Matera, la manifestazione prenderà forma con lo slogan: e non ci mettiamo solo la faccia; si strutturerà in due parti: la prima con il corteo (coordinato dalla regista e attrice Giusi Zaccagnini) e sarà un working progress – lavoro in cammino - dove gli strumenti del teatro e di ogni arte vengono utilizzati al servizio dell’azione sociale, nel senso cioè che non ci saranno persone intese come individui ma collettività. Un grido di allarme per riconoscere la violenza generata da un anello di una catena destinato a generarne tanti altri. Un richiamo alla presenza responsabile. Un inno al potere femminile nel formare le coscienze. Il corteo giungerà quindi a Palazzo Lanfranchi (ore 19:00) dove, in sala Levi, avrà inizio la seconda fase della manifestazione, con il coordinamento di Piero Caforio e Maddalena Colangelo. Qui il pubblico assisterà ad un lavoro tra tecnica di improvvisazione teatrale e strutturazione di un percorso psicologico nel quale “un uomo, solo, afferma le ragioni della sua violenza” messo in scena dall’attore romano Daniele Di Matteo affiancato da Giusi Zaccagnini (la madre), Chiara Lostaglio (la fidanzata), Maria Grazia Rutigliano (la maestra), Teresa Ambrico, Chiara Calia, Brunella Calia, Maddalena Colangelo, Carla Cantore (coro di donne), Andrea Gabriele Musicò (l’uomo nuovo). “Un racconto lucido – sostengono i coordinatori - capace di innescare il nucleo della rabbia in chi ascolta. Si diventa tutti violenti. Si viene aizzati dalle voci dell'ira, ma qualcosa cambierà il percorso e gli sguardi si apriranno su nuove coscienze che creeranno un vortice che genera un futuro diverso, l'uomo nuovo”. La manifestazione è stata realizzata con il sostegno delle Associazioni: Khaleh onlus di Matera; CineClub V. De Sica - Cinit e BasilicataCinema (Rionero in Vulture); Associazione culturale Phonetica di Cassano delle Murge; l’Associazione culturale Oltre le parole di Roma; Liceo artistico di Matera Carlo Levi; l’ Associazione di promozione sociale e culturale La spada nella roccia; l’associazione culturale Retroscena ricerca, formazione, produzione teatrale di Altamura.
izzati al servizio dell’azione sociale, nel senso cioè che non ci saranno persone intese come individui ma collettività. Un grido di allarme per riconoscere la violenza generata da un anello di una catena destinato a generarne tanti altri. Un richiamo alla presenza responsabile. Un inno al potere femminile nel formare le coscienze. Il corteo giungerà quindi a Palazzo Lanfranchi (ore 19:00) dove, in sala Levi, avrà inizio la seconda fase della manifestazione, con il coordinamento di Piero Caforio e Maddalena Colangelo. Qui il pubblico assisterà ad un lavoro tra tecnica di improvvisazione teatrale e strutturazione di un percorso psicologico nel quale “un uomo, solo, afferma le ragioni della sua violenza” messo in scena dall’attore romano Daniele Di Matteo affiancato da Giusi Zaccagnini (la madre), Chiara Lostaglio (la fidanzata), Maria Grazia Rutigliano (la maestra), Teresa Ambrico, Chiara Calia, Brunella Calia, Maddalena Colangelo, Carla Cantore (coro di donne), Andrea Gabriele Musicò (l’uomo nuovo).
“Un racconto lucido – sostengono i coordinatori - capace di innescare il nucleo della rabbia in chi ascolta. Si diventa tutti violenti. Si viene aizzati dalle voci dell'ira, ma qualcosa cambierà il percorso e gli sguardi si apriranno su nuove coscienze che creeranno un vortice che genera un futuro diverso, l'uomo nuovo”. La La manifestazione è stata realizzata con il sostegno delle Associazioni: Khaleh onlus di Matera; CineClub “V. De Sica” - Cinit di Rionero in Vulture; Associazione culturale Phonetica di Cassano delle Murge; l’Associazione culturale Oltre le parole di Roma; Liceo artistico di Matera Carlo Levi; l’ Associazione di promozione sociale e culturale La spada nella roccia; l’associazione culturale Retroscena ricerca, formazione, produzione teatrale di Altamura.
“…essere un fiore è profonda responsabilità” (E. Dickinson)