Perché non festeggiare San Valentino emozionandosi con una delle più romantiche e struggenti storie d’amore di tutti i tempi, inebriandosi con la danza spagnola, la danza russa, il valzer, i passi a due, e tante altre meraviglie del balletto classico?
Torna la grande danza al Teatro Duni di Matera con “Il Lago dei Cigni” di Pyotr Ilyich Cajkovskij, uno dei più famosi e acclamati balletti di tutti i tempi, che sarà proposto nella Città dei Sassi da Basilicata Circuito Musicale.
Con la regia di Luigi Martellotta e le classiche coreografie di Petipa, “Il Lago dei Cigni” di Pyotr Ilyich Cajkovskij sarà portato in scena al Teatro Duni dalla Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini con le étoiles internazionali Marija Kichevska e Boban Kovachevs.
Composto da di Pyotr Ilyich Cajkovskij tra il 1875 e il 1876, il “Lago dei Cigni” è una struggente storia d’amore che, come nella grande tradizione romantica, si conclude con la morte dei due infelici amanti sulle note di una musica travolgente.
L’attesissimo spettacolo di terrà, per Basilicata Circuito Musicale, al Teatro Duni di Matera domenica 14 febbraio (ingresso ore 20.30 e inizio ore 21.00); info e prenotazioni (platea 25 € e galleria € 15 al botteghino, + 1€ di prevendita) presso Festival Duni – ICO “Magna Grecia”, in Via De Viti de Marco n.13 a Matera (cell. 392.9199935 – omg.matera@gmail.com), o presso Cartolibreria Montemurro, via delle Beccherie n.69 a Matera (0835.333411).
Partner istituzionali dell’evento sono Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, Comune di Matera, Regione Basilicata, UNESCO, FESR Basilicata e Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Lo spettacolo che sarà portato in scena al Teatro Duni nasce da un’idea che da anni il regista e coreografo Luigi Martelletta inseguiva e sperava di mettere in scena; è un progetto, infatti, elaborato dall’artista durante la sua lunga ed intensa carriera che, come primo ballerino al Teatro dell’Opera di Roma ed in tanti altri teatri italiani ed europei, gli ha permesso di studiare a fondo e di danzare molte volte questo balletto.
In questa versione de “Il lago dei cigni” la drammaturgia classica teatrale del balletto è abbandonata a favore di una forma di riappropriazione della realtà e dell’esperienza comune basata, secondo una collaudata metodologia di lavoro di ricerca, sui particolari e sulle singole situazioni riunite tra loro in un collage ampio e sfaccettato.
Fortemente legato alla tradizione accademica, Luigi Martelletta proporrà un lavoro stilisticamente più snello e più vivace, alleggerendo tutti i manierismi e le pantomime che fanno parte del repertorio classico, mantenendo comunque le coreografie originali e presentando tutte quelle danze che molti conoscono e si aspettano: i cigni, la danza spagnola, la danza russa, il valzer, i passi a due, e molto altro.
La particolarità di questo spettacolo consiste proprio nella capacità di unire fantasia e realtà, di proporsi vivo e attualissimo, pur dimorando in un suo pianeta espressivo che sa di antico.
L’ideale neoclassico di una bellezza assoluta, regolata da un ordine imperturbabile, è l’obiettivo totalizzante della creazione.