Nella prima domenica di maggio, ma anche in altre date precedenti e successive, musei, luoghi d’arte, centri storici e piazze di molti Centri d’Italia verranno invasi da gruppi di “invasori pacifici”, muniti solo di smartphone e macchine fotografiche, con lo scopo d’immortalare raccontare e commentare l’esperienza attraverso il loro punto di vista e di condividerla per favorire una facile diffusione attraverso l’uso dei social network quali facebook – Instagram – twitter con l’aschtag #Invasionidigitali.
Social media che oggi giocano un ruolo importante in quel processo di innovazione e in merito alla fruizione dei contenuti culturali.
Anche a Tursi, uno dei paesi più affascinanti e suggestivi della Basilicata, si rinnova, anche quest’anno, dopo le edizioni 2014 e 2015, anno in cui vide l’invasione Digitale coinvolgere il centro storico e la Rabatana con il tema “Porte usci e finestre”.
Quest’anno la data programmata è per domenica 7 maggio alle ore 16:30, dove i ragazzi del quarto anno dell’ITCG Manilo Capitolo di Tursi coordinati dai “capo invasori” Rabite Bus, organizzatori dell’evento, sono pronti, insieme a quanta più gente possibile, a invadere luoghi della cultura di Tursi.
I ragazzi dopo un periodo di “stage formativo”, partito il 22 aprile dove hanno messo a punto il “Progetto” ideato da Rabite Bus, azienda da sempre legata al territorio e alla promozione dei luoghi culturali della Basilicata. Questa volta sono stati scelti due Rioni di Tursi che saranno raccontati da persone del posto quali Rione San Filippo e Rione Petto. Il tema in questione è il ‘Senso della comunità’, concetto chiave oggi , che pare un po’ smarrito.
Attraverso quei luoghi in cui “una volta” la gente s’incontrava, come i ‘Quartieri di Tursi’, il senso di Comunità viene evocato anche dalla morfologia stessa di questi rioni, per favorire proprio la condivisione, l’incontro e lo scambio, tutte azioni che poi ci rimandano al concetto di Invasioni digitali.
L’iniziativa nata tre anni fa in tutta Italia, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio culturale sia famoso che meno famoso attraverso la “comunicazione”, partendo dal basso, dalla gente, cercando di trasformare ognuno di noi in un ‘testimonial’, un ambasciatore del proprio territorio con l’obiettivo di lanciare un messaggio alle istituzioni. Un movimento Culturale che ha aperto quei luoghi che erano chiusi, poco noti luoghi o secondari, diffondendone la conoscenza.
In questo modo si è cercato di superare quella logica conservatrice che vede ancora l’esperienza della visita ad un museo, di un sito culturale, come qualcosa di passivo, una conoscenza “aperta e diffusa” dal patrimonio culturale attraverso la partecipazione attiva degli stessi cittadini.
Le invasioni digitali messe in programma in Basilicata quest’anno (dal sito internet www.invasionidigitali.it sono : quella di Ferrandina (MT) già effettuata il 24 aprile nella chiesa convento S.Francesco; il 01 Maggio alle 8;30 - Passeggiata narrata verso la Torre di Satriano Tito (PZ); il 06 Maggio alle ore 09;00 - Invasioni alla Riserva naturale dei calanchi di Montalbano Jonico (MT); il 07 Maggio a Tursi (MT) alle ore 16:30 – La vita dei Quartieri (Rione S.Filippo e Rione Petto); l’08 Maggio – Venosa (PZ) alle ore 10.30 – Le Pietre Parlanti (Castello, Parco Archeologico, Catacombe Ebraiche).
Il senso rimane quello di stimolare la conoscenza sia in maniera diretta ed esperienziale, sia attraverso le nuove piattaforme del web. Attraverso esse, si tende ad incoraggiare la conoscenza e alla partecipazione sia a livello educativo che creativo, attivando nuovi meccanismi di interazione e confronto della produzione e fruizione della proposta culturale.