Venerdì 20 maggio 2016, alle ore 9.30, a Matera, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi sarà presentata la riedizione, sotto forma di libro digitale, de Il Convitto nazionale di Luigi De Fraja, Ispettore onorario per le Antichità e per l’Arte di Matera, pubblicato nel 1923 dalla Tipografia Conti di Matera.
Interverranno Marta Ragozzino, Direttore del Polo Museale Regionale della Basilicata; Annamaria Patrone, Direttrice del Museo Archeologico Domenico Ridola; Paolo Verri, Direttore della Fondazione Matera – Basilicata 2019, i rappresentati dell'Istituto Comprensivo G. Pascoli e Istituto Tecnico Industriale G. B. Pentasuglia, che hanno partecipato al Progetto, e i dirigenti dell'Associazione Energheia.
“Ho ritenuto cosa non estranea al mio ufficio di educatore il ricercare e narrare le origini e le vicende del R. Convitto Nazionale di Matera; ho pensato che, senza la conoscenza del passato, mal si possono intendere le necessità del presente e dell’avvenire che in quello affondano le loro radici.”
Questo è l’incipit del libro del De Fraja, presente nelle Biblioteche di Palazzo Lanfranchi e del Museo Ridola, pubblicato in forma digitale nell’ambito del progetto Lybrid - Scri(le)tture ibride, promosso dall’Associazione culturale Energheia.
Questo progetto si propone l’esplorazione dei nuovi modi di lettura e di scrittura legati all’uso dei molti dispositivi digitali oggi disponibili.
Una parte importante di questa esplorazione è costituita da un’attività di editoria elettronica: pubblicazione di documenti inediti, come Lamisco, tre saggi di Raffaele Giura Longo, edito nel maggio 2015; oppure riedizione sotto forma di libro digitale - leggibile su PC, tablet, smartphone e ereader come Kindle e Kobo – di libri conservati nelle biblioteche di Matera e dintorni. Libri che riguardano la storia e la cultura “locale” – come il Convitto nazionale di De Fraja - anche la scelta dei libri da pubblicare non è vincolato da rigide frontiere geografiche o “etniche”.
L’edizione o la riedizione digitale di documenti e libri favorisce la loro diffusione e accessibilità per lettori vicini e lontani, ed è anche un invito a sfogliarli “in carne ed ossa” nei luoghi in cui sono conservati.
Il libro digitale di De Fraja – come tutti gli altri già pubblicati - è liberamente scaricabile, in tre diversi formati (epub, mobi, azw3) accedendo direttamente al sito di Energheia - www.energheia.org – o attraverso un codice QR posto all’ingresso di Palazzo Lanfranchi e del Museo Ridola.
Il Convitto nazionale, nel descrivere la storia del Palazzo Lanfranchi, racconta di come sia maturata la sua costruzione, l’andamento dei lavori, le diverse vicissitudini che lo hanno coinvolto, nell’ambito della storia del territorio e della città, fino alla sua trasformazione in Convitto nazionale.
Il testo contiene, tra l’altro, un vasto e ricco elenco di chiese rupestri e del territorio della diocesi che rientravano tra i benefici del Seminario, e una prima classificazione delle chiese del circondario che troveranno una sistematica catalogazione con il lavoro della Direttrice del Museo Ridola – Eleonora Bracco – sul finire degli anni Cinquanta e primi anni Sessanta.
A queste pagine seguono, in appendice, alcuni documenti di particolare interesse, come il Decretum S. Concilii Tridentini, la Bolla di fondazione del Seminario di Matera, l’Inquisitoria sulle spese occorse per la fabbrica, o ancora Il testamento del nobile Marco Melvindi della Forza.
Sempre in appendice le Inscrizioni e lapidi presenti nel Convitto nazionale, le Norme per il funzionamento del Seminario, dettate da Mons. Lanfranchi, e un cenno alla biografia di Emanuele Duni, esimio giurista materano, chiamato da Mons. Lanfreschi ad insegnare Diritto civile nel Seminario.
Un lavoro sistematico e accurato che l’autore ha potuto realizzare, come egli stesso afferma, grazie “… alla benevola cortesia di tutta la popolazione… a S. E. Mons. Don Anselmo Pecci, dotto ed ottimo Arcivescovo di Matera, alle famiglie dei compianti Conte Senatore Giuseppe e D. Nicola Gattini, all’avv. Andrea Sarra, al Cav. Mastromarini, al prof. Del Salvatore ed al Clero tutto”.
Nel libro digitale è inserita la pagina tratta dal libro a stampa utilizzato – che è proprio la copia donata al Senatore Ridola - contenente la dedica manoscritta di Luigi De Fraja che lo ringrazia anche, nella prefazione, per avergli messo a disposizione dei “tesori di storia materana”, e soprattutto “per la sua amicizia e fiducia”.