Giovedì 14 luglio - Casa Cava
Ore 18.00
BAM. Il jazz oggi a New York
La cultura afroamericana nella musica e nel cinema del nuovo millennio
Conversazione con Nicola Gaeta
La sa lunga lo scrittore che sceglie la meta giusta per l’ogget¬to prescelto. Certo, il jazz ha più di cent’anni e abita ormai in ogni angolo del pianeta. Tuttavia, ancora oggi, se si desidera individuare la culla del jazz, se si vuole davvero esplorare il luogo in cui e più presente e che può davvero narrarne la storia, quella città e senza dubbio New York. Quella tra New York e il jazz e una storia vecchia, di cinque generazioni. Da quando le loro strade si sana intrecciate, i locali della Grande Mela dove si suona il jazz – dai grandi club Uptown agli affollatissimi bar Downtown-, sono famosi in tutto il mondo. C’e poi una regola che sembra immutabile: i jazz club newyorchesi sono ancora oggi il banco di prova. Prima di comparire in testa ai cartelloni nei teatri o nei festival inter¬ nazionali, prima delle grandi cifre, i jazzisti devono suonare nei club di un’unica città, New York. Sono palchi che giocano ancora un ruolo fondamentale, troppo spesso trascurato in molti studi e storie della musica. Storica¬mente, e qui che sono germogliate nuove idee musicali ed è qui che si sana originate nuove forme di aggregazione, mu¬sicali e sociali. È cosi fin dagli anni Venti e Ia storia dei locali jazz della Grande Mela rappresenta il barometro dell’evolu¬zione musicale e del cambiamento sociale.
Ne parleremo con Nicola Gaeta, autore del libro BAM (Black American Music), il jazz oggi a New York.