Il genio eclettico di Tonino Guerra si racconta nella mostra "Tonino Guerra e il mare di Ulisse" curata dall'artista materano Nicola Filazzola e ospitata nello Spazio dell'Angelo, in Via Sant'Angelo n. 63 a Matera (Sasso Caveoso) dal 24 ottobre fino al 25 novembre 2009. Si tratta di un vero e proprio evento culturale che si articolerà anche attraverso incontri tematici aperti al pubblico in programma a Matera e ad Aliano, proprio nella terra che lo ha visto protagonista nel corso di una sua importante esperienza creativa. I lavori esposti in questa mostra inedita costituiscono la testimonianza chiara della sua grandissima sensibilità poetica trasposta nelle opere d'arte e nell' incanto del colore. Nella pittura il maestro romagnolo usa metafore figurative, immagini di facile lettura, immediate, spontanee che con i cromatismi onirici raccontano favole pittoriche dai colori irreali. Tra le creazioni in esposizione a Matera, le Lanterne di Tolstoj, già esposte a Mosca, ideate da Tonino Guerra e realizzate da Aurelio Brunelli, insieme alle Lucciole, variegate espressività che donano schegge di luce. Tra gli oggetti ritratti e perennemente ricordati dopo il suo viaggio a Sud, in particolare a Matera, negli anni in cui girava "Cristo si è fermato a Eboli" insieme a Francesco Rosi, c'è il fischietto portafortuna, il tradizionale Cucù. "Mi hanno sempre incantato i vostri fischietti - dichiara il maestro in un'intervista con Nicola Filazzola realizzata in occasione della mostra di Matera - tanto è vero che nei miei quadri spesso compaiono queste pecore con una gamba sola." Ma l'ammirazione del grande maestro per il Sud è meglio espressa nel poema "Quattro giorni laggiù" "dove - dichiara Tonino Guerra - vede il mare a 80 anni per la prima volta. Il mare Adriatico che ho sempre visto - aggiunge- è un mare che mai saprà reggere le barche di Ulisse e non avrà mai la trasparenza, leggermente verde, che mostra le conchiglie rosa posate sul fondo". Poi, sulla bellezza del paesaggio lucano, dei calanchi, dei Sassi di Matera e di Maratea, il grande maestro sceneggiatore, poeta e artista dall'eclettismo sorprendente ha un sogno: vorrebbe illuminare questa parte dell'Italia dove si trovano ricordi greci, medievali, carichi di una bellezza straordinaria per farla risplendere come la Sardegna, nella consapevolezza che occorre tutta la nostra forza e attenzione perchè scompaiano quelle forze di cattiveria che lasciano ombre pesanti sulla bellezza". "In simbiosi con questa idea, la mostra - afferma Gianpiero Perri, direttore generale dell'Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, che sostiene l'evento con la formula del co-marketing - rappresenta un'importante occasione per rimettere al centro della riflessione l'urgenza di bellezza e di prassi attente al bello nella nostra terra, scorgendo in tale premessa la leva fondamentale di ogni ispirazione anche turistica." Guerra, il grande fabbricatore di sogni raffigura Matera come un mondo straordinario dove cammina ancora il somaro che è l'animale più simpatico della terra e va dove sono gli affreschi del Paradiso. "Matera - conclude nell'intervista il maestro romagnolo - ti conduce sempre verso mondi e pensieri dimenticati" Inoltre il convegno: "Cinema come Pedagogia" verrà ospitato nella Chiesa di San Pietro Caveoso, venerdì 23 ottobre 2009 alle ore 18.30. Saranno presenti l'artista Nicola Filazzola e il regista materano, Antonio Andrisani. Nel pomeriggio, alle ore 18.30, nella chiesa di San Pietro Caveoso a Matera verrà inaugurata ufficialmente la mostra "Tonino Guerra e il mare di Ulisse" A presentare l'evento, l'artista e curatore della mostra, Nicola Filazzola. Introdurrà il giornalista Pasquale Doria. Oltre all'autore, saranno presenti il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, il sindaco della città di Matera, Nicola Buccico, il Direttore generale dell'Apt Basilicata, Gianpiero Perri e il presidente del Fai Basilicata, Attilio Caruso. Seguirà il vernissage allo Spazio dell'Angelo.
L'autore
Tonino Guerra è poeta e sceneggiatore di fama internazionale. Nasce il 16 marzo del 1920 a Santarcangelo di Romagna. Vive per circa trent'anni a Roma, con lunghe soste in Russia. Vent'anni fa ritorna in Romagna e il suo rifugio diventa Pennabilli nel Montefeltro. Inizia a comporre versi in lingua romagnola durante la prigionia nel campo di concentramento di Troisdorf in Germania, parte di quelle poesie in lingua romagnola vengono raccolte nel primo libro I scarabocc (Gli scarabocchi) del 1946, a firma Antonio Guerra con la prefazione di Carlo Bo. Nell'immediato dopoguerra a riconoscere il suo talento sono Carlo Bo, Gianfranco Contini, che curano la prefazione delle sue prime raccolte.Amato e apprezzato da Pier Paolo Pasolini. I bu (I buoi) (Rizzoli, 1972) rappresenta la svolta per la poesia dialettale che assume grazie agli stilemi da lui introdotti grande dignità e la dialettalità assurge a lingua della poesia senza più categorizzazioni. Nella collana "I Gettoni" di Einaudi curata da Elio Vittorini, pubblica nel '52 il racconto "La storia di Fortunato" e nel '56 "Dopo i leoni". Pubblica con Bompiani, con Rizzoli e dà avvio con "Il miele", nel 1981, alla stagione dei poemi pubblicati dalla Magioli, che ristampa anche le sue precedenti raccolte e i racconti. Prezzolini, Calvino, la Ginzburg, la Morante, Moravia amano i suoi lavori e parlano approfonditamente di lui. Dalla seconda metà degli anni '50 si occupa di sceneggiatura, le sue prime opere per il cinema nascono per il film "Un ettaro di cielo", di Aglauco Casadio che uscirà nel 1957 e per "Uomini e lupi", di Giuseppe De Santis, che uscirà nel 1956. Da quel momento si dedica con continuità all'attività di sceneggiatore e lavora con i più grandi registi del nostro tempo, tra questi Elio Petri, Franco Indovina, Vittorio De Sica, Damiano Damiani, Mauro Bolognini, Mario Monicelli, Franco Giraldi, Alberto Lattuada, Paolo e Vittorio Taviani, Marco Bellocchio, Francesco Rosi, Federico Fellini, Michelengelo Antonioni, Theo Anghelopulos, Andrey Tarkovskiy. Quasi tutti i registi cercano la sua collaborazione e lui riesce ad essere punto di riferimento per tutti, seppure lontani e tanto diversi tra loro. Oltre 120 i film da lui sceneggiati, 12 con Michelangelo Antonioni, 4 con Federico Fellini, e tra questi c'è "Amarcord" vincitore dell'Oscar nel '74. Riceve i più importanti premi nei Festival Internazionali di cinema da Cannes a Venezia, il premio De Sica, l'Oscar Europeo del Cinema. Le nomination sia per l'Oscar che per il Leone d'oro e la Palma d'oro sono innumerevoli. Le sue sceneggiature incontrano anche la televisione, che lo vede collaborare al teatro televisivo e ad alcuni sceneggiati. La sua attività poetica e letteraria, che abbraccia anche il teatro, è assai vasta, puntellata anch'essa di prestigiosi riconoscimenti, dal Premio Gozzano, al Nonnino, Carducci, Pasolini, Pirandello. Sono oltre 50 le sue pubblicazioni tra poemi, racconti, commedie. Ultima fatica "Odissea", viaggio del poeta con Ulisse, in cui riscrive l'opera epica per eccellenza con la sua lingua, il romagnolo, raggiungendo punti di eccelsa suggestione poetica. Artista a tutto tondo, si dedica alla pittura, alla ceramica, all'architettura del paesaggio e all'ideazione artistica tout court che lo porta a realizzare fontane, allestimenti, installazioni, parchi, giardini, arredi. Nel suo eclettismo non manca l'ideazione di spot pubblicitari di cui è anche attore protagonista, che gli fruttano grandissima popolarità facendogli vincere i più ambiti premi del settore. Nel 2002 viene insignito dal Presidente della Repubblica, Carlo Azelio Ciampi, di uno dei più alti riconoscimenti dello Stato Italiano, quello di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.Nel 2004 a Strasburgo riceve il premio quale miglior sceneggiatore europeo. L'Università di Urbino, dove si laurea in pedagogia nel 1945, nel 2005 gli conferisce la laurea ad Honorem in lettere, che va ad aggiungersi a quelle conferitegli in Francia e in Russia. In Russia è Cavaliere dell'Orden, massima onorificenza dello Stato Russo ed è Accademico ad honorem dell'Accademia degli Artisti.
La mostra
Tonino Guerra e il mare di Ulisse
24 ottobre-25 novembre 2009
Spazio dell'Angelo Via Sant'Angelo, 63 - Sasso Caveoso, Matera
Tutti i giorni H. 9.00/13.00 - 17.00/20:00
Convegno:
Venerdì 23 ottobre 2009 - ore 18:30
"Il cinema come pedagogia" Tonino e i suoi registi
Chiesa San Pietro Caveoso - Matera
Sabato 24 ottobre - ore 18:30
"Inaugurazione della mostra"
Spazio Sant'Angelo - Chiesa San Pietro Caveoso - Matera
ATTENZIONE! Per ragioni legate alla salute il maestro Tonino Guerra sarà purtroppo impossibilitato a raggiuungere Matera per questa serie di eventi!