Un semplice prelievo di saliva per scoprire il virus dell'epatite C e intervenire per tempo. L'iniziativa, che prende il nome di progetto 'HEPAR', è organizzata da Improve con il supporto incondizionato di AbbVie ed il patrocinio dell’Associazione EpaC Onlus con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione, offrire consigli utili ed effettuare un rapido screening salva-fegato.
Il test della saliva sarà effettuato a Matera il 7 Maggio presso i gazebo allestiti in piazza Vittorio Veneto dalle ore 9:30 alle 18:30 da operatori sanitari esperti e fornirà un risultato entro pochi minuti. Gli specialisti dell'Ospedale Madonna della Grazie saranno a disposizione per eventuali dubbi o domande e sarà distribuito materiale informativo sull’epatite C.
“L’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce appare decisiva ed è anche il motto che ispira l’iniziativa Hepar - afferma Nello Buccianti, Direttore Unità Operativa di Medicina Interna dell'Ospedale Madonna della Grazie, Matera - La conoscenza precoce dell’eventuale positività, infatti, costituisce la premessa di una cura altrettanto tempestiva, che consentirà di evitare la progressione dell’infezione da HCV verso gravi patologie del fegato, con un radicale miglioramento della qualità e dell’aspettativa di vita futura. Ad oggi questa malattia rappresenta un problema sanitario di livello nazionale, non dimentichiamo che l’infezione da HCV è la causa più importante di epatopatia in quanto è riscontrabile nel 62% delle epatiti croniche e nel 73% degli epatocarcinomi. Si rende quindi necessario informare correttamente la popolazione sull’importanza della prevenzione, sui corretti stili di vita e sulle nuove opzioni terapeutiche capaci di eradicare la infezione”.
Il virus dell’epatite C si trasmette principalmente attraverso il sangue. Oggi le trasfusioni sono sicure, mentre rimane possibile la trasmissione causata dallo scambio di aghi e siringhe per l'uso di droga endovena, la trasmissione causata da alcuni strumenti medici non sterilizzati correttamente, la trasmissione sessuale ed alcuni trattamenti estetici come il tatuaggio, il piercing, la manicure ma anche il laser o i filler. Possono essere a rischio di esposizione anche i familiari di persone con epatite C e il personale sanitario.
“Chi contrae l’infezione non presenta sintomi o segni evidenti della malattia anche per molti anni. Con il progetto Hepar vogliamo portare nelle piazze la possibilità di effettuare uno screening gratuito, semplice e mirato a tutti coloro che hanno il dubbio di essere venuti a contatto con il virus HCV. Bisogna superare il concetto il paziente è tale quando sta male, con l’epatite C bisogna giocare d’anticipo: diagnosticare tempestivamente e curare adeguatamente oggi è possibile”– dichiara Massimiliano Conforti, Vice Presidente Associazione EpaC Onlus.