Presso l'Auditorium Oratorio S. Antonio da Padova - Nova Siri
Sabato 27 Maggio 2017 alle ore 20.30 la compagnia Senzateatro presenterà la lettura drammaturgica “L’Ulivo Canta per me” di Maria Adele Popolo, adattamento teatrale di Davide Di Prima e Francesco Evangelista all’interno della serata di premiazione del “Festival scolastico Magna Grecia” presso auditorium Oratorio S. Antonio da Padova a Nova Siri.
Regia di Davide Di Prima e Adriano Nubile
Musiche di Davide Di prima
Audio Michele Sechi
Luci Adriano Nubile
Foto di Rocco Scattino
Scultura in ulivo di Francesco Mestria
Compagnia Teatrale Lucana Senzateatro
Info: presidenza@compagniasenzateatro.it
sito: http://www.compagniasenzateatro.it
Peppino Lo Bianco, scende spesso con lo sguardo dalla sua timpa fino a valle e giù fino al mare che appare nitido e azzurro, a volte oscuro e minaccioso, a volte si mescola e si confonde con le nuvole.
Ma prima di lui altri incontri fa il suo sguardo. I prati germogliati di oro e gli alberi colorati di arancio e rosa, e le vigne dipinte di viola. Non può trattenere l’emozione e tutto diventa tremolante e i colori si confondono e macchiano le sue lacrime che cadono giù come piccole gocce d’arcobaleno….”….
Cosa sei tu oh maestoso albero? In ginocchio a te vengo, mi prosto alla tua magnificenza poiché sei maestro di vita e di conoscenza. Hai vissuto nei secoli dei secoli, hai sofferto e combattuto e alla tua vista uomini e donne e santi sono passati. Hai dato a noi miseri uomini la speranza di una nuova terra, il coraggio di lottare per la pace e la vita, lo spirito del sacrificio e di accettazione del dolore e delle sofferenze. Tu sei tutto questo, ti guardo e vedo l’eternità tra le rughe della tua scura corteccia, e vedo la mia misera vita che non è altro che una scheggia della tua. E così il frutto del tuo seme, liquido d’oro verde che tanto sacro è all’uomo fin dai tempi dei tempi. Ci nutre, ci consola e ci depura nei riti sacri e profani. Temuto e venerato, l’uomo ricorre all’olio sacro durante la sua vita per purificarsi anima e corpo e con lui si accompagna per la dipartita dal mondo terreno.