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Personal Shopper - Il Cineclub

Evento del 31/05/2017 
Personal Shopper (foto di mymovies.it) Personal Shopper (foto di mymovies.it)
Media voti: Personal Shopper - Il Cineclub - Voti: 0
Presso il Cinema Piccolo di Matera
Matera
Personal Shopper (2016) - Il Cineclub

Titolo originale: Personal Shopper
Regia: Olivier Assayas
Genere: Drammatico - Produzione: Francia - Durata: 105'
Cast: Kristen Stewart, Anders Danielsen Lie, Lars Eidinger, Nora von Waldstätten, Pamela Betsy Cooper, Sigrid Bouaziz, David Bowles, Ty Olwin, Fabrice Reeves, Leo Haidar
 
Maureen è una giovane donna americana che vive a Parigi e lavora come personal shopper. Ha l'incarico di scegliere i vestiti ideali, con un budget stratosferico a disposizione, per una star esigente di nome Kyra. Maureen ha anche il dono di comunicare con gli spiriti. Cerca un contatto con l'aldilà per poter salutare definitivamente il fratello gemello Lewis, recentemente scomparso e per riappacificarsi con la sua perdita. Inizierà a ricevere ambigui messaggi inviati da un mittente sconosciuto. Entrerà in contatto con una presenza spettrale ma non è sicura che si tratti di Lewis.
Maureen è un’americana a Parigi, Kristen Stewart in un art film, un corpo estraneo, fuori luogo, in tensione. Maureen è una personal shopper, una che per professione s’aggira nel mondo-lontano-dal-mondo che è il lusso, e in luoghi asettici compra abiti e accessori su commissione, per abbigliare una starlette che fatica a incontrare, il doppelganger (super-etero, canonicamente desiderabile, pubblicamente femminile) del suo corpo androgino, insofferente, ambiguo, queer vestito di casual. È una gemella e una medium, Maureen, e sta aspettando un segno: un messaggio del fratello dall’aldilà. E se è un’identità in attesa, incapace di farsi scrittura precisa di sé, è perché è attorniata da troppi spettri, da troppe evanescenze, da troppa immaterialità: il doppio che le sfugge sistematicamente, un lavoro che corrisponde al tempo libero di un alter ego, una parte-di-sé (il gemello, Lewis) venuta a mancare, un compagno lontano da sentire via Skype. E se a questo aggiungiamo il fatto che Stewart rimanda al proprio personaggio in Sils Maria, e che dunque è nuovamente diva nel dimesso ruolo di giovane-che-assiste-una-diva, il gioco dei riflessi si fa accecante, contorto, dislocante. Un Eva contro Eva astratto. Allo specchio. Ed è in tutto questo virtuale, in tutta questa solitudine, che Maureen cerca conforto e confronto, una guida che faccia luce sui suoi spettri, tra tutti quegli specchi. Legge di Hilma af Klint, pioniera dell’astrattismo, spiritualista che metteva in forma l’invisibile. S’informa sulle sedute spiritiche di Victor Hugo. Guarda materiale didattico, un (finto) sceneggiato d’epoca, sullo smartphone, sul pc. Dialoga con una persona, vis à vis. Poi, in uno dei suoi luoghi, un luogo di passaggio, il treno, chatta. Con un anonimo. E d’un tratto crede che i suoi fantasmi possano essere lì, tra le sue mani, su quel piccolissimo schermo, a guidarla, finalmente. Non importa sia inverosimile: per lei la realtà è scomparsa. «Sei tu, Lewis?». Olivier Assayas approccia il genere come sempre - obliquamente - sviando le forme giuste e usurate del giallo stalking e delle storie di fantasmi in computer grafica per dare forma concreta al dramma del narcisismo contemporaneo, alla solitudine depressa nell’eccesso delle immagini, ai sogni e agli incubi sempre connessi col mondo. Lo fa sperimentando il thrilling possibile dietro la messaggistica istantanea. Svestendo la sua musa dal côté pubblico, per cercare un sentimento privato. E ricordandoci che il cinema, oggi, è chiamato a essere sguardo critico sul resto delle immagini intorno. Non è un dettaglio se il finto telefilm sessantesco all’interno del film si presenta in un formato errato, sullo schermo di un pc. Il cinema reinquadra. Riporta in proporzione. Sa guardare con distacco gli spettri del digitale, il mondo 2.0, tutto il virtuale. Così, mentre Personal Shopper si fa corpo a corpo amoroso con Stewart, la accompagna lontano, fisicamente, come un turista verso l’unica domanda che conta quando si tratta di desiderio, e di immagini d’oggi soprattutto: «Sei tu, Lewis? O sono solo io?». (Giulio Sangiorgio)
 
Informazioni
"Header"
Data: Mercoledì 31 Maggio 2017
Cinema: IL PICCOLO - Matera
Orari: 17:30 - 19:35 - 21:40
Biglietto: 4,00 €




 
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