Nessuno Resti Fuori nasce dall'esigenza di raccontare la città, le trasformazioni a cui si va incontro.
Nessuno resti fuori è un festival di teatro, che vuole andare oltre la dimensione puramente artistica e coinvolgere la città, i suoi abitanti e quanti si interrogano sul suo divenire, in una riflessione collettiva che possa animarne i luoghi.
L'obiettivo è di avvicinare al linguaggio teatrale tutti, coinvolgendo attivamente i cittadini nella ideazione e realizzazione del processo artistico, intendendo per cittadini le persone che vivono la città e contribuiscono alle sue trasformazioni, siano essi stanziali, migranti, temporanei.
Il festival si struttura temporalmente in più giornate, e in diversi luoghi della città. Ogni anno un quartiere diverso viene fatto dialogare con il centro storico della città, diventando il campo dell'azione performativa, cucendo relazioni tra le persone che hanno sempre abitato la città e i nuovi abitanti.
L'utopia che ci proponiamo, è quella di coinvolgere tutti, non lasciando nessuno fuori, facendo in modo che ognuno possa trovare il proprio spazio. Matera è uno spiraglio che si apre in una situazione di sgomento culturale in cui la ricerca di modelli sostenibili si fa sempre più necessaria.
Vogliamo vedere cosa c'è al di là, gettare uno sguardo oltre, fare una prova di futuro.
La II Edizione del Festival si terrà dal 19 al 29 Luglio all’interno del Quartiere Serra Venerdì.
4 saranno i laboratori realizzati all’interno del Festival.
Il primo dei laboratori è il laboratorio “Le Argonautiche” di Apollonio Rodio. In questo poema epico si racconta del viaggio affrontato dagli Argonauti, per conquistare il Vello d’oro, il manto di un ariete sacro a Zeus che ha il potere di curare le ferite. Guidati da Giasone, gli eroi affronteranno incontri straordinari e terribili prove pur di ritornare finalmente a casa. I testi classici sono da sempre un ricco tesoro da saccheggiare, materia drammaturgica incandescente che chiede di essere attraversata, stravolta, resuscitata per essere, come amiamo dire, “messa in vita”. Durante il laboratorio, prendendo spunto da improvvisazioni, canzoni, selvatichezze, dialetti, ombre, ribaltamenti, sogni di tutti i partecipanti, si arriverà alla costruzione di un esito, un grande rito collettivo, una festa nel segno del teatro e della sua potenza.
Questo laboratorio rientra nel progetto Tuttùn-la Non-scuola a San Chirico Raparo, promosso dalla società cooperativa “Il Sicomoro” di Matera, in collaborazione con Q Academy e Teatro delle Albe/Ravenna Teatro.
Il secondo laboratorio chiamato ‘’Il signor Mackinpott’’ sarà a cura del Progetto Demoni.
Il punto di partenza di questo laboratorio sarà “Come il signor Mockinpott è liberato dal dolore” di Peter Weiss. L’opera racconta la storia di un povero malcapitato che finisce schiacciato da un’escalation di ingiustizie. Vittima designata dalla società, Mockinpott, senza alcun motivo apparente, viene arrestato, licenziato, tradito e ridotto in miseria. Forse la sua unica colpa è non ribellarsi e tutte le disgrazie che dovrà patire gli serviranno per raggiungere questa rivelazione. Ma quanto durerà la sua tortura prima della tanto attesa illuminazione? Riuscirà a mettere fine alla glorificazione della prepotenza? Smetterà di sbattere contro il muro delle ingiustizie e si armerà per abbatterlo? Metteremo la storia del Signor Mockinpott a reazione con le improvvisazioni dei partecipanti al laboratorio e la caleremo nel “futuristico” contesto del dopo Matera 2019 per creare un nuovo testo, tradimento rispettoso dell’originale. Immagineremo un Mockinpott materano, la notte del 31 dicembre 2019, in strada, pronto a chiudere in bellezza il magnifico anno trascorso. Non sa che, come nelle migliori favole, l’incanto non sopravviverà allo scoccare della mezzanotte e “egli non potrà sfuggire nemmeno a uno dei guai che devono ancora venire”
Il terzo laboratorio sarà a cura di #reteteatro41 e si chiamerà ‘’La Festa Apache’’
“Gli APACHE erano un popolo nomade nativo dell'area sud occidentale dell'America Settentrionale e il suo significato è “nemico”.
Apache è anche una parola che assume un significato fortissimo molto lontano dalla sua terra natia. Negli ‘60 a Matera diventa la parola che “nomina” i materani abitanti del quartiere Serra Venerdì; uno dei primi rioni abitato da chi lasciava di Sassi, e che contraddistingueva gli abitanti di un fortino isolato, con una forte identità visiva e comunitaria. Attraverso il teatro ci metteremo sulle tracce delle trasformazioni di questa parola/identità, del potere evocativo che ancora possiede e che cosa significa per le nuove generazioni.
Che valore ha nominarsi ed essere nominati? Che potenza hanno le parole quando hanno a che fare con la definizione delle identità e del valore dei rapporti tra le persone?
Cercheremo connessioni con la dimensione contemporanea degli abitanti di Serra Venerdì e una città che vuole scegliere per il suo futuro, e declinare in vari modi il suo diritto a partecipare a costruire una comunità. Costruire un Totem di storie, riunirsi intorno al fuoco, per festeggiare un rito di passaggio per alimentare e tenere accese le parole e i significati senza bruciare nella moltitudine tutto ciò su cui abbiamo costruito.”
Un laboratorio per preparare un grande rito collettivo che coinciderà con la fine del festival, coinvolgendo l’intero quartiere e i suoi abitanti. Una sorta di allenamento alla partecipazione, in cui creare occasioni di incontro e scambio trasformandole in azione teatrale.
L’ultimo dei laboratori, ‘’I.N.F.E.R.N.O. (Invasione Notturna Frivola E Ruggente Non Ostile)’’, a cura di Teatro Nucleo, è uno spettacolo nato dal dialogo con un quartiere di Ferrara. Ci racconta la città come se fosse per il nostro poeta Dante una specie di incubo grottesco. Da qui la necessità di interrogare le città che ospitano lo spettacolo, di chiedere agli abitanti di svelarne le piccole storie, i personaggi. Queste storie verranno raccolte come se fosse un gioco, e potranno diventare parte del racconto collettivo . Di sicuro ci permetteranno di conoscere meglio i muri e le strade della città in cui ci immergiamo ogni giorno. In più ai partecipanti verrà chiesto di prendere parte attiva allo spettacolo in azioni corali. La parte pratica del laboratorio sarà centrata sulla trasformazione degli elementi narrativi che emergeranno nel corso degli incontri, in azione teatrale.
Insieme ai laboratori ci sarà un programma fitto fatto di spettacoli, esiti scenici, playing about (incontri di discussione, approfondimento e azioni performative in cui vengono coinvolte realtà locali e ospiti esterni per riflettere su nuove pratiche di partecipazione e nuove visioni della città, mettendole in relazione con il contesto nazionale), extra festival con esibizioni musicali e teatrali.
Il programma completo è visibile su
http://www.nessunorestifuori.it/programma-2017
Il Festival sta per iniziare, venite a viverlo con noi.
Di seguito il programma dettagliato del festival.
Saranno 10 giorni in cui perdervi nella magia del teatro!
I LABORATORI
19 - 26 Luglio 2017
ore 9 - 13
Le Argonautiche
a cura di Teatro delle Albe
20 - 28 Luglio 2017
ore 9 – 13
Il signor Mackinpott
a cura di Progetto Demoni
22 - 29 Luglio 2017
ore 9 - 13
La Festa Apache
a cura di #reteteatro41
23 - 27 Luglio 2017
ore 9 - 13
Smontare l'I.N.F.E.R.N.O.
a cura di Teatro Nucleo - Teatro Julio Cortazar
19 LUGLIO 2017
· EXTRA FESTIVAL
ore 21.00
Rhytmus Aequae Silvae
il ritmo della foresta equilibrata
a cura di Maurizio Cicchetti, Nicola Lorusso, Vincenzo Quarta.
La storia di due artisti, uno pittore, l’altro musicista che partono dall’ambiente confusionale della città per cercare ispirazione nella quiete della natura. Nella pineta di Serra Venerdì, fondamentali saranno l’incontro con la tribù degli Apache e la presenza di un albero “maledetto” . Tra riti e melodie, i due scopriranno la vera essenza dell’arte scavando nella psicologia umana.
Pineta di Serra Venerdì
offerta libera
20 LUGLIO 2017
EXTRA FESTIVAL
ore 18.30
Narrazioni Geofantastiche ''Da un capo all'altro''
con Gianluca Caporaso, La luna al guinzaglio/ il Salone dei Rifiutati
Da un capo all'Altro è una mostra in cui si racconta il viaggio attraverso 200 abiti blu, cassettiere, armadi, comodini. La provocazione è quella di esplorare l'esperienza che più di tutte apre gli spazi utilizzando oggetti in cui gli spazi si raccolgono, si fanno intimi, privati.
Palazzo Lanfranchi
EXTRA FESTIVAL
ore 21.30
Napul'è
Concerto di musiche napoletane
con Simona Cava, Sandro Corsi
Sandro Corsi è un bluesman di vecchia data con la passione per i classici napoletani. Una sera in osteria scopre di condividere questa passione con Simona Cava, cantante anch'essa di lungo corso e così fanno una jam session, e piace, piace tanto!
Così nasce il duo Napul'è, perchè Napoli è un luogo di storie, perchè queste musiche sono racconti che ti sbattono la vita in faccia, nella loro gioia e dolore, nel loro esser seri o giocosi, con la peculiarità d'esser veri fino in fondo, di toccar la vita e un pò condirla di particolari. Musiche che dal '600 in avanti hanno guadagnato il loro posto tra le indimenticabili e che anche se lontane nel tempo sembra le abbia scritte un indovino.
Mercato ortofrutticolo Piazza Orazio Flacco, Serra Venerdì
offerta libera
21 LUGLIO 2017
SPETTACOLI TEATRALI
ore 21.00
LOST GENERATION
Spettacolo ispirato alla vita di Francis Scott Fitzgerald e sua moglie Zelda
PROGETTO DEMONI
Di e con Alessandra Crocco e Alessandro Miele
Luci Angelo Piccinni / Assistente Giovanni De Monte
Grafica Marco Smacchia
Con il sostegno di KILOWATT FESTIVAL
La drammaturgia si nutre della biografia e del mondo poetico dello scrittore americano Francis Scott Fitzgerald e di sua moglie Zelda, protagonisti di successo della “lost generation” degli anni ’20. Insieme passano da una festa all’altra nel clima di spensieratezza dell’Età del jazz fino alla grande crisi del ‘29 che coincide con l’inizio della schizofrenia di Zelda, la depressione di Scott e la crisi del loro matrimonio. Alla fine lui muore di cuore a 44 anni, lei nell’incendio dell’ospedale in cui era ricoverata. Li rievochiamo in scena come due presenze evanescenti per raccontare la storia di un fallimento. L’età dell’oro è lontana, forse non è mai esistita, è solo un’in- venzione. Come noi trentenni di oggi, Scott e Zelda hanno vissuto il benessere di un’epoca incosciente e si sono ritrovati adulti tra le macerie di una crisi. Resta la disillusione, il vuoto e lo sforzo disperato per rialzarsi.
Terrazza Palazzo Lanfranchi
Ticket: 4€
EXTRA FESTIVAL
ore 23.00
Scampoli Ritagli di teatro
con Erika Grillo, Walter Pulpito
Nello spazio l'allestimento si presenta come una vera e propria bancarella, arricchita da un leggio, una chitarra e alcuni scampoli, ad ognuno dei quali è abbinata una parola. Ad ogni stoffa - e quindi ad ogni parola - corrisponde un testo teatrale, con un prezzo differente. Il listino prezzi è affisso ed è a disposizione del pubblico di passaggio. Ogni spettatore può scegliere il testo che vuole ascoltare, pagare il prezzo corrispondente (da solo oppure facendo colletta con altri spettatori interessati) e godersi lo spettacolo di parole e musica. "SCAMPOLI" nasce come una specie di 'esperimento sociale': tentare di creare un 'pubblico', dunque un gruppo di persone interessate alla condivisione di un'esperienza immateriale, piuttosto che di un mero prodotto commerciale. Oggi più che mai ritengo occorra affermare il 'lavoro' dell'artista, ché - appunto - è un lavoratore come tutti. Dunque 'apprezzarne' il lavoro, nel senso più autentico della parola: 'dare un prezzo'. Occorre altresì ristabilire una relazione con la gente e creare nuove possibili platee in luoghi e in spazi non convenzionali. Provare a portare il Teatro (contenuto) fuori dal teatro (contenitore).
Panecotto, Sasso Caveoso
Offerta libera
22 LUGLIO 2017
SPETTACOLI TEATRALI
ore 21.00
SORRY BOYS
Dialoghi su un patto segreto per 12 teste mozze.
con Marta Cuscunà (Premio Franco Enriquez 2013)
Progettazione e realizzazione teste mozze Paola Villani
Assistente alla regia Marco Rogante
Luci Claudio “Poldo” Parrino
Suono Alessandro Sdrigotti
Animazioni grafiche Andrea Pizzalis
Costume di scena Andrea Ravieli
Co-produzione CENTRALE FIES
La cronaca. 2008, Massachusetts, Gloucester. Nella cittadina americana si diffonde la notizia che 18 ragazze di una scuola superiore sono rimaste incinte pianificando le loro gravidanze, come parte di un patto segreto, per allevare i bambini in una specie di comune femminile. L’idea che sta alla base di Sorry, boys, è che a Gloucester, la concomitanza tra il patto delle 18 ragazze e la marcia degli uomini, non è una coincidenza, ma che entrambi i fatti hanno a che fare con il modello di mascolinità che la società impone agli uomini. Sorry, boys, terza tappa del progetto sulle “resistenze femminili”, indaga sul sistema in cui questa storia è nata e si chiede quale sia il contesto sociale in cui questo progetto virale di materni- tà abbia potuto attecchire. Nel nero della scena, due schiere di teste mozze. Appese. Da una parte gli adulti. I genitori, il preside, l’infermiera della scuola. Dall’altra i giovani maschi, i padri adolescenti. Sono tutti appesi come trofei di caccia, tutti inchiodati con le spalle al muro da una vicenda che li ha trovati impreparati. Potranno sforzarsi di capire le ragioni di un patto di maternità tra adolescenti, ma resteranno sempre con le spalle al muro.
Auditorium del Conservatorio ''R. Gervasio'', Piazza Sedile
Ticket: da 4€ a 10 €
23 LUGLIO 2017
EXTRA FESTIVAL
ore 21.00
Progetto l'O
con Lucia Pennacchia, Rossella Iacovone
Il progetto l’O nasce dalla necessità di esplorare il punto di partenza di un processo in atto. Ci siamo chieste cosa sia tale punto e cosa può rappresentare. In un percorso a ritroso, ci siamo rese conto che un punto di origine ha un “prima” di esso e che quindi l’origine di per sé, come zona neutra, priva di elementi e dati, in realtà non esista. L’origine è una non-origine, dove la negazione sta a rappresentare presenza, spazio, tempo. Due entità differenti coesistono in un luogo, come forze a tratti contrastanti, generano relazioni in maniera casuale, non volute né ricercate. Lo spazio viene modificato ogni istante, attraverso forme e involucri di esse che vengono rilasciati come tracce impercettibili agli occhi, in continua evoluzione. Il tempo viene scandito da una qualità di movimento ora fluido, ora interrotto, sottolineando la diversa natura delle presenze che lo abitano. Come presenze di questo spazio sospeso, agiamo autonomamente l’una dall’altra. Lo sguardo, rivolgendosi allo spazio, in una continua ricerca del punto “perfetto” dove generare il movimento, può integrare l’altra ma solo come facente parte della porzione di spazio considerata. Di conseguenza lo spazio “vuoto” viene inteso non tanto come mancanza che va riempita, quanto un’apertura di uno spazio entro il quale pensare. La reiterazione di un movimento -gli innumerevoli inizi- ,traduce la possibilità che gli viene data di essere identico e al tempo stesso diverso, in quanto diverso è sia lo spazio che occupa, sia il momento nel fluire del tempo. La luce coglie il processo in atto, rimane sino alla fine per andare via piano , lasciando che tutto possa ricominciare, oppure no, nella stessa modalità o differente. La sonorità riporta ad uno spazio non definibile, con suoni non riconducibili alla quotidianità, ma che al contrario provocano la sensazione di spaesamento nella quale ci si può pian piano ritrovare.
Cortile Scuola ''F. S. Nitti'', Serra Venerdì
offerta libera
EXTRA FESTIVAL
ore 22.00
Passeggiata nel quartiere
Serra Venerdì è stato il primo dei quartieri costruiti per ospitare gli abitanti sgomberati dai Sassi. Grazie alla Commissione per lo studio della città e dell'agro di Matera, istituita da Adriano Olivetti, presidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica e dal sociologo Friedrich G. Friedmann, i nuovi quartieri vennero progettati per ricreare il più possibile il modello di vita dei Sassi, divenendo un laboratorio di sperimentazione architettonica.
Attraverseremo il quartiere, la sua storia e le storie dei suoi abitanti alla ricerca delle tracce di quello che è stato, quello che ne è rimasto, ciò che continua ad esistere nel tempo e ciò che si rinnova.
Partenza dal cortile della Scuola ''F. S. Nitti', Serra Venerdì
24 LUGLIO 2017
PLAYING ABOUT
Ore 18.30
La Città Aperta / Una città accessibile nei contenuti e nei contenitori.
Conduce Andrea Porcheddu,
con IAC - Centro Arti Integrate, C-FARA, Ufficio Servizi Sociali per i Minori di Matera, Isitt Istituto Italiano per il Turismo per Tutti
La sfida di Matera è diventare una città accessibile, nei contenuti e nei contenitori. Entro il 2019 dovrà dimostrare di essere vera rappresentante di una cultura popolare, di tutti e per tutti, aperta all’esterno e accessibile all’interno.
Cortile Scuola ''F. S. Nitti'', Serra Venerdì
SPETTACOLI TEATRALI
ore 21.00
GUL studio 3
Cantieri Teatrali Koreja
di e con Gemma Carbone
Scritto da Giancarlo De Cataldo, Gemma Carbone, Giulia Maria Falzea, Riccardo Festa
Assistenti alla regia: Giulia Maria Falzea e Riccardo Festa
Musiche di Harriet Ohlsson
Costumi di Marika Hansson
Con la consulenza artistica di Salvatore Tramacere.
Un giallo svedese: c’è la neve, le giornate in cui non sorge mai il sole, un omicidio violento, un complotto politico. In questo spettacolo tutti i personaggi sono biondi e molto alti. Alcuni molto ricchi e importanti, altri soli e disperati. Nessuno è felice. Il più infelice di tutti è O.P. che poi è anche la vittima. Di O.P. sappiamo tutto: chi era, cosa ha fatto, cosa pensava. Quello che non sappiamo è l’identità del suo assassino, l’arma con cui è stato ucciso e, soprattutto, sopra ogni altra memoria o elucubrazione, il perché. GUL significa giallo in svedese. Questa storia coniuga due elementi distanti eppure pertinenti: il primo è il genere, in letteratura comunemente conosciuto come giallo, appunto; il secondo è uno degli eventi più traumatici della storia contemporanea europea, l’omicidio del premier svedese Olof Palme. Nel 1986, l’assassinio di Olof Palme ha segnato la storia politica mondiale, sconvolgendo gli equilibri politici del tempo. Dietro l’assassinio del premier social-democratico svedese, la questione è immensa e non totalmente chiarita: ci sono indizi che legano addirittura la CIA, la P2, Licio Gelli, i servizi segreti sudafricani, i terroristi curdi e dei neonazisti scandinavi. Nessuno ha un alibi, tutti hanno un movente. L’omicidio di Olof Palme è un cold case per eccellenza.
Terrazza Palazzo Lanfranchi
Ticket: 4€
25 LUGLIO
PLAYING ABOUT
ore 18.30
La Scena Lucana
Dialogo con i principali attori della scena teatrale in Basilicata.
conduce Andrea Porcheddu, con #reteteatro41, Consorzio Teatri Uniti di Basilicata, Città delle 100 Scale Festival e altre organizzazioni locali.
Dialogo con i principali attori della scena teatrale in Basilicata, come leggere il passato e quali prospettive per il futuro.
Cortile Scuola ''F. S. Nitti'', Serra Venerdì
SPETTACOLI TEATRALI
ore 21.00
Hana e Momò
Liberamente ispirato al libro “Favola d’amore ” di Hermann Hesse
con Principio Attivo Teatro
Con Cristina Mileti e Francesca Randazzo
Idea e regia: Cristina Mileti e Francesca Randazzo
Disegno luci: Marco Oliani
Tecnico: Silvia Lodi
Lo spettacolo è liberamente ispirato al libro “Favola d’amore ” di Hermann Hesse, un breve racconto dove l’autore ci illustra l’importanza del concetto di unione, del fare insieme, dell’accogliere l’altro. Anche Il titolo prende spunto da questa idea: Hanà e Momò dal giapponese si traduce “Fiore e Pesca” ed esprime l’idea di trasformazione, di scambio, dell’importanza della condivisione. Lo spettacolo mostra il percorso di due protagoniste che, sebbene molto diverse tra loro, scopriranno l’importanza della loro reciprocità, scegliendo di collaborare e giocare insieme divertendosi. La storia di Hanà e Momò è quella di due bambine che sedute l’una di fronte all’altra all’esterno di un grande cerchio fatto di sabbia, si ritrovano a giocare escogitando fantasiose invenzioni. Le protagoniste mettono in scena il mondo delle relazioni infantili con i suoi noti conflitti (la diversità, lo scontro, il dispetto, la prevaricazione) riconoscibile nella sfida che le due innescano giocando. L’una vuole detenere un ordine espresso con fare superbo, dettato dalle sue leggi e soprattutto dal “ è tutto mio”, di fronte all’altra che invece vorrebbe sconfinare, rompere quegli schemi per condividere lo spazio e invitarla al gioco.
Cortile Scuola ''F. S. Nitti''
Ticket: da 4€ a 10€
EXTRA FESTIVAL
ore 23.00
DJ set aperto
Porta i tuoi dischi e facci ascoltare la tua musica eretica!
Una serata di ascolto musicale in cui ognuno potrà portare la propria musica eretica preferita, andando a comporre la colonna sonora di Nessuno Resti Fuori 2017. Vi aspettiamo!
Panecotto, Sasso Caveoso
26 LUGLIO 2017
PLAYING ABOUT
ore 18.30
Migranti dei nostri tempi / Teatro e minori migranti
conduce Andrea Porcheddu, con Il Sicomoro, Tolbà Onlus, Cidis onlus di Napoli, Nancy Porsia, Matera 2019
Come interpretare il nuovo flusso migratorio, come capire esigenze e competenze dei minori migranti e come il teatro interviene?
Cortile Scuola ''F. S. Nitti'', Serra Venerdì
SPETTACOLI TEATRALI
ore 21.00
Argonautiche
Esito del laboratorio con il Teatro delle Albe.
Da "Le Argonautiche" di Apollonio Rodio
Testo di Alessandro Argnani ed Emanuele Valenti
con i partecipanti del laboratorio "Argonautiche".
Questo spettacolo rientra nel progetto Tuttùn-la Non-scuola a San Chirico Raparo, promosso dalla società cooperativa “Il Sicomoro” di Matera, in collaborazione con Q Academy, Teatro delle Albe, Punta Corsara e IAC - Centro Arti Integrate. Lavoriamo quest’anno su “Le Argonautiche” di Apollonio Rodio. In questo poema epico si racconta del viaggio affrontato dagli Argonauti, per conquistare il Vello d’oro, il manto di un ariete sacro a Zeus che ha il potere di curare le ferite. Guidati da Giasone, gli eroi affronteranno incontri straordinari e terribili prove pur di ritornare finalmente a casa. I testi classici sono da sempre un ricco tesoro da saccheggiare, materia drammaturgica incandescente che chiede di essere attraversata, stravolta, resuscitata per essere, come amiamo dire, “messa in vita”. Durante il laboratorio, prendendo spunto da improvvisazioni, canzoni, selvatichezze, dialetti, ombre, ribaltamenti, sogni di tutti i partecipanti, si arriverà alla costruzione di un esito, un grande rito collettivo, una festa nel segno del teatro e della sua potenza.
Piazza Orazio Flacco, Serra Venerdì
Ingresso Gratuito
27 LUGLIO 2017
PLAYING ABOUT
ore 18.30
Vergogne vecchie e nuove
Quali sono state da sempre le caratteristiche dei luoghi della vergogna?
conduce Andrea Porcheddu, con Ass.ne Cresco in Basilicata, Legambiente Matera, Studio Antani, Matera 2019, Architecture of Shame
Quali sono state da sempre le caratteristiche dei luoghi della vergogna? Matera è l’emblema della città vergogna che cerca e (forse) trova il riscatto. La più bella delle vergogne è un progetto di un network di organizzazioni locali che punta a indagare le nuove vergogne e come riuscire a trasformare quel sentimento in orgoglio. La più bella delle vergogne è un progetto di Matera 2019 che vuole indagare e trasformare vecchie e nuove vergogne in azioni artistiche.
Cortile Scuola ''F. S. Nitti'', Serra Venerdì
SPETTACOLI TEATRALI
ore 20.00
I.N.F.E.R.N.O.
Esito del laboratorio con Teatro Nucleo - Teatro Julio Cortazar
INVASIONE NOTTURNA FRIVOLA E RUGGENTE NON OSTILE
I.N.F.E.R.N.O. è uno spettacolo itinerante che si snoda per le vie della città fermandosi in vari spazi che ospitano specifiche scene. Abbiamo iniziato a tessere la dram- maturgia scegliendo alcuni testi estratti da “Inferno” di Peter Weiss. Testi che ci sembravano descrivere con sorprendente accuratezza, la condizione odierna di coloro che per necessità sono spinti a lasciare la propria terra in cerca di altre in cui trovar fortuna. Mano a mano quei testi si sono asciugati lasciando agli attori il loro significato. Del testo di Peter Weiss abbiamo però voluto modificare il finale: se nel suo Inferno Dante è costretto ad arrendersi e sottoscrivere la sua partecipazione a una civiltà diabolica, nella nostra Invasione Dante rivendicherà nella sua poesia un ostacolo al dirompere delle logiche infernali. Vuole essere una provocazione e come tale offrire spunti di riflessione. Soggetto principale dell’opera è la Città stessa, spazio su cui ragionare in maniera poetica e metaforica. La Città intesa come apparato in grado di soddisfare i bisogni dell’individuo. La Città composta da persone che rivendicano diritti. La Città in cui troppo spesso si dimenticano le virtù e si promuovono i vizi.
Spettacolo itinerante con partenza dalla Scuola ''F. S. Nitti'', Serra Venerdì
Ticket: da 4€ a 10€
EXTRA FESTIVAL
ore 22.00
Esito concorso fotografico. Tema: città eretica
Dal lat. concurrĕre ‘correre insieme’. Abbiamo chiesto a chiunque volesse, di inviarci una fotografia con il tema “La città eretica”.
In questa serata verranno esposte le foto inviate e verrà scelta l’immagine che meglio ritrae la città eretica. La selezione verrà effettuata dai partecipanti alla serata.
Concorso aperto a tutti - inviaci una foto entro il 26/07.
Link bando di partecipazione: http://bit.ly/2uE04gJ
LE MONACELLE
28 LUGLIO 2017
EXTRA FESTIVAL
ore 18.00
Palco Aperto / Concerto aperto a band locali
Una chiamata per le giovani band locali per dare vita a "Palco Aperto". Il nome "Palco aperto" viene da un'idea di condivisione di un palco, dove gruppi musicali emergenti, giovani e musicisti locali hanno la possibilità di esibirsi ed esprimersi con la musica, arte universale.
Iscriviti fino al 20/07 al link: http://bit.ly/2u3WJo1
Pineta di Serra Venerdì
SPETTACOLI TEATRALI
ore 21.00
Il signor Mockinpott
Esito scenico del laboratorio con Progetto Demoni.
Il punto di partenza di questo laboratorio sarà “Come il signor Mockinpott è liberato dal dolore” di Peter Weiss. L’opera racconta la storia di un povero malcapitato che finisce schiacciato da un’escalation di ingiustizie. Vittima designata dalla società, Mockinpott, senza alcun motivo apparente, viene arrestato, licenziato, tradito e ridotto in miseria. Forse la sua unica colpa è non ribellarsi e tutte le disgrazie che dovrà patire gli serviranno per raggiungere questa rivelazione. Ma quanto durerà la sua tortura prima della tanto attesa illuminazione? Riuscirà a mettere fine alla glorificazione della prepotenza? Smetterà di sbattere contro il muro delle ingiustizie e si armerà per abbatterlo? Metteremo la storia del Signor Mockinpott a reazione con le improvvisazioni dei partecipanti al laboratorio e la caleremo nel “futuristico” contesto del dopo Matera 2019 per creare un nuovo testo, tradimento rispettoso dell’originale. Immagineremo un Mockinpott materano, la notte del 31 dicembre 2019, in strada, pronto a chiudere in bellezza il magnifico anno trascorso. Non sa che, come nelle migliori favole, l’incanto non sopravviverà allo scoccare della mezzanotte e “egli non potrà sfuggire nemmeno a uno dei guai che devono ancora venire”.
Cortile Scuola ''F. S. Nitti'', Serra Venerdì
Ingresso Gratuito
29 LUGLIO 2017
SPETTACOLI TEATRALI
ore 18.00
Festa Apache /
Esito scenico del laboratorio con #reteteatro41
“Gli APACHE erano un popolo nomade nativo dell'area sud occidentale dell'America Settentrionale e il suo significato è “nemico”. Apache è anche una parola che assume un significato fortissimo molto lontano dalla sua terra natia. Negli ‘60 a Matera diventa la parola che “nomina” i materani abitanti del quartiere Serra Venerdì; uno dei primi rioni abitato da chi lasciava di Sassi, e che contraddistingueva gli abitanti di un fortino isolato, con una forte identità visiva e comunitaria. Attraverso il teatro ci metteremo sulle tracce delle trasformazioni di questa parola/identità, del potere evocativo che ancora possiede e che cosa significa per le nuove generazioni. Che valore ha nominarsi ed essere nominati? Che potenza hanno le parole quando hanno a che fare con la definizione delle identità e del valore dei rapporti tra le persone?
Cercheremo connessioni con la dimensione contemporanea degli abitanti di Serra Venerdì e una città che vuole scegliere per il suo futuro, e declinare in vari modi il suo diritto a partecipare a costruire una comunità. Costruire un Totem di storie, riunirsi intorno al fuoco, per festeggiare un rito di passaggio per alimentare e tenere accese le parole e i significati senza bruciare nella moltitudine tutto ciò su cui abbiamo costruito.”
Un laboratorio per preparare un grande rito collettivo che coinciderà con la fine del festival, coinvolgendo l’intero quartiere e i suoi abitanti. Una sorta di allenamento alla partecipazione, in cui creare occasioni di incontro e scambio trasformandole in azione teatrale.
Piazza di Viale Rossini
Ingresso Gratuito
EXTRA FESTIVAL
ore 22.00
A chi hai detto apache?
Videoproiezione
a cura di IAC - Centro Arti Integrate, realizzato con i bambini della Scuola ''F. S. Nitti''.
"Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Eh, Non ci sono che io qui. Di', ma con chi credi di parlare tu?" Come la famosissima battuta di Robert De Niro in Taxi Driver dI fronte al suo specchio, questo film è un invito agli abitanti a spiegarci e spiegarsi perché il loro quartiere è stato chiamato Rione Apache. Il film presenta una serie di interviste di adulti e bambini di Serra Venerdì per raccontare il loro quartiere, tra fantasmi, immaginari e realtà.
✧✧✧ INFO ✧✧✧
per info dettagliate:
www.nessunorestifuori.it
nessunorestifuori@gmail.com
+ 39 3924114221