MU 765 G
Concerto per voce recitante, coro femminile e orchestra.
In ricordo di Kengiro Azuma.
Matera, Museo di Palazzo Lanfranchi
Chiesa del Carmine
Venerdì 20 ottobre 2017, h 19.00
Prima esecuzione assoluta.
Ingresso libero
Venerdì 20 ottobre 2017, alle ore 19.00 a Matera, nel Museo di Palazzo Lanfranchi [Chiesa del Carmine] si terrà il concerto MU 765 G per voce recitante, coro femminile e orchestra con testi del monaco vietnamita Thich Nhath Hanh [tratti dal volume Canti e recitazioni di Plum Village, Nobile Editore, Ottobre 2000] e due poesie di Kengiro Azuma dedicate alla Città dei Sassi, gentilmente messe a disposizione dal Sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri.
La partitura, che comprende i brani Rupestria, Onde Theta e Canto per Azuma. Sono Vita senza confini, è stata composta dal maestro di origini lucane Damiano D'Ambrosio per l’anniversario della morte di Azuma avvenuta il 15 ottobre dello scorso anno a Milano.
Il concerto vedrà la partecipazione dell’attore Emilio Andrisani di Hermes teatro laboratorio [voce recitante], del Coro femminile “Juvenes Cantores”, M° del coro Luigi Leo e dell’Orchestra di Matera della Basilicata, Direttore Giovanni Pompeo.
Questo progetto, ideato e promosso dal Polo Museale della Basilicata con il coordinamento di Michele Saponaro, è stato realizzato dal LAMS_Laboratorio Arte Musica e Spettacolo e condiviso dalla Regione Basilicata – Presidenza della Giunta [che acquisì la Grande Goccia MU 675 G – da qui il titolo della concerto – esposta davanti la facciata di Palazzo Lanfranchi], dal Comune di Matera, dalla Fondazione Matera – Basilicata 2019, dal Conservatorio di Musica E. R. Duni e dal Circolo Culturale la Scaletta che dedicò ad Azuma l’edizione del 2010 delle Grandi Mostre nei Sassi curate da Giuseppe Appella.
Passiamo rapidamente in rassegna il programma di sala, facendo parlare il compositore che così scrive nel booklet del concerto:
Rupestria [per orchestra]
«La partitura vuole essere un omaggio alla Città dei Sassi e all'antica civiltà rupestre abbarbicatasi nell'habitat murgiano. Latentia sono i luoghi nascosti della geografia e della memoria, anfratti, terrazze e strapiombi dove giunge l'eco dei rintocchi sommessi di una campanella, che chiama alla meditazione gli eremiti delle chiese rupestri. La Canzone murgiana cita un'antica melodia pastorale sostenuta dal ritmo dei campanacci delle greggi. Due Ramarri dalla gola azzurra sostano assorti sul muretto a secco di un orto preparandosi al rito della lotta per l'accoppiamento. Da lontano giunge l'eco di un Ballo del vicinato che invita ai corteggiamenti».
Onde Theta [per voce recitante e orchestra]
«Ho voluto sostenere questi brevi versi del Maestro Azuma, di una semplicità e profondità impressionante, utilizzando i semplici suoni diatonici della cosiddetta scala naturale, senza coartarli in relazioni rigide, ma facendoli passeggiare liberamente nel loro interessere».
Sono Vita senza confini [per voce recitante, coro femminile e orchestra]
«E’ uno spazio sonoro in cui si collocano e danzano preghiere e recitazioni della tradizione buddhista vietnamita, raccolte e redatte dal monaco Tich Nath Hanh. Un luogo dove semplici suggestioni minimaliste si intrecciano con severe sequenze gregoriane. Un luogo sonoro dove i concetti di nascita e morte, forma e vuoto, risveglio e presenza mentale vogliono richiamare pensieri e considerazioni dello scultore giapponese Kengiro Azuma, che ha coniugato ricerca artistica e meditazione profonda. E l'allegro e spensierato girotondo conclusivo allude con gesto scaramantico al circolo interminabile della vita».
L’Orchestra di Matera e Basilicata che si esibirà nella Chiesa del Carmine è così composta: Violini: Francesco Sacco**, Luigia D’Alema*, Grazia Braico, Elisa Castelletto, Gloria Conte, Leonardo Di Biase, Daniela Persia, Chiara Vitelli; Viole: Piero Massa*, Giuseppe Benedetto; Violoncelli: Antonio Di Marzio*, Giuseppe Grassi*, Contrabbasso: Marco Antonio Cornacchia*, Flauto: Davide Giove*, Oboe: Vito Grieco*, Clarinetto e clarinetto basso: Vincenzo Di Pede*, Fagotto: Giuseppe Marcosano*, Corno: Giovanni D’Aprile*, Tromba: Vito Cannone*, Arpa: Gabriella Russo*, Percussioni: Giancarlo Lacanfora*. [Nota ** primo violino di spalla / * prima parte]
Il Coro di femminile Jivenes Cantores, che si è esibito in numerosi concerti e ha partecipato a importanti festival nazionali e internazionali, vede la partecipazione di Sofia Bisceglie, Marta Capogna, Carla Capolongo, Anna Cimmarrusti, Elisa Ferrante, Lucia Giordano, Alessia Lamacchia , Federica Leo, Giada Lupo, Teresanna Musto, Gabriele Randolfi, Camilla Saragaglia
Angela Noemi Vernice.
L’immagine guida è una fotografia di Pietro Paolo Tarasco che ritrae un particolare della Grande Goccia. Questa foto sarà utilizzata per la copertina del CD di prossima pubblicazione a cura del Lams che ha incaricato Nicola Pietracola di Montescaglioso di effettuare le riprese audio-video del concerto.
Un evento di particolare rilevanza, da non perdere