La decisione ufficializzata nelle ultime ore dall’ufficio stampa dell’UDC di correre “anche” per le elezioni comunali di Matera a sostegno del centrosinistra e del candidato da esso espresso, è l’ultima espressione palese del consociavitismo che cresce e fa proseliti. E’ la dimostrazione tangibile – se ne avessimo avuto ancora necessità di prova - di come da Potenza giungano continui e pesanti ricatti che in virtù dell’eco generata finiscono per mortificare Matera e la sua progettualità in modo irrispettoso dell’intelligenza dei suoi cittadini. Tale manovra è avvenuta in pieno contrasto con la tanto decantata COERENZA definita nell’ultimo comunicato come un valore. Non è difficile leggere invece il peso di tale INCOERENZA se si analizzano letteralmente le parole di un altro comunicato altrettanto ufficiale, sintetico e chiaro a firma del segretario provinciale Ruggiero datato 3 febbraio. In tale occasione egli “sentita la segreteria cittadina, i rappresentanti istituzionali e politici del partito, raccolte le istanze di rinnovamento e cambiamento provenienti dalla cittadinanza tutta”, annunciava la candidatura per l’Unione di Centro di Angelo Tosto alla carica di Sindaco della città di Matera per le elezioni comunali del 2010.
“Immediatamente” – proseguiva il comunicato – “sarà aperto il tavolo di confronto con tutte le forze moderate e di centro che si riconoscono nell’autorevole candidatura indicata dall’UDC”.
Parole, parole, parole… la cui sequenza temporale non merita commenti per dispiegare agli occhi di chiunque la contraddizione esistente, soprattutto alla luce delle pressioni esercitate allora dal partito per una mia candidatura sotto il simbolo dell’Unione di Centro.
A fronte di tale diktat giunto dal capoluogo, già chiaro nelle ultime ore ma del quale si attendeva nota ufficiale, sono felice di essermi liberato per la prossima competizione elettorale di una simile zavorra che avrebbe potuto essere pericolosa e di correre da solo con uomini e liste leali che si riconoscono, con me, in un comune progetto e volontà di semplice rinnovamento nell’interesse esclusivo della città, della libertà di pensiero e di azione. Un progetto figlio della cultura del fare e non delle chiacchiere che sarò lieto di annunciare, con la forza degli uomini al mio fianco, nella giornata di domenica mattina, alle ore 10.30 presso il Teatro Duni della città.