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21 IX 1943 - 21 IX 2010

Evento del 21/09/2010  dalle ore 17:30 alle ore 21:00
21 IX 1943 - 21 IX 2010 21 IX 1943 - 21 IX 2010
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Cerimonia, S. Messa e fiaccolata per ricordare l'eccidio nazi-fascista
Matera Il 21 settembre alle ore 17,30 in piazza Vittorio Veneto ricorderemo l'eccidio nazi-fascista di 67 anni fa a Matera, con una cerimonia, la S. Messa ed una fiaccolata (inizio ore 19).

E' NECESSARIA UNA GRANDE MOBILITAZIONE.

PARTECIPERA' ANCHE MARCELLO BASSO DELL'ASSOCIAZIONE PARTIGIANI.

67° anniversario
Programma
Ore 17,30 Piazza Vittorio Veneto
Collocazione Autorità, Ass. Combattentistiche
e d’Arma, rappresentanza Forze dell’Ordine,
Gonfaloni
Onori al Rappresentante del Governo
Deposizione corona di alloro
al Monumento ai Caduti e alla Lapide
Saluto:
sen. Marcello Basso Associazione Partigiani
Intervento:
sen. Salvatore Adduce Sindaco di Matera
Santa Messa celebrata
da S.E. Mons. Salvatore Ligorio
Ore 19,00
Partenza corteo/fiaccolata da piazza Vittorio Veneto
al cippo di Via Lucana con passaggio e deposizione
di corona di alloro alla lapide posta in via Cappelluti
ed a quella di via Lucana, ex sede della Società
Elettrica
Ore 20,00
Deposizione di corone di alloro
al cippo di via Lucana
Con la collaborazione della Provincia di Matera
Picchetto Armato a cura FF.AA.
Lettura testi a cura del Centro di cultura teatrale Skené
Conservatorio di musica "E.R.Duni" di Matera
Complesso Bandistico “F. Paolicelli Città di Matera”
COMUNE DI MATERA
WORLD HERITAGE PATRIMOINE MONDIAL
PATRIMONIO MONDIALE
PROVINCIA DI MATERA

Ecco il testo del discorso che terrà il sindaco di Matera:

Arcivescovo, Sig. Prefetto, Autorità, cari concittadini
 
Oggi è un giorno speciale che noi vogliamo rendere ancora più speciale traducendo questa ricorrenza in un evento capace di coinvolgere la gente, le donne e gli uomini, i bambini e gli anziani della nostra città.
Sono trascorsi 67 anni dalla Liberazione dagli oppressori nazifascisti a Matera.
Una liberazione partita dal Sud, da Matera, voluta dal popolo italiano e realizzata grazie al sacrificio di tanti uomini e tante donne che donarono la vita per la libertà.
 
Quel giorno i materani con l’insurrezione si legarono strettamente alla storia e alla cultura unitaria italiana riscoprendo i valori sopiti della Democrazia e della Libertà, pagando un notevole tributo di vite umane. E riteniamo un errore attribuire quell’evento al caso. Certo le circostanze giocarono un ruolo nella vicenda. Tuttavia va riconosciuto ai materani, alla loro storia, la precisa volontà di difendere valori che si erano fatti strada nei primi 80 anni di storia unitaria, connettendosi così ai movimenti nazionali della Resistenza e della lotta contro l’occupazione straniera. L’8 settembre, infatti, con l’armistizio e la decisione  dell’esercito tedesco di occupare l’Italia, sembrò far ricomparire il fantasma dell’occupazione straniera riportando alla memoria le grandi battaglie risorgimentali.
 
Barletta, medaglia d’oro al valor militare e al merito civile. Bari, medaglia d’oro al valore civile. Bitetto, medaglia d’oro al merito civile. Napoli. Medaglia d’oro al merito civile. Rionero in Vulture medaglia d’argento al merito civile. Matera medaglia d’argento al valor militare.
Tutte testimonianze del comune sentire anche nel profondo Sud.
E Matera fu la prima città del Mezzogiorno d’Italia ad insorgere contro il nazi-fascismo ed a partecipare attivamente alla guerra di Liberazione nazionale.
Risuonano a tal proposito attualissime le riflessioni che nel 1969, in occasione del 26° anniversario del 21 settembre, ci offriva il prof. Raffaele Giura Longo: “… riscoprire e rilanciare l’iniziativa meridionale secondo l’imperativo dell’ora presente, ma anche nello spirito unitario che ispirò e sorresse il Mezzogiorno d’Italia durante la guerra di liberazione, unendolo alle aspirazioni di tutti gli italiani”.
 
Sessantasette anni ricchi di memorie collettive e di azioni che hanno fatto di Matera una città solidale, ma anche moderna ed internazionale.
Ai tanti testimoni che negli anni hanno arricchito le ricerche e le riflessioni degli storici oggi ne aggiungiamo uno particolarmente interessante e commovente. Come abbiamo annunciato già nei giorni scorsi, nel mese di luglio abbiamo ricevuto una lettera di cui voglio leggere alcune righe:
“Signor Sindaco,  le vorrei raccontare che nel 1943, appena ventenne, ero militare a Matera. Sono trascorsi parecchi anni da quando succedettero quei tragici episodi e nella mia mente i ricordi sono ancora nitidi. Non sono riuscito a dimenticarli.
Signor Sindaco, le vorrei raccontare i momenti che ho vissuto nella sua città. Momenti tragici che precedettero la liberazione del nostro Paese.
Il Battaglione militare di cui facevo parte fu fermato nella piazza di Matera da parte dei militari tedeschi. Fummo circondati e disarmati. I fucili vennero requisiti. Dopo venimmo a sapere che furono portati presso il campo sportivo. Ebbi il coraggio e la fortuna di scappare, poco distante dalla piazza entrai di gran corsa presso un’abitazione. Dei civili mi procurarono degli abiti per passare inosservato. Il Comandante del Battaglione ci diede l’ordine che ognuno si desse da fare per proprio conto. Non ci consegnò ai tedeschi. Tramite un commilitone, mio concittadino, riuscii a trovare una sistemazione presso una famiglia. Mi dette ospitalità una signorina.
La sera lei si allontanava per andare a dormire presso le amiche. La madre era sfollata ad Altamura presso l’altra figlia. La signorina tornava nel mattino e preparava la colazione per due. Aveva molta cura per la mia persona. Era una persona lavoratrice ed affabile. Viveva con grande dignità. Una volta le chiesi: come fai a vivere? Lei mi mostrò le mani. Erano callose. Poi disse che aveva preso della terra a gabella. La lavorava per essere indipendente. Nel suo portamento vi era qualcosa di regale. Era una giovane tanto dignitosa. Tra noi vi era una vera solidarietà umana. Non appena seppe che dovevo andare via, preparò un pane  enorme per il viaggio. Mi diede cinque lire d’argento per le necessità. Io ricambiai l’offerta con una coperta e le diedi una mia foto. Chissà un giorno ci incontreremo. Ricevetti alcune lettere negli anni a venire. Mi furono spedite dalla famiglia Zimmari. Dalla lettura si evince il senso di fratellanza e stima reciproca. Ricevetti un libricino nel decennale dell’insurrezione popolare materana scritto da Francesco Nitti. Quei momenti tragici li ho vissuti in presa diretta, oggi si direbbe. Sono stato un testimone oculare di quei misfatti, come l’uccisione del farmacista nel conflitto a fuoco con i tedeschi. Ho espresso un desiderio a mio figlio di poter rivedere i luoghi della mia giovinezza ”.
Questa è  un’ulteriore testimonianza diretta del sentimento di solidarietà che in quei giorni attraversava le famiglie materane e del loro desiderio di riscatto nei confronti della violenza nazifascista.
Il signor Luigi Di Martino è qui con noi, accompagnato dai due figli tra cui Giovanni che è anche Sindaco di Niscemi che vogliamo salutare ed abbracciare affettuosamente e ringraziare a nome dell’intera cittadinanza.
Anche da qui noi ripartiamo per rafforzare la memoria nostra e consegnarla alle nuove generazioni.
Il Comune promuoverà la realizzazione di un film-documentario per ricostruire quegli avvenimenti e conservare queste testimonianze.
Istituiremo una borsa di studio per giovani studenti medi e universitari intitolata al 21 settembre e dedicata quest’anno proprio al prof. Giura Longo, storico illustre del Risorgimento Italiano.  Perché crediamo che proprio dalle scuole bisogna ripartire per ridare senso e pienezza ai fatti di quella giornata.
 
Per quegli uomini che con la loro vita hanno riconsegnato la libertà ai nostri padri, a noi, ai nostri figli occorre che il 21 settembre rappresenti un momento di riflessione per allargare le prospettive di pace nella nostra comunità, nel nostro Paese, nella nostra Europa, nel mondo.
Significative sono le letture che abbiamo appena ascoltato.
Fra l’altro oggi è un giorno speciale per una ragione in più che ben si collega al 21 settembre del 1943.
 
Oggi il mondo celebra la Giornata internazionale dell’Onu per la Pace. E sempre oggi presso il Quirinale, si svolge la Cerimonia inaugurale del nuovo anno scolastico voluta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
 
Pace , scuola, cultura, quindi. Oggi, per iniziativa del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i Diritti Umani, di cui Matera fa attivamente parte da alcuni anni, inizia un nuovo grande progetto educativo che culminerà con la Marcia per la pace Perugia-Assisi del 25 settembre 2011. Un progetto centrato sulla riscoperta dei grandi valori costituzionali e sulla promozione del protagonismo dei giovani. In ogni città si organizza un percorso educativo / formativo da realizzare nell'anno scolastico 2010-2011. Le scuole possono diventare sede dell'incontro di tutti coloro che vogliono impegnarsi per costruire una nuova cultura fondata sulla pace e sui diritti umani a cominciare dal proprio territorio. 
 
Investire sull'educazione, sulla formazione e sul protagonismo dei nostri giovani è il miglior investimento che possiamo fare per mettere freno alla grave crisi culturale che sta colpendo il nostro Paese e l’Europa.
 
Quello che sta accadendo in Francia con l’espulsione dei Rom ed i rigurgiti di vari nazionalismi danno il senso di una debolezza del vecchio continente che deve saper reagire con politiche forti in un quadro di coesione sociale e di solidarietà.
 
La ricorrenza del 21 settembre 1943, insomma, deve rappresentare l’occasione per rilanciare e rafforzare il valore dei diritti umani, dell’accoglienza, della solidarietà tra i popoli. Ecco perchè abbiamo voluto che oggi, al nostro fianco, ci fossero anche le associazioni che in città si battono per questi valori. Dobbiamo far vincere la ragione, la speranza e l’umanità.
Nei prossimi giorni per iniziativa della Presidenza del Consiglio Comunale riprenderemo il lavoro della Tavola della pace con il massimo coinvolgimento della società civile, delle associazioni di volontariato.
 
Sono solo alcune delle tappe che vogliamo percorrere per favorire una cultura della pace e dei diritti umani nella consapevolezza che la politica deve alzare la voce e rivendicare il suo ruolo di garanzia e di risoluzione dei problemi, sia a livello internazionale che locale.
Voglio qui ricordare il testo pubblicato nel 2002 dal sindaco Minieri che ha fatto conoscere un importante documento della nostra storia. E ancora, la cittadinanza onoraria a personalità ed istituzioni che per la giustizia e per la pace si sono adoperati nel mondo: Michail Gorbacev , la Comunità di S. Egidio e l’Istituto Buddista Italia-SOGA GAKKAI,  icone di un mondo più giusto e quindi più solidale.
 
Bisogna continuare a ricordare il 21 settembre 1943, i martiri dell’ex Caserma della Milizia fatta saltare con mine esplose dalle truppe tedesche in ritirata e quelle persone morte a seguito dei mitragliamenti da parte delle truppe tedesche. Pastori, contadini, artigiani, commercianti, avvocati, impiegati, studenti, soldati, semplici cittadini che hanno offerto, forse inconsapevolmente, la loro vita per liberare la città dalla prepotenza del nazifascismo. 
Matera ha saputo onorare la memoria e ha voluto collegarla a tutte le vittime della barbarie conferendo la cittadinanza onoraria a Elisa Springer, scampata al campo di concentramento nazista e scomparsa due anni or sono di cui ricordiamo il
notevole contributo alla diffusione dei valori della democrazia, della pace e dei diritti umani.
 
Vogliamo riportare al centro della nostra azione la convivenza tra i popoli e la dignità della persona umana.
 
Solo con le armi della parola, della convivenza civile, del rispetto dei popoli, delle culture e delle religioni diverse possiamo uscire dalla spirale di violenza in cui il mondo sembra essere nuovamente piombato.
 
Anche i simboli sono importanti. Abbiamo apprezzato il gesto della precedente amministrazione guidata dal Sindaco Buccico che ha voluto scoprire due targhe nei luoghi dove si consumarono gli eccidi delle truppe naziste. Così come vogliamo valorizzare la scultura di Vittorio Basaglia dedicata alla Resistenza, collocata davanti al Municipio perché diventi testimone simbolico della nostra quotidiana azione per la pace e per il rispetto dei diritti umani.
Con la fiaccolata di stasera diciamo tutti insieme no alla guerra e al terrorismo, si alla pace ed ai diritti umani, oggi come ieri. Per non dimenticare.
W LA PACE,  W L’ITALIA, W MATERA





 
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