Giovedi 21 alle ore 18:00 in Via Giolitti n° 20 i Popolari e Riformisti di Basilicata, il movimento creato da Potenza, Falotico e Tosto, apre ufficialmente la sede di Matera. Entra così in fase operativa l’attività dell’Associazione politica nata dalla necessità di creare convergenze , affinità e azione comune intorno alle principali problematiche che la Basilicata presenta.
L’iniziativa si arricchisce ogni giorno di nuove ed importanti adesioni, segno ad un tempo dell’incertezza che regna intorno alle tematiche di sviluppo regionali e della conseguente esigenza di rispondere in termini di partecipazione e di proposta unitaria. Preoccupa soprattutto la questione lavoro, che non riesce ad uscire da una strategia di sopravvivenza fatta di incentivi all’occupazione, work experience, encomiabile quando è propedeutica alla ripartenza del sistema,ma di per sé del tutto ininfluente per la crescita stabile dell’occupazione. Anche l’obiettivo della nascita di più imprese giovanili diventa velleitario quando non c’è un sistema economico che recepisce gli input derivanti da nuovi segmenti innovativi e anzi rischia di alimentare quella fuga di cervelli resa più dinamica proprio dall’alta formazione.Già nella riunione di Potenza, si è avvertita l’esigenza di un disegno organico di programmazione che metta insieme occasioni e strumenti per crescere in maniera equilibrata e globale. Non è un caso che le sigle sindacali maggiormente rappresentative hanno preso l’iniziativa di proporre un tavolo di concertazione tra le Istituzioni, le categorie datoriali e quelle che rappresentano il lavoro, per arrivare a definire alcuni obiettivi di rilancio dell’economia regionale.
L’apertura della sede materana sarà l’occasione- secondo Angelo Tosto, che farà gli onori di casa, per cercare di delineare una proposta organica di rilancio dell’economia regionale che metta al centro l’imprenditoria endogena, fatta di tante piccole realtà artigianali, edili , commerciali, di servizio e turistiche che chiedono interventi urgenti in direzione del varo di opere pubbliche immediatamente cantierabili, come pure del pagamento urgente dei crediti che vantano presso la pubblica amministrazione. Tutto questo insieme alla insopprimibile urgenza di una riorganizzazione efficiente della pubblica amministrazione, la cui staticità è intollerabile in una regione che vanta uno dei più alti rapporti tra popolazione residente e impiegati pubblici.