29 novembre – Giornata Onu di solidarietà al popolo Palestinese
Una giornata per non dimenticare la tragedia palestinese.
Cade ogni 29 novembre la data identificata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (con la risoluzione 32/40b) nel 1977, in ricordo della partizione della Palestina, avvenuta con la risoluzione n. 181 del 29/11/1947. L'Onu infatti, 33 anni fa decise di dividere il territorio in due stati indipendenti: Israele e Palestina, ma quest'ultimo popolo attende da decenni la nascita del proprio Stato e la restituzione di una identità unitaria e inviolabile.
“Due popoli, due stati, pari dignità e diritti per tutti” questo è l'appello che campeggia tra le varie istituzioni e le forze diplomatiche mondiali, parole semplici che hanno un significato profondo.
“Si cerca e si lavora per avere sicurezza e pace nel mondo” sottolinea Brunella Massenzio, Presidente Consiglio Comunale di Matera, “di certo, in questo percorso, la questione palestinese ha un peso notevole nel raggiungimento di tale obiettivo, soprattutto se si analizza il Medio Oriente. Un territorio martoriato da una serie di conflitti, che da oltre 20'anni coinvolgono la popolazione civile in guerre e scontri, registrando morti e feriti sui campi. In questo contesto generale la questione palestinese continua ad essere una questione irrisolta e fonte di scontri”.
E’ necessario, pertanto, che tutti sentano forte l’impegno di esprimere solidarietà al popolo palestinese e che la comunità internazionale, in maniera decisa metta in campo ogni iniziativa utile e necessaria per scongiurare ulteriori stragi e chiudere nel più breve tempo possibile il conflitto israeliano-palestinese, riconoscendo ad entrambi i popoli, come stabilito dalle risoluzioni dell'ONU, stessa dignità, stessi diritti e la stessa sicurezza.
Infine Brunella Massenzio, lancia un appello alla sua città, Matera:”Vi chiedo un gesto per esprimere solidarietà. Accendete una candela fuori la finestra delle vostre abitazioni, la sera del 29 novembre. Da sempre le candele accompagnano processioni e preghiere, speranze e richieste. Una candela fuori ogni finestra, perchè la luce di tale richiesta possa raggiungere idealmente la Palestina e dimostrare la nostra solidarietà, accorciando le distanze e nel frattempo, sperare che la richiesta generale giunga nelle mani di chi ha il potere di garantire stessi diritti e stessa sicurezza”.