Abbiamo dimostrato in questi giorni che non sempre Matera e i suoi abitanti sono indifferenti ai movimenti nazionali, che gli studenti materani non sono meno interessati alla difesa del proprio futuro dei loro compagni del resto d'Italia, hanno solo avuto bisogno di più tempo per svegliarsi e prendere coscienza della propria situazione, ma adesso sono in piedi, lucidi, decisi e pronti a lottare.
Nei giorni scorsi abbiamo creato sensibilità, risvegliato le coscienze sopite organizzando cortei e occupando, insieme con i compagni dell'università degli studi di Basilicata, con i quali condividiamo la contestazione e l'intenzione di difendere con i denti il nostro territorio, la sede di architettura.
Con la manifestazione di martedì 7 Dicembre la mobilitazione degli ultimi giorni raggiungerà il proprio apice, quando tutta la popolazione studentesca scenderà per le strade e per le piazze del centro di Matera in primo luogo per ribadire e motivare il proprio dissenso nei confronti del DdL Gelmini, ma non solo, sarà un momento importante per superare il livello di contestazione ed esporre le nostre proposte, le nostre rivendicazioni sull'idea che noi abbiamo di scuola pubblica, dal momento che la crisi di governo da un lato scongiura la riforma firmata Gelmini, ma dall'altro lascia il futuro della scuola pubblica in sospeso, pertanto è essenziale che di scuola si continui a parlare e sopratutto che siano gli studenti a farlo.
Alla luce di queste motivazioni lanciamo l'appello ad ogni studente e ad ogni studentessa perchè si uniscano alla nostra lotta e vivano con noi questi irripetibili quanto indimenticabili momenti di felicità pubblica. (Giorgio Armento)