20 dicembre 2010 - 25 dicembre 2010
Cattedrale di Matera
Dal 20 dicembre sarà possibile visitare, per 5 giorni, il Presepe di Altobello Persio e Sannazzaro Panza nella cattedrale di Matera. Le visite guidate rientrano nella rassegna “L’età di Galileo e del Caravaggio” organizzata da PortaSibilla società di servizi per l’arte con la cura scientifica di Elisa Acanfora, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, con l’Archivio di Stato di Matera e con la Biblioteca Provinciale di Matera.
La rassegna, nelle tre sedi della Cattedrale, dell’Archivio di Stato e della Biblioteca Provinciale si propone di riscoprire, di promuovere e di fare conoscere al grande pubblico alcuni aspetti del rilevante, e talora poco noto, patrimonio artistico materano risalente al periodo compreso tra il Cinquecento e il principio del secolo seguente. Punto di massimo interesse dell’evento è offerto dalla possibilità di entrare nel cantiere di restauro del duomo, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnopantropologici della Basilicata a alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, e di ammirare il celebre Presepe di Altobello Persio e Sannazzaro Panza, riconsegnato per l’occasione alla fruizione della città, grazie a visite guidate gratuite, affiancate in loco da pannelli didattici.
La riscoperta, quindi, di questo contesto culturale e artistico, di cui non può non considerarsi la portata internazionale ed europea e che proprio a Matera vanta presenze di assoluta rilevanza, merita di diventare uno dei punti di forza nel recupero del patrimonio locale in previsione della candidatura della città a capitale europea della cultura. Addentrandoci nello specifico delle mostre proposte, nella sezione allestita nelle sale della Biblioteca Provinciale, saranno visibili alcune intense testimonianze sul tema della riscoperta della natura, della sua rappresentazione moderna e della sua diffusione a stampa; si vedranno esposte tra l’altro le vedute di paesaggio che corredano la rara Puteolana Historia di Giulio Cesare Capaccio e le raffinate quanto mordaci incisioni presenti nel trattato Della fisionomia dell’huomo di Giovan Battista della Porta, che fu uno dei Lincei in rapporto con lo scienziato. Ancora in questa sede saranno presentati i volumi più rappresentativi dell’attività letteraria di Tommaso Stigliani.
Il tema proposto trova sviluppi ulteriori nella sede espositiva allestita presso l’Archivio di Stato, dove, con il supporto scientifico della Direttrice, Antonella Manupelli, saranno presentati in originale alcuni documenti inediti e di grande importanza su Tommaso Stigliani e sulla famiglia Persio, che attraverso Antonio, trasferitosi a Roma, fu legata a doppio filo con gli ambienti più avanzati della cultura seicentesca e dei Lincei. La riscoperta della natura e della sua rappresentazione scientifica e figurativa è documentata da carte topografiche, platee e mappe, che rivelano uno sguardo nuovo verso il paesaggio materano, riportato con una fedeltà rigorosa e metodica che non può ritenersi immune alle conquiste scientifiche compiute sul principio del Seicento e che avrà significativa continuità sino a tutto il secolo seguente. Le effigi parlanti che sono contenute nei registri notarili denotano, con nuove forme di cui è investita anche la scrittura, le nuove curiosità per il naturale.
Di estremo interesse, infine, appare l’atto notarile con cui, nel 1534, si affidava ad Altobello Persio e a Sannazzaro Panza di Alessano la realizzazione del Presepe nella Cattedrale, che costituisce senz’ombra di dubbio un importante episodio naturalistico di primo Cinquecento, e che sarà eccezionalmente riconsegnato per cinque giorni alla fruizione della città.