Il 14 dicembre 2010, presso la sala conferenze della Mediateca Provinciale di Matera, si è inaugurata la rassegna – realizzata da PortaSibilla S.r.l. società di servizi per l’arte con la cura scientifica di Elisa Acanfora – intitolata L’età di Galileo e del Caravaggio. Testimonianze tra arte e scienza a Matera. La manifestazione, organizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, con l’Archivio di Stato di Matera e con la Biblioteca Provinciale di Matera, si articola in una nutrita serie di eventi (le visite guidate al Presepe di Altobello Persio e Sannazzaro Panza in Cattedrale e un’ampia mostra realizzata su due sedi espositive), a cui, grazie all’impegno di PortaSibilla S.r.l., sarà possibile partecipare avvalendosi di visite didattiche dall’elevato profilo scientifico, appositamente strutturate. Gli eventi sono posti sotto il patrocinio dell’Università degli Studi della Basilicata (Facoltà di Lettere e Filosofia), del Comune di Matera, della Provincia di Matera e dell’Api-Associazione delle Piccole e Medie Industrie della Provincia di Matera.
La rassegna, nelle tre sedi della Cattedrale, dell’Archivio di Stato e della Biblioteca Provinciale si propone di riscoprire, di promuovere e di fare conoscere al grande pubblico alcuni aspetti del rilevante, e talora poco noto, patrimonio artistico materano risalente al periodo compreso tra il Cinquecento e il principio del secolo seguente. Punto di massimo interesse dell’evento è offerto dalla possibilità di entrare nel cantiere di restauro del duomo, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnopantropologici della Basilicata a alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, e di ammirare il celebre Presepe di Altobello Persio e Sannazzaro Panza, riconsegnato per l’occasione alla fruizione della città, grazie a visite guidate gratuite, affiancate in loco da pannelli didattici.
Di questo capolavoro indiscusso della scultura locale cinquecentesca varrà anche tenere conto, secondo una lettura che qui si propone, dei caratteri di potente e rustico naturalismo, che, consolidatisi in maniera decisa e definitiva tra la fine del XVI secolo e il primo Seicento attraverso nuove scoperte sul naturale e sugli aspetti domestici, divennero connotazioni distintive della tradizione artistica locale sino al secolo dei Lumi.
Infatti, proprio nell’età di Galileo e del Caravaggio la concezione del rapporto tra l’uomo e la natura subì un mutamento radicale in virtù di un approccio nuovo nei confronti del reale, nel campo delle scienze e del pensiero filosofico – si pensi, su tutto, al portato rivoluzionario delle teorie del Galilei – come in quello delle arti figurative, e dove le esperienze condotte segnarono una svolta decisiva che aprì la strada al mondo moderno. Di queste straordinarie conquiste, che ebbero una portata larga, a dimensione nazionale ed europea, furono partecipi anche il territorio lucano e la città di Matera in particolare che poté vantare – sebbene oggi sia dimenticato o persino poco noto – presenze di letterati di assoluto rispetto, alcune delle quali furono in contatto diretto con Galileo e con l’Accademia dei Lincei a Roma. A questo contesto, che le mostre documentano e mettono in luce, si affiancano elementi di riscoperta del vero anche nelle arti figurative, dove un naturalismo con aspetti accostanti e anche rustici fu sollecitato non di meno dagli ambienti controriformati e francescani, come pure dall’eco della rivoluzione caravaggesca.
Come hanno dimostrato le ricerche più aggiornate condotte presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Basilicata, di questo aspetto furono portavoce, per citare solo alcuni degli artisti visibili con opere sul territorio, i caravaggeschi Carlo Sellitto, di origine lucana, e il Marullo, presente con una pala nella chiesa materana di San Francesco, come pure il pittore francescano Francesco da Martina, che realizza il suo capolavoro per la Cattedrale cittadina.
La riscoperta, quindi, di questo contesto culturale e artistico, di cui non può non considerarsi la portata internazionale ed europea e che proprio a Matera vanta presenze di assoluta rilevanza, merita di diventare uno dei punti di forza nel recupero del patrimonio locale in previsione della candidatura della città a capitale europea della cultura.
Addentrandoci nello specifico delle mostre proposte, nella sezione allestita nelle sale della Biblioteca Provinciale, dove ci si è avvalsi della competenza di Anna Maria Carbone già Direttrice e dei suoi collaboratori, saranno visibili alcune intense testimonianze sul tema della riscoperta della natura, della sua rappresentazione moderna e della sua diffusione a stampa; si vedranno esposte tra l’altro le vedute di paesaggio che corredano la rara Puteolana Historia di Giulio Cesare Capaccio e le raffinate quanto mordaci incisioni presenti nel trattato Della fisionomia dell’huomo di Giovan Battista della Porta, che fu uno dei Lincei in rapporto con lo scienziato. Ancora in questa sede saranno presentati i volumi più rappresentativi dell’attività letteraria di Tommaso Stigliani. Intellettuale di spicco nel panorama culturale italiano del primo Seicento insieme al meno noto Antonio Persio, il materano Stigliani fu il curatore, incaricato dai Lincei, della prima edizione del Saggiatore di Galileo. I rapporti intercorsi con lo scienziato, la cui testimonianza è affidata
massimamente al carteggio con il pisano, saranno rappresentati in mostra da alcune riproduzioni dei pregiatissimi manoscritti del Fondo Galileiano della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze chieste per l’occasione.
Il tema proposto trova sviluppi ulteriori nella sede espositiva allestita presso l’Archivio di Stato, dove, con il supporto scientifico della Direttrice Antonella Manupelli, saranno presentati in originale alcuni documenti inediti e di grande importanza su Tommaso Stigliani e sulla famiglia Persio, che attraverso Antonio, trasferitosi a Roma, fu legata a doppio filo con gli ambienti più avanzati della cultura seicentesca e dei Lincei. La riscoperta della natura e della sua rappresentazione scientifica e figurativa è documentata da carte topografiche, platee e mappe, che rivelano uno sguardo nuovo verso il paesaggio materano, riportato con una fedeltà rigorosa e metodica che non può ritenersi immune alle conquiste scientifiche compiute sul principio del Seicento e che avrà significativa continuità sino a tutto il secolo seguente. Le effigi parlanti che sono contenute nei registri notarili denotano, con nuove forme di cui è investita anche la scrittura, le nuove curiosità per il naturale. Di estremo interesse, infine, appare l’atto notarile con cui, nel 1534, si affidava ad Altobello Persio e a Sannazzaro Panza di Alessano la realizzazione del Presepe nella Cattedrale, che costituisce senz’ombra di dubbio un importante episodio naturalistico di primo Cinquecento, e che sarà eccezionalmente riconsegnato per cinque giorni alla fruizione della città grazie a visite guidate realizzate a cura di PortaSibilla S.r.l. con la collaborazione della Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata.
LE MOSTRE:
MATERA
Cattedrale, il Presepe di Altobello Persio e Sannazzaro Panza
dal 20 al 24 dicembre 2010
Visite guidate gratuite [anche su prenotazione] dal 20 al 24 dicembre 2010
ore 9.30 – 12.00
a cura di PortaSibilla s.r.l.
Archivio di Stato, 15 – 31 dicembre 2010
lunedì-sabato: 9.00-13.00
martedì e giovedì: 15.00-18.00
Biblioteca Provinciale “Tommaso Stigliani”, 15 – 31 dicembre 2010
lunedì-sabato: 9.00-13.30
lunedì-giovedì: 15.00-18.00
Visite guidate gratuite su prenotazione 16 e 17 dicembre 2010
ore 9.30 - 11.30 - 15.30 - 16.30
a cura di PortaSibilla s.r.l.
LE SEZIONI DELLE MOSTRE
MATERA, CATTEDRALE
IL PRESEPE DI ALTOBELLO PERSIO E SANNAZZARO PANZA
DAL 20 AL 24 DICEMBRE 2010
I. LA CATTEDRALE: LE VICENDE STORICO-ARTISTICHE
II. LA CATTEDRALE TRA CINQUECENTO E SEICENTO E LE ALTRE CHIESE MATERANE
III. IL PRESEPE DI ALTOBELLO PERSIO E SANNAZZARO PANZA
MATERA, BIBLIOTECA PROVINCIALE “TOMMASO STIGLIANI”,
15 – 31 DICEMBRE 2010
I. PERSONAGGI MATERANI
I.1 Tommaso Stigliani. L’attività letteraria
I.1.1 Tommaso Stigliani e i suoi rapporti con Giovan Battista Marino
I.1.2 Tommaso Stigliani e i suoi rapporti con Galileo Galilei
I.2 Antonio Persio
I.2.1 Antonio Persio e i suoi rapporti con Galileo Galilei e l’Accademia dei Lincei
II. LA SCOPERTA DELLA NATURA
II.1 L’illustrazione della natura
II.2 I mestieri e la natura
II.3 La natura e le scienze
MATERA, ARCHIVIO DI STATO
15 – 31 DICEMBRE 2010
I. LA SCOPERTA DEL NATURALE
I.1 Il ritratto del territorio
I.2 Curiosità naturali nella scrittura parlante
II. PERSONAGGI MATERANI
II.1 I Persio
II.2 Tommaso Stigliani
III. LA CIRCOLAZIONE DEI MODELLI
IV. LE CRONACHE DI MATERA: CRONISTI MATERANI TRA CINQUECENTO E OTTOCENTO
info e prenotazioni: PORTASIBILLA S.R.L. - SOCIETÀ DI SERVIZI PER L'ARTE
mob. +39 333.16.00.442 begin_of_the_skype_highlighting +39 333.16.00.442 end_of_the_skype_highlighting - portasibilla.it
PORTASIBILLA S.R.L.
hanno collaborato a questo progetto:
Filippo Aruanno
Eleonora Carmela Bianco
Mauro Vincenzo Fontana
Francesco Giaconella