Secondo appuntamento con “Letture a Palazzo Gattini”
Cos’è il bastimento? Una nave che “trasportava gli emigranti verso le Americhe”, primo giocattolo che nel 1936 Tonino D’ercole ha ricevuto per la ricorrenza della Befana. Come vivevano nei Sassi i fanciulli le feste natalizie? Ma ancora quali erano i giochi dei ragazzi? Cosa accadeva nei vicinati? Queste curiosità e tante altre saranno raccontata da D’ercole, autore di “Voci di Sassi” (3^ edizione) martedì 4 gennaio 2010 nell’ambito della rassegna “Letture a Palazzo Gattini”.
Come per il primo incontro (7 dicembre) con la silloge “Suonatore di corno” del poeta pugliese Maurizio Evangelista ( La Vallisa-Bari) la serata sarà presentata dalle giornalista Maria Anna Flumero (Direttrice artistica della rassegna) e Rosalba Stasolla (Responsabile Comunicazione Palazzo Gattini). Appuntamento alle ore 20.00 presso (ingresso libero) la sala meeting dell’unico albergo Lucano a cinque stelle, Palazzo Gattini, in Piazza Duomo. “Voci di Sassi” raccoglie i racconti di vita quotidiana, i soprannomi, le dicerie, i proverbi e quindi il 1^ dizionario della lingua materana dell’energico D’ Ercole classe 1930 con grande dignità. Volume autoprodotto.
“Un libro che puo’ aiutarci”- dichiara Flumero – “a conoscere le nostre radici e chiudere bene le feste natalizie, che non puo’ mancare nelle librarie dei materani doc. Occasione importante anche per noi giovani, animatori dei social network per conoscere gli oltre 5000 vocaboli del nostro dialetto. D’ Ercole, un “nonno disponibile che lascia il segno in chi lo conosce, un cronista eccellente”.
Alla domanda “Come mai in questa edizione non c’è il cd audio, prezioso per i neofiti, come per le prime due edizioni?” con l’ amaro in bocca l’autore ha dichiarato: “colpa delle nuove tecnologie che avanzano e riproducono in modo non corretto il mio lavoro, lavoro quotidiano della mia memoria e della mia vita”. Ci parla in dettaglio delle tre produzioni? La prima è stata fatta nel settembre del 2001 ed ho stampato 1.000 copie e per mio grande stupore solo dopo sei mesi è andata a ruba. Successivamente, nel dicembre 2002 altre 850 copie e a richiesta questa edizione per ben 700 copie. E’ difficoltoso da pensionato, ma dovevo farlo, come devo ringraziare mia moglie, i miei parenti e tutti i professionisti che hanno contribuiti alla realizzazione del libro. Ogni pagina dialettale ha la sua traduzione in lingua italiana. Tanti ricordi ma come nasce in origine questo progetto? Ho vissuto la fame , il sacrificio e la gioia del vicinato. Dovevo farlo. Anche per ringraziare i genitori, che ci hanno sempre trasmesso il senso della dignità. Prima le famiglie erano numerose e tanti erano i problemi e abbiamo dovuto patire, in silenzio. Sono nato nel Sasso Barisano, brulicante e chiassoso, nel vicinato Contini. Sono fiero delle mie radici, mi dispiace vedere i giovani non parlar più il nostro dialetto, oggi è solo un discorso scolastico. Ricordiamo che a settembre 2007 “Voci di Sassi” è approdato anche nel sito web dell' Università UNICAL “Università della Calabria” al servizio di studenti e studiosi del centro di Lessicologia e Toponomastica del più importante ateneo calabrese.