I fatti di cronaca più o meno recenti, ci ricordano che le aggressioni criminali e gli attentati terroristici si verificano spesso in quei luoghi in cui, paradossalmente, la sicurezza percepita da parte del cittadino è maggiore. Mi riferisco principalmente a quegli spazi confinati di media e piccola dimensione come imbarcazioni, aerei e autobus..., dove la possibilità di controllare visivamente tutto lo spazio interno può offrirci una sensazione illusoria di sicurezza. In realtà, sono proprio questi posti ad essere privilegiati per le azioni terroristiche, soprattutto perché gli effetti devastanti di un attentato vengono amplificati dal maggiore affollamento e dal movimento del mezzo. Il nostro Team, che da sempre si distingue per la capacità di adattare i programmi didattici alle moderne esigenze di difesa personale, l’a.s.d. ISRAELI PERSONAL DEFENCE SCHOOL, ha organizzato per lunedi 3 gennaio 2011 uno stage dal tema “Sicurezza Anticrimine e Antiterroristica su Autobus”. Per la specificità degli argomenti trattati e per la sua eccezionalità (unico in Italia in ambito civile), lo stage vedrà quasi sicuramente anche la partecipazione di appartenenti alle Forze di Polizia. Lo stage si svolgerà in tre fasi distinte: la prima sarà dedicata alla difesa da aggressioni da parte di criminali comuni o di soggetti psicolabili. Spazio passeggeri ridotto, ginocchia che toccano i sedili anteriori, altezza limitata, braccioli e poggiatesta che complicavano le cose ed infine un corridoio largo appena 50 centimetri. I più “poderosi” si sentiranno a disagio in spazi così angusti, anche perché normalmente ci si allena in palestra... “condizioni decisamente più favorevoli”! La domanda nasce spontanea: come faremo ad applicare le varie di tecniche di difesa che conosciamo in spazi così ridotti e soprattutto, riusciremo ad evitare gli infortuni nonostante le protezioni indossate? La risposta arriva subito, quando cioè, dopo una breve introduzione teorica e dimostrativa da parte del Maestro DI PASQUALE, si passa alla fase operativa. Verranno simulate le aggressioni con autobus fermo, quelle cioè che spesso avvengono nelle aree di servizio e successivamente quelle con autobus in movimento su percorso misto e ricco di curve, per sviluppare l'equilibrio e la propriocezione durante l'esecuzione delle tecniche. Scambiandoci di volta in volta il ruolo di aggressore e vittima, verrà simulata la difesa da aggressioni a mani nude, con coltello e con arma da fuoco. Impareremo a reagire stando sia nel lato interno che esterno del corridoio del mezzo, e grazie ai preziosi consigli del Docente, ci si accorge che la sensazione iniziale di impaccio sarà un ricordo. I tempi di reazione sono imposti e cronometrati, prima con durata “lunga” di un secondo e successivamente “standard” di mezzo secondo. Le percussioni alla lunga, corta e cortissima distanza saranno portate a seconda dei casi, su focus, impact head, harmenend e ovviamente, sui Docenti, che assorbendo altrettanto bene i colpi sono sempre pronti a sacrificarsi per il bene dei loro studenti. Dopo una breve “interruzione logistica” (come è noto, i vocaboli pausa pranzo e riposo non sono conosciuti dal nostro Maestro) si passerà alla seconda parte dello stage che riguarderà gli attentati terroristici.
Ci è stato spiegato che in questi casi la situazione è completamente diversa, non esiste alcuna opzione o possibilità di dissuasione con il linguaggio verbale e paraverbale; la reazione deve essere immediata. Da considerare inoltre la possibilità di due o più terroristi insospettabili e “dormienti” pronti ad intervenire in un secondo tempo. Massima attenzione quindi ai tempi di reazione ed alla visione periferica. Le tecniche sono di Krav Maga Police puro e del Kapap, bisogna attaccare l'attaccante, procurandogli il maggior danno possibile nel minor tempo possibile, fino a “neutralizzarlo”. L'ultima parte dello stage riguarderà le tecniche di immobilizzazione,controllo