ZFU Day - Zona Franca Urbana

IL TOUR ATTRAVERSERA' LE CITTA' ITALIANE DI ZFU ( MONDRAGONE, , CAMPOBASSO, TARANTO, MATERA, ROSSANO, CROTONE, ERICE, CAGLIARI, ) PER PROMUOVERE E REALIZZARE LA RACCOLTA FIRME PRO-DECRETI ATTUATIVI E PER SENSIBILIZZARE L'OPINIONE PUBBLICA SULLE POTENZIALITA' DI SVILUPPO INSITE NELLE ZONE FRANCHE ITALIANE.
 

ZFU ITINERANTE
“Una firma, per la tua città”

Il Progetto “ZFU Itinerante” si pone come obiettivo quello di offrire alle realtà amministrative delle varie ZFU italiane (istituite ufficialmente con la Legge n. 244/2007) un’azione sinergica volta a stimolare il Governo nazionale ad emanarne, il prima possibile, i relativi Decreti Attuativi.
Nell’iter di sensibilizzazione delle coscienze dei singoli abitanti delle cittadine di ZFU, che non esclude momenti pubblici e collettivi di dibattito, informazione e approfondimento aperti a tutti, è in programmazione, tra l’altro, una raccolta di firme che a fine itinerario verranno depositate direttamente presso la sede del Ministero.
La “petizione itinerante” sarà lo strumento privilegiato per “ridestare” i due principali protagonisti della questione sulle zone franche: lo Stato e la cittadinanza attiva nel suo insieme, ovvero gli amministratori e gli amministrati.

Tutto ciò nella consapevolezza che, mai come in questo momento, sia necessario il supporto di una consistente partecipazione e volontà popolare per non lasciar cadere nel vuoto le opportunità di sviluppo oggettivamente irripetibili rappresentate dalla Legge sulle Zone Franche Urbane mirate al rilancio economico-sociale. Ci si auspica che questo viaggio di “sensibilizzazione delle coscienze” sia accolto anche e principalmente dai politici e dai rappresentanti istituzionali, a vario titolo residenti e attivi nelle diverse città di ZFU.
La forte disoccupazione, assieme al disagio sociale collettivo e singolo, certificati dagli indicatori statistici fanno comprendere la condizione di malessere in cui versano gran parte dei nostri territori.

A tal proposito, le tappe nelle ZFU italiane rappresentano, inequivocabilmente una risposta di riscatto che può e deve essere prioritariamente raccolta. Per tali ragioni, ognuno di noi è chiamato a partecipare a questa mobilitazione nazionale, affinché il Governo, senza più tentennamenti, indugi o fughe di sorta, fornisca alla Legge medesima i supporti necessari per la sua attuazione e affinché le amministrazioni che non hanno ancora stilato un programma effettivo per la realizzazione delle ZFU nelle proprie città si adoperino per promuovere la loro fattibilità, anche mediante l’individuazione mirata e cosciente delle potenzialità economiche locali; il tutto, con l’attivazione di sportelli informativi e centri di assistenza nei processi di informazione-formazione, assistenza alla creazione d’impresa, mediante l’elaborazione di un censimento dei disoccupati residenti nella ZFU e dei lavoratori in cerca di prima occupazione, etc.

E, ancora, occorre andare a supportare tutte quelle aziende e quegli imprenditori che, nel progetto ministeriale delle ZFU, intravedono una valida opportunità progettuale, di sviluppo e impiego locale correlata alle necessità e alle risorse del territorio. Vanno, altresì, garantite politiche diversificate di sostegno per facilitare l’avviamento di attività imprenditoriali di qualità, così da metterle in condizioni di poter reggere l’impatto concorrenziale col mercato.
Urge attivare nei territori delle città di ZFU uno “sviluppo realisticamente sostenibile” in modo tale da “strutturare” le agevolazioni legislative in corso e creare una strategia economica a lungo termine competente nel soddisfare la crescita finanziaria di quelle porzioni di territorio, coadiuvando gli imprenditori negli obiettivi prioritari prefissati.
Si dovrà, in definitiva: accrescere la partecipazione e migliorare la cooperazione tra settore pubblico e privato nell’interesse particolare di ogni territorio di ZFU, con il contributo attivo dei residenti; creare un tavolo sociale locale di ZFU con la rappresentanza di tutti, ovvero delle realtà imprenditoriali, dei consigli di quartiere e comunali nell’area per promuoverla all’esterno e per valutare eventuali errori, difficoltà, criticità e sopperirvi.
Perché il cittadino responsabile reclama voce nelle scelte collettive e sposa politiche pubbliche di qualità.
Una sorta di associazione o partenariato, con lo scopo mirato di coniugare il trattamento dei bisogni degli abitanti con quello di chi investe finanziariamente “in sito”; in pratica, la ricostruzione di un sistema di produzione e consumo locali.
Si potrà così, finalmente, utilizzare servizi localizzati “nelle zone”, offrire opportunità di rinnovamento sociale e lavorativo dei soggetti deboli che vivono nel quartiere.
Un progetto votato alle promozioni delle ZFU che, partendo dall’anello di base della catena sociale, quello più vicino ai cittadini (come il quartiere), giunge ai più alti vertici di quel sistema e ad essi ambisce, ponendo al centro tutti gli strumenti davvero efficaci di “democrazia partecipativa”.