Settimana della donazione del sangue dei Volontari del Servizio Civile e Meeting Giovani FIDAS per mantenere alta la guardia.
Per ora il fabbisogno di sangue in Italia è coperto dalle donazioni, ma da qui al 2020, con l’aumento della popolazione anziana e il calo di quella giovane, il Paese rischia di non avere più “scorte” sufficienti.
Sono i dati che emergono da uno studio commissionato dalla FIDAS- Federazione Italiana Associazioni Donatori Sangue – al Censis.Secondo le previsioni dell’istituto di ricerca, nei prossimi 10-20 anni aumenterà, da un lato, il numero degli anziani che costituiscono l’80% dei beneficiari della terapia trasfusionale; dall’altro, si registrerà un calo demografico del 15% della popolazione giovanile. La conseguenza è che nel giro di nove anni il fabbisogno di sangue crescerà del 10%, mentre le donazioni caleranno dell’8,7%, a causa del superamento limiti di età degli attuali donatori.
L’equilibrio dinamico faticosamente raggiunto tra fabbisogno e consumi di sangue e suoi derivati nelle nostre strutture ospedaliere fa sì che dal 2003 l’Italia, come sistema paese, non importi più sangue dall’estero. Ora però torna concreto il rischio che si debba nuovamente far ricorso a “forniture” da altri Paesi europei.
Ancora una volta le Associazioni di Volontariato del Sangue, in stretta sinergia con le Istituzioni pubbliche, sono chiamate a promuovere sempre più e sempre meglio la cultura del dono tra i giovanissimi. Di particolare rilevanza sono iniziative quali la Settimana della donazione del sangue dei volontari del Servizio Civile Nazionale che si concluderà il prossimo 20 marzo ed il meeting giovani Fidas, in programma a Matera dal 18 al 20 marzo.
I giovani dirigenti FIDAS sanno bene che, per mantenere l’autosufficienza nazionale di sangue e per raggiungere quella di farmaci emoderivati, occorre impegnarsi attivamente su due fronti. Il primo, incrementare in termini assoluti i donatori tra i 18 ed i 28 anni, che attualmente rappresentano solo il 17% dei volontari del sangue. Il secondo, “stabilizzare” i donatori occasionali, facendoli divenire periodici, ricordando che l’atto della donazione del sangue è un impegno che si prende per tutta la vita “da sani”. Circa 200.000 persone,infatti, hanno donato solo una volta negli ultimi due anni, sebbene i maschi possano donare sangue intero 4 volte in un anno e le donne due. Ben 6 sono le donazioni di plasma mediante aferesi che si possono effettuare per ambo i sessi senza alcun rischio per la salute.
L’invito rivolto dal coordinatore dei giovani FIDAS della Basilicata, Antonio Siggillino ai coetanei che attualmente stanno svolgendo il servizio civile in regione è di andare a donare presso uno dei sette centri trasfusionali e di raggiungere Matera per il mettine dei giovani della Federazione Italiana delle Associazioni Donatori Sangue.