Il tema ed il problema dei Rifiuti torna spesso all’attenzione di tutti noi nell’ultimo periodo: Napoli, diossina irlandese ecc. Ora tocca anche a Matera. Credo che in tema di Rifiuti si possano fare mille programmi, ci si possa riferire a mille tecnologie ed aspetti scientifici, a mille norme, leggi e regolamenti. Ed è anche giusto. Ma in tema di Rifiuti resta centrale e fondamentale il comportamento, l’atteggiamento, la psicologia, l’intelligenza e la sensibilità del singolo individuo, della persona. E, quindi, un ruolo cruciale lo rivestono l’informazione, la divulgazione, l’educazione. Tecnici, Politici, Istituzioni, Associazioni….chiunque si occupa, deve occuparsi e può occuparsi di Rifiuti dovrebbe fare soprattutto questo, dovrebbe fare cioè soprattutto informazione, divulgazione, educazione. È la coscienza individuale che deve diventare coscienza ecologica per poi tradursi in comportamento ecologico. A Matera, a Napoli, ovunque. Per produrre meno rifiuti. Per differenziare con alte percentuali i rifiuti che si producono magari con la raccolta differenziata porta a porta e con il compostaggio domestico, gli unici sistemi realmente efficaci. Per riutilizzare e riciclare tutto ciò che è possibile. Per coinvolgere realmente l’agricoltura che può contribuire davvero molto al riciclaggio della frazione organica dei rifiuti urbani, cosa che, del resto, farebbe bene alla stessa agricoltura visto il basso tenore di sostanza organica nella maggior parte dei terreni agricoli di oggi. Per gestire al meglio le discariche realmente necessarie. Credo che se tutto questo non avverrà per intelligenza e sensibilità avverrà comunque per la puzza che riempirà l’aria e per la vista disgustata. Mi auguro, tuttavia, che non si arrivi a tanto e che, appunto, con l’informazione, la divulgazione e l’educazione le coscienze (di tutti) si risveglino e si ribellino in modo che non ci si ritrovi, a Matera e altrove, in una emergenza come quella che, purtroppo, ha dovuto vivere di recente la Regione Campania che tutti noi conosciamo e ricordiamo.