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30/05/2011 8.31.14 - Articolo letto 3671 volte

”Morti bianche registrano dati pari ad una strage”

60 anni di UGL - 24 marzo 2011 60 anni di UGL - 24 marzo 2011
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Lo afferma il segretario Giordano (UGL)
Matera
Lo scorso 20 maggio sulla Gazzetta Ufficiale, (precisamente n. 106) sono stati fissati gli importi a beneficio dei riconosciuti dal Fondo di sostegno per le vittime di gravi infortuni sul lavoro.
A riprendere la notizia è il segretario regionale UGL metalmeccanici, Giuseppe Giordano, il quale sottolinea che “tra le cause accidentali di mortalità, le morti bianche registrano dati pari ad una strage. “Questione di cultura” come spesso sono state giustificate queste situazioni, fatto sta che a pagare le conseguenze sono sempre i familiari delle vittime. Ciò non toglie, continua il segretario, che la prevenzione è l'arma migliore per evitare che tale dato continui la sua salita. Un imprenditore coscienzioso “costringerà” i suoi dipendenti a rispettare la sicurezza, evitando che leggerezze situazioni valutate male, facciano rischiare la vita. Si pensa sempre che in Basilicata le morti bianche siano abbinate ai cantieri edili, non è così. Fabbriche, campi, luoghi al chiuso o all'aperto sono tutti a rischio se la normativa in materia di sicurezza non viene rispettata.
Tornado alla pubblicazione dei benefici per i Fondo, ecco dunque la sua importanza, già da quando venne  istituito con l'art. 1 c.1187 della L. 27/12/2006 n.296. Obiettivo del fondo assicurare un adeguato e tempestivo sostegno ai familiari delle vittime di gravi incidenti sul lavoro, anche per i casi in cui le vittime medesime risultino prive della copertura assicurativa obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali di cui al testo unico DPR n.1124/1965 è istituito presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, di seguito denominato Fondo.
Al Fondo è stata assegnata una somma di 2,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009. Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite le tipologie dei benefici concessi, ivi comprese anticipazioni sulle prestazioni erogate dall'INAIL, nonché i requisiti e le modalità di accesso agli stessi. Per non perdere dunque la possibilità di essere inseriti tra i soggetti beneficiari – continua Giuseppe Giordano -  è necessario rispettare i termini di presentazione delle domande all'INAIL, entro 40 giorni dalla data del decesso la domanda, consegnandola a mano o tramite raccomandata. I tre anni in cui sono stati stanziate le somme dal governo, I soggetti che hanno diritto ai benefici del Fondo di sostegno per le vittime di gravi infortuni sul lavoro  come da testo unico in materia:
► il coniuge superstite fino alla morte o a nuovo matrimonio; ciascun figlio legittimo, naturale, riconosciuto o riconoscibile, e adottivo, fino al raggiungimento del diciottesimo anno di età; gli orfani di entrambi i genitori; i figli adottivi nel caso in cui siano deceduti anche entrambi gli adottanti;
► per i figli viventi a carico del lavoratore infortunato al momento del decesso e che non prestino lavoro retribuito, dette quote sono corrisposte fino al raggiungimento del ventunesimo anno di età; per tutta la durata normale del corso, ma non oltre il ventiseiesimo anno di età, se studenti universitari; se siano superstiti figli inabili al lavoro la rendita è loro corrisposta finché dura l'inabilità;
► sono compresi tra i superstiti, dal giorno della nascita, i figli concepiti alla data dell'infortunio;
► in mancanza dei superstiti indicati sopra, i benefici spettano a ciascuno degli ascendenti e dei genitori adottanti se viventi a carico del defunto e fino alla loro morte; a ciascuno dei fratelli o sorelle se conviventi con l'infortunato e a suo carico nei limiti e nelle condizioni stabiliti per i figli”.



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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