Un pareggio da Venafro è qualcosa di incommentabile, con tutto il rispetto per il Venafro. Se però si pensa che il Matera ha anche rischiato di perderla la partita, allora anche il punto conquistato va bene, paradossalmente. Infatti la squadra materana doveva vincerla la partita in Molise, non tanto per le alte ambizioni ormai rimosse, quanto per l'orgoglio e i tifosi. E invece si è vista la solita squadra incapace di dimostrarsi forte non solo sulla carta, ma anche sul campo. Una dimostrazione di totale incapacità più mentale che fisica, che costa al Matera una posizione di classifica vergognosa e quasi preoccupante. Nella partita in Molise i biancazzurri non hanno iniziato poi così male rischiando di segnare con Martinelli su punizione e Chisena su diagonale fin troppo preciso. Ma hanno concesso anche parecchio al Venafro, il quale da ultimo della classe ha sfoggiato una prestazione all'altezza della situazione mettendo in apprensione la difesa bincazzurra ma trovando però un Mirabelli tra i pali assolutamente in forma. Quantomeno, infatti, questa è una delle note positive del match, ossia la certezza di avere un secondo poritere che nonostante l'età sembra in grado di reggere bene l'impegno. La società aveva promesso in settimana che se l'esito di questa trasferta non fosse stato positivo, si sarebbero presi provvedimenti nei confronti della squadra; i tifosi forse ora si stanno chiedendo quali provvedimenti si possano mai prendere verso un gruppo di atleti che quasi all'unanimità sembra sgombro da stimoli e voglia agonisticamente parlando, a parte qualcuno. Merito va dato comunque alla staff dirigenziale del Matera, il quale non ha gettato la spugna ed è veramente, insieme ai tifosi, l'unica parte viva e attiva della società tutta. A questo punto della stagione, altro da dire non c'è oltre che....................non ci resta che piangere.