Un medico per due. Non è il titolo di una fiction televisiva, ma la situazione transitoria che stan vivendo due piccoli comuni dell’area del Medio Basento : Calciano ed Oliveto Lucano. Una situazione che oggi tocca Oliveto Lucano, ma che in futuro (neanche troppo lontano) potrebbe – allo stesso modo – interessare altre realtà della Basilicata. Infatti. Dal 28 dicembre scorso, col pensionamento del dottor Pietro Uricchio, dopo 30 anni di servizio spesi egregiamente ad Oliveto Lucano, la comunità si è ritrovata – suo malgrado – senza la presenza fissa e continuativa di un medico di medicina generale. Una “perdita” importante (tanto che l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Garofalo, ha deciso di conferirgli a breve “un attestato di gratitudine e benemerenza” a nome dell’intera comunità) non solo sotto l’aspetto squisitamente sanitario, ma anche sociale ed istituzionale. Non fosse altro per il prezioso riferimento che lo stesso Uricchio ha rappresentato nel corso del suo lungo “mandato”. Ancor di più in quanto svolto in uno di quei comuni che, con i suoi 587 residenti all’ultimo censimento Istat del 2001, si articola in pieno con quello che Manlio Rossi Doria chiamava “l’osso della Basilicata”. Dove la qualità della vita risulta fortemente condizionata da un’offerta complessiva dei servizi non sempre rispondente alle istanze quotidiane della popolazione civile. Con tutto ciò che ne consegue in termini di crescita e miglioramento dello status vivendi. Almeno da questo punto di vista, la presenza in loco di un medico di medicina generale vuol dire tanto. E non solo per il prezioso contributo che può offrire alla “causa”. Ora che il dottor Uricchio - per i raggiunti limiti di età - questo contributo non è più in condizioni di darlo, la comunità olivetese si chiede chi potrà prendere il suo posto. Un domani. Per il momento si affida alla professionalità del dottor Francesco De Pascale, già medico di base nella vicina Calciano. Dall’inizio dell’anno fa la spola con Oliveto Lucano per coprire la vacatio creatasi. E per garantire un minimo di assistenza ai cittadini olivetesi. La sua presenza, però, è tutt’altro che minimale. Quattro giorni su cinque riceve ad Oliveto, alternando – con Calciano - gli orari di apertura ambulatoriale. E non è poco. Purtuttavia, l’Amministrazione comunale non è rimasta a guardare. Anzi. “Già alla fine dello scorso mese di dicembre – sottolinea il sindaco, Cipriano Garofalo – mi sono personalmente attivato presso l’Azienda Sanitaria del Materano, chiedendo un incontro urgente con la Direzione Generale. Incontro che fino ad ora non c’è stato per via della recente rimodulazione regionale delle Asl e per la “ritardata” assunzione di ruolo del neo direttore Gaudiano. Quanto alle preoccupazioni espresse a mezzo stampa dalla consigliera regionale Rosa Mastrosimone – conclude Garofalo – le riteniamo apprezzabili ma tardive. Sarebbe stato, sicuramente, più corretto manifestarle in occasione della sigla dell’accordo integrativo regionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale. Così come ogni consigliere di maggioranza avrebbe dovuto fare”.