Palesata al capo gabinetto D’alessio la propria situazione di forte disagio economico
Ieri, come ampiamente annunciato agli organi di stampa, si è svolto in piazza Vittorio Veneto a Matera, un sit – in di protesta dei lavoratori percettori di mobilità in deroga al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla loro drammatica situazione.
Un nutrito gruppo di lavoratori, un centinaio circa, si è accalcato a partire dalle 10,00 nei pressi del palazzo del Governo in attesa di essere ricevuti dal Prefetto il quale, come rappresentante dello Stato in Basilicata, è l’unico che a loro avviso, possa raccogliere nel migliore dei modi le loro istanze .
Alle ore 11,00 una delegazione di manifestanti, accompagnata dalle organizzazioni sindacali CGIL e CISL, è stata ricevuta dal capo gabinetto del prefetto dottor Francesco Paolo D’alessio.
Al tavolo, Fernando Mega, segretario generale FILCTEM CGIL, ha affermato che in caso di mancato rinnovo della mobilità in deroga per il secondo semestre 2011, la situazione assumerà i contorni del dramma per questa platea di sfortunati lavoratori i quali si vedranno defraudati, oltre che della dignità, anche del misero ammortizzatore sociale che hanno percepito fino a ora. La CGIL non può permettere che la Regione Basilicata lasci centinaia di famiglie sul lastrico.
Andrea Latronico della CISL aggiunge che gli ammortizzatori sociali costituiscono un paracadute importante nei momenti di crisi ma è opportuno porre l’attenzione su un ricollocamento di questa moltitudine di individui percettori di mobilità.
Maurizio Girasole, segretario FILCTEM CGIL, sostiene che il problema risiede principalmente nella norma dell’accordo quadro Stato – regioni che prevede che la mobilità in deroga non possa essere rinnovata per più di due volte. In base all’interpretazione della Regione Basilicata il periodo in oggetto sarebbe il 2009 e il 2010 e dunque la “platea storica” di percettori di mobilità avrebbe percepito le somme relative al primo semestre 2011 in maniera impropria. La CGIL sostiene invece, che i due anni a cui fa riferimento l’accordo quadro vadano contati a partire dal 2011 e che dunque terminino nel 2012, un lasso di tempo che può permettere di trovare le soluzioni più appropriate al problema.
Su questa linea si inserisce Manuela Taratufolo, segretaria generale CGIL Matera, la quale chiede al Prefetto di sollecitare la Regione Basilicata a disporre una proroga urgente di tre mesi della mobilità in deroga al fine di scongiurare, almeno nell’immediato, che i lavoratori si ritrovino senza alcun sussidio. Auspica inoltre, che le politiche attive di reinserimento al lavoro siano messe in campo realmente dalle istituzioni e che non restino solo sulla carta.
La delegazione di lavoratori palesa al capo gabinetto D’alessio la propria situazione di forte disagio economico che non permette loro di avere una vita dignitosa. Nessuno di loro si rifiuta di tornare nel ciclo produttivo ne tanto meno vuole essere sostenuto a vita dallo Stato ma le politiche del lavoro messe in opera dalla Regione sono ritenute ridicole. Allo stesso tempo vengono sollecitati più controlli sulle assunzioni operate dalle aziende, le quali raramente attingono dal bacino dei lavoratori in mobilità.
Il dottor D’alesssio assicura che il Prefetto si farà portavoce delle istanze dei lavoratori sollecitando la Regione a effettuare una proroga urgente per le mobilità in deroga scadute il 30/06/2011 e nel contempo a mettere in campo, al più presto, delle politiche attive sul territorio materano.