C’è una falla nel Sistema Integrato di Videosorveglianza Territoriale della città di Matera, l’apparato di controllo che registra chi entra e chi esce dalla città. Le telecamere che controllano la Città dei Sassi sono quelle installate dal Ministero dell’Interno, in collaborazione con il Comune di Matera, per monitorare 24 ore su 24 i punti strategici della città al fine di prevenire e salvaguardare il patrimonio storico e artistico cittadino, e per tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica. Molte di queste telecamere sono collocate in periferia, nei punti di accesso e di uscita della città, in corrispondenza dell’inizio delle arterie extraurbane. L’intento è ovviamente quello di un controllo capillare di chi entra ed esce dalla città, anche perché le telecamere sono collegate alle Sale Operative dei Carabinieri e della Questura di Matera. In più alle telecamere sono abbinati anche sistemi di rilevamento targhe progettati per l’invio in tempo reale delle targhe “intercettate” verso i sistemi del CEN (Centro Elettronico Nazionale della Polizia di Stato) di Napoli che li confronta con le “black list” cioè l’elenco delle targhe sospette relative ad auto rubate o utilizzate per crimini. Il criterio di installazione delle telecamere agli ingressi della città mira, dunque, a monitorare tutto il flusso veicolare in ingresso ed uscita, per questo le telecamere sono installate ai margini estremi della città, tranne però in un caso. Infatti le telecamere poste all’inizio di via Montescaglioso possono essere tranquillamente bypassate, lasciando dunque una via di fuga (o di accesso alla città) non controllata, passando attraverso il quartiere Agna. Quindi chi decide di allontanarsi in direzione di Montescaglioso può farlo senza essere visto. Infatti ci sono ben cinque incroci a valle della postazione videosorvegliata che conducono tutti su via Montescaglioso e quindi permettono di non essere registrati in entrambi i sensi di marcia. La prima uscita è via Verricelli posta un centinaio di metri più giù del punto in cui ci sono le telecamere, poi c’è l’incrocio di Recinto Montescaglioso, poi ancora via Frangione (nei pressi delle Asl), via Agna e via Columella, nei pressi del supermercato Despar. Dunque se l’intento è quello di monitorare i punti di ingresso più estremi della città la telecamera doveva essere collocata alla fine di via Montescaglioso (e non all’inizio), dunque dopo l’incrocio con via Columella. Se ipotizziamo che un’auto in fuga dopo una rapina volesse farla franca, i rapinatori potrebbero scegliere quello come itinerario per non lasciare tracce.