Come preannunciato mercoledì scorso, si è riunito quest'oggi il Cda del F.C. Matera per discutere sull'eventualità di ritirare la squadra dal campionato Nazionale Dilettanti. Durante la lunga riunione, terminata nel tardo pomeriggio di oggi, si è discusso ampiamente su quanto verificatosi allo stadio “Città degli Ulivi” di Bitonto; non solo si è posto l'accento sul comportamento scorretto di alcuni dirigenti del sodalizio neroverde, trattati a Matera, in occasione della partita di andata, da veri “signori”, ma anche, ed ovviamente, sull'atteggiamento del direttore di gara il cui referto, di certo, non ha riportato la realtà dei fatti. “Sin dall'accoglienza dei nostri sostenitori – sottolinea il presidente del F.C. Matera, Tommaso Perniola – la dirigenza locale si è dimostrata inospitale applicando un biglietto d'ingresso al prezzo di 12 euro, tariffa mai applicata prima dal Bitonto, e guarda caso, proprio nei confronti del Matera veniva adottata. Solo dopo lunghe proteste e con l'intervento della dirigenza materana, le cose sono state riportate alla normalità. Alla luce – continua Perniola – degli accadimenti, prima in campo, poi con le decisioni del giudice sportivo, ma soprattutto in virtù della conseguente reazione di alcuni esagitati ultras biancazzurri, pronti ad agire con modalità che nulla hanno a che vedere con lo sport, la società sta valutando l'ipotesi di ritirare la squadra. Nella riunione di oggi, ci si è resi conto che questa sarebbe stata l'extrema ratio, che avrebbe portato alla scomparsa del calcio materano, e si è deciso di far scendere la squadra in campo. Ma – conclude il presidente biancazzurro – alla prima ingiuria, al primo lancio di mortaretti, al primo gesto che non rispecchi la nostra etica e che comporti un danno di immagine alla città, la squadra non scenderà più in campo”.