Il 2008 è stato un anno positivo per l’Avis con una raccolta di ben 1761 unità di sangue. Sul totale di sacche raccolte 141 sono donazioni per aferesi, una procedura che permette di ottenere dal donatore una specifica componente del sangue con l'aiuto di un'apposita macchina. Con questi dati l’Avis di Matera conferma la propria autosufficienza per il terzo anno consecutivo. Un risultato lusinghiero soprattutto per i risvolti legati al grande valore sociale e di solidarietà della donazione. “Da 6 anni l’Avis di Matera è in continua crescita –sostiene il presidente Eustachio Caserta- grazie al costante lavoro di sensibilizzazione nelle scuole, negli uffici pubblici e nelle parrocchie sparse in città. La solidarietà non ha confini di nessun tipo nemmeno culturali e religiosi tanto che abbiamo molti donatori anche di credo non cattolico a testimonianza che la donazione è un gesto di grande valore che supera tutte le barriere con l’obiettivo ultimo di aiutare gli altri. Con questo risultato Matera ha contribuito all’autosufficienza della Basilicata”. Il risultato raggiunto nel 2008 è dovuto anche al sostegno da parte dell’Avis regionale che ha promosso iniziative di donazione presso le Forze dell’ordine, ma anche alle iniziative di raccolta domenicale che hanno permesso di allargare la schiera di donatori anche ai liberi professionisti ai quali nessuno riconosce il giorno di ferie che spetta ai dipendenti pubblici. Nel 2009 ci sarà il rinnovo delle cariche direttive mentre il programma di lavoro è stato tracciato secondo alcune linee guida che prevedono la sensibilizzazione dei giovani e degli sportivi che, in età tra 20 e 40 anni, rappresentano il 60 per cento dei donatori. Da segnalare anche il gesto apprezzabile delle donazioni “familiari” vale a dire quelle che coinvolgono padre, madre e figli. “Matera –conclude Caserta- è una comunità che ha raggiunto una grande maturità sotto il profilo della solidarietà: è un segnale forte confermato anche dall’avvicinamento di molti giovani all’associazione. Alcuni hanno deciso di fare da noi anche il servizio civile con tutti i risvolti umani legati alla donazione e al valore del volontariato”.